GREGORIO (Gregorio Giovanni Gaspare Barbarigo) Barbarigo, santo
Gino Benzoni
Primogenito di Gianfrancesco (1600-87, del ramo di S. Maria del Giglio) di Gregorio e di Lucrezia di Pietro Lion, nacque [...] fanciullo, che istruisce pure in filosofia e matematica - Euclide e la "sfera" -, mentre sono i precettori a insegnargli il latino e il greco. Docile e rapido nell'apprendimento, G. - che riceve pure qualche rudimento di musica e che viene addestrato ...
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GIULIANI, Giovanni
Laura Ronchi De Michelis
Originario di Lucca, discendeva con ogni probabilità da una famiglia di notai e mercanti i cui membri avevano più volte ricoperto la carica di anziano nel [...] nella sua terra di missione, il G. si dedicò alacremente a insegnare non solo il catechismo ma anche l'italiano e il latino; soprattutto, amministrava con zelo i sacramenti, celebrando un gran numero di matrimoni e di battesimi, a suo dire più di un ...
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DE NOBILI, Roberto
Pietro Messina
Nacque a Montepulciano (prov. di Siena), da Vincenzo e da Maddalena dei conti di Montauto, il 5 sett. 1541. Il suo destino fu segnato dal fatto di essere pronipote [...] prodigio che rifiuta sempre di dedicarsi a qualsiasi tipo di gioco, che a dieci anni sa parlare correttamente il greco e il latino e che, con pari diligenza, si dedica poi ai testi sacri e all'ascesi, tutto teso al suo destino di santità. Ebbene ...
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Nel mondo romano (dal 4° sec. in poi), contrapposto a cristiano, colui che si manteneva fedele alle credenze politeistiche e pratiche cultuali tradizionali. Il termine viene perlopiù connesso alla voce [...] , in relazione al fatto che i primi cristiani si consideravano militi di Cristo e che paganus significava già nel latino classico «civile, borghese, non militare». Paganesimo La religione dei p., sia in senso stretto con riferimento alle religioni ...
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FAVRE (Faber, Fabro, Fèvre, Lefèvre, Le Fèvre), Pierre
Lucia Felici
Nacque il 13 apr. 1506 a Villaret, frazione di Saint-Jean-de-Sixt, nel ducato di Savoia, da Louis e Marie Périssin. Famiglia di modesti [...] di studiare che il F. manifestò precocemente. Dopo la scuola elementare di Thônes, frequentò per otto anni la scuola di latino fondata dall'umanista P. Veillard a La Roche; nel 1525, per interessamento del cugino Claudio Périssin, nuovo priore del ...
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ANGELO
Francesco Russo
Arciprete di Rossano, di nazionalità greca, fu eletto dal capitolo arcivescovo di quella diocesi nel 1266 e raccomandato a Clemente IV come esperto nell'uso delle lingue greca [...] . Nel 1274 A. prese parte al concilio di Lione, ai cui atti appose il suo sigillo. Nel 1280 tradusse in latino gli antichi privilegi greci del monastero basiliano di S. Maria del Patir, in occasione dell'autenticazione che dovevano fame i giudici ...
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pagano
Seguace del paganesimo, cioè dei culti e delle concezioni religiose politeistiche del mondo greco-romano, specialmente considerati in opposizione al cristianesimo e al giudaismo. Secondo un’opinione [...] con il fatto che i primi cristiani si consideravano militi di Cristo e che il termine paganus aveva già nel latino classico il significato di «civile, borghese, non militare». Più recentemente è stato sottolineato il fatto che il pagus era un ...
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Scienziato e filosofo arabo (ar-Rayy 854 circa - ivi 925). Discepolo di aṭ-Ṭabarī, ar-R. fu direttore dell'ospedale di ar-Rayy e, successivamente, di quello di Baghdād. Autore prolifico (al-Bīrūnī menziona [...] al medico alessandrino, pur riconoscendone i grandi meriti. La sua opera più importante, Kitāb al-Ḥāwī, notissima nell'Occidente latino con il titolo Continens, raccoglie un enorme numero di osservazioni cliniche, in parte compiute dallo stesso ar-R ...
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Mistico (Deventer 1340 - ivi 1384). Studiò in varie università acquistando fama di grande cultura; in seguito a una conversione mistica (secondo alcuni nel 1370; secondo i più nel 1373-74), sotto l'influsso [...] di conseguirlo, per un male contratto per contagio mentre assisteva un discepolo. Ammiratore di G. Ruysbroek, ne tradusse in latino le Nozze spirituali; secondo alcuni, un suo diario avrebbe costituito il nucleo dei primi libri della Imitazione di ...
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Monaco (n. 830 circa - m. 930) nell'abbazia benedettina di Saint-Amand (diocesi di Tournai), ne diresse dall'872 la scuola; passò quindi a dirigere quella dell'abbazia di Saint-Bertin, presso Saint-Omer [...] Dasia che designano gli intervalli della melodia, e il precursore di Guido d'Arezzo nell'uso delle prime lettere dell'alfabeto latino come mezzo per fissare gli intervalli della scala. Il suo merito principale è di aver dato una base teoretica all ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...