Monaco sassone (sec. 11º). Studiò nelle scuole di Hersfeld e di Nieder-Altaich e divenne più tardi canonico. Amico del vescovo Godehard ne scrisse in latino la vita, facendone due stesure: nella prima, [...] incominciata avanti la morte di Godehard, si occupa propriamente della biografia ed espone la storia della contesa tra il vescovato di Magonza e quello di Hildesheim: nella seconda (1065 circa), dà invece ...
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Gesuita (Valladolid 1538 - Siviglia 1616). Scrittore ascetico, il suo trattato in tre volumi Exercicio de perfection y virtudes cristianas (1609) ebbe larghissima fortuna (fu tradotto in latino, in tutte [...] le lingue europee e in cinese, integralmente o in compendio), tanto da essere adottato come libro formativo dei novizî nella Compagnia di Gesù e nelle congregazioni religiose maschili e femminili ...
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Astrologo arabo, vissuto a Mossul e ad Aleppo nel 10º sec. e noto in Occidente sotto il nome di Alcabizio. La sua opera principale, tradotta in latino nel 12º sec. da Giovanni di Siviglia, ebbe larga diffusione [...] in Europa e fu più volte stampata con i titoli di Libellus ysagogicus ad magisterium indiciorum astrorum o Introductorium ad scientiam iudicialem astronomiae, spesso con il commento di Giovanni di Sassonia ...
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Asceta (Tabita, Palestina, 291 - Cipro 371), propagatore in Palestina della vita anacoretica. Secondo la vita scritta (390 circa) da s. Girolamo, primo esempio di romanzo agiografico latino, I., nato da [...] genitori pagani, mandato ad Alessandria per studiare, fu attratto dalla vita ascetica del solitario Antonio; tornato in patria, distribuiti i beni ai poveri, si ritirò nel deserto di Maiuma presso Gaza ...
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Filosofo, teologo, mistico e missionario catalano (Palma di Maiorca 1233/1235 - forse Isola di Maiorca 1315), detto doctor illuminatus. Le sue numerose opere sono scritte in catalano, latino e arabo. Elemento [...] martire; sembra che in realtà sia tornato e morto di lì a poco a Maiorca.
Opere
I suoi scritti (in catalano, latino e arabo; questi ultimi, perduti, li abbiamo in versioni dello stesso L.) sono numerosissimi (243 ne indica Carreras i Artau) anche ...
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Scrittore mistico inglese (n. forse in provincia di York fine sec. 13º - m. Hampole 1349); ebbe fama di santità, ma non fu canonizzato; autore di trattati in latino e in volgare, in prosa e versi. Tra [...] le sue opere latine sono da ricordare: Melum contemplationis, Emendatio vitae e De incendio amoris; tra le sue opere inglesi: The form of perfect living, The psalter (più volte rimaneggiato, anche dai lollardi). ...
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Nome umanistico dell'agiografo tedesco Lorenz Sauer (Lubecca 1522 - Colonia 1578). Convertito dal protestantesimo da s. Pietro Canisio, si fece certosino (1540) e prete (1543). Tradusse in latino opere [...] di H. Suso, J. Tauler, J. Ruysbroeck e di altri mistici tedeschi; raccolse una Conciliorum collectio (4 voll., 1567). Ma la più nota, tra le sue numerose opere, è il De probatis sanctorum historiis (7 ...
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Scrittore (Alessandria 1704 - ivi 1785). Gesuita, storiografo ufficiale della Compagnia (Historiae Societatis Jesu pars sexta, vol. 1º 1750; vol. 2º, post., 1859). I suoi quattro sermoni in latino, De [...] tota Graeculorum huius aetatis litteratura (1737; sotto lo pseud. di Lucio Settano), in cui finge di ammaestrare un allievo a divenire letterato di moda, sono considerati importante antecedente del Giorno ...
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Scrittore cristiano (sec. 5º-6º), probabilmente d'origine orientale, che scrisse a Roma una Explanatio in Canticum Canticorum di cui dà una complessa interpretazione allegorica, usando il testo latino [...] della Vulgata ...
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Sette tavole di bronzo, trovate presso il teatro romano di Gubbio nel 15° sec. e conservate nel palazzo dei Consoli, alcune scritte in alfabeto etrusco, altre in alfabeto latino, contenenti un testo in [...] lingua umbra, che è il più importante documento per lo studio della lingua e della civiltà umbre. Risalgono in parte al 3°, in parte al 2° sec. a.C., ma la redazione del testo originale è assai più antica. ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...