Prelato e scrittore albanese (n. Zadrima 1606 - m. forse 1643); studiò nel Collegio Illirico di Loreto e nel 1636 fu nominato vescovo della Zadrima. Compilò, per incarico di Propaganda Fide, un piccolo [...] Dictionarium Latino-Epiroticum (1635; riproduz. in facsimile a cura di M. Roques, Parigi 1932). ...
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FABBRINI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Figline Valdarno (prov. Firenze) nel 1516 da Bernardo di Giuliano e da Bartolomea di Alessandro Altoviti, come egli stesso dichiarò in una lettera scritta [...] lo scopo del F. è di dimostrare l'assoluta interdipendenza delle due lingue: cioè che il volgare è commento del latino e il latino del volgare, tesi che viene ampiamente ribadita nella già ricordata traduzione di Terenzio, edita per la prima volta a ...
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DOMENICO da Montecchiello
Liana Cellerino
Nacque forse nel primo quarto del XIV secolo da un Agnolo. Il luogo di nascita, riportato secondo diverse grafie nei documenti (Montechiello, Monticiello, Monticelli; [...] in latino ricorrono d'a Monteclelo, de Monticulis), è l'attuale Monticchiello (ora frazione di Pienza, prov. di Siena). Il nome del padre si ricava da un documento notarile del 1363 in cui D. è citato tra i testimoni di un atto di accettazione di ...
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Umanista, prelato e diplomatico (Motta di Livenza 1480 - Roma 1542). Studiò a Padova; dotto in greco e lingue orientali, fece parte del circolo di Aldo Manuzio a Venezia, ove conobbe Erasmo; insegnò latino [...] e greco nell'università di Parigi (1508-13). Divenuto poi segretario di Erardo de la Marck, vescovo di Liegi, e da lui mandato a Roma (1516), fu nominato da Leone X bibliotecario della Palatina (1519). ...
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Scrittore francese (Parigi 1595 - ivi 1676). Per la protezione di Richelieu, ricoprì cariche importanti, e fece parte dell'Académie Française fin dalla sua prima costituzione (1634). Molto dotto, anche [...] , cioè del "meraviglioso cristiano", in poesia (La comparaison de la langue et de la poésie françoises avec la grecque et la latine et des poètes grecs, latins et françois, 1670): fu il vero iniziatore della "querelle des anciens et des modernes". ...
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Umanista e uomo politico (Sarzana 1430 circa - Pistoia 1482). Cancelliere del comune di Volterra dal 1466 al 1471, nel 1476 ebbe, per intercessione del Magnifico, la cancelleria del comune di Pistoia. [...] Elegante scrittore latino, lasciò un epistolario, ancora inedito, e una Historia de Volaterrana calamitate, nella quale lasciò in ombra, secondo alcuni per parzialità, la parte preponderante che nel sacco di Volterra (1472) aveva avuto Lorenzo de' ...
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GIAMBULLARI, Pierfrancesco
Franco Pignatti
Nacque a Firenze nel 1495 da Bernardo e da Lucrezia degli Stefani.
Il padre, rimatore dell'ambiente laurenziano, avviò precocemente il figlio agli studi letterari [...] Dortelata l'anagramma di "ordinalettera", parola che, come altre neoformazioni di imperativo + sostantivo create sul modello di analoghi tecnicismi latini e greci, ricorre nel De la lingua che si parla e si scrive. Il G. avrebbe emancipato il termine ...
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PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] (Venezia 1605, pp. 119-182) e da Cesare Franciotti in Viaggio alla Santa Casa di Loreto (Venezia 1616, pp. 251-257), nonché in latino nel 1606. Degli ultimi anni di vita è pure lo Specchio di guerra (Bergamo, C. Ventura, 1595) in cui per fornire un ...
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BRUSONI (Brusonio, Brusonius), Lucio Domizio
Gianni Ballistreri
Quasi nulla sappiamo di questo minore umanista, nato a Contursi in provincia di Salerno. Secondo il Licostene fu giureconsulto e dottissimo [...] Seneca, Marziale, Plinio; gli scrittori greci appaiono conosciuti, piuttosto che negli originali, in traduzione o nelle citazioni di autori latini, sì che appare dubbio che il B. fosse così dotto in greco come il Licostene e i vecchi biografi che da ...
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Umanista (n. Velletri 1452 - m. dopo il 1500). Insegnò a Roma, Fano, Venezia. Lasciò opere poetiche, commenti, scritti di grammatica, tra i quali la Spica in cui insorse contro il metodo antiquato dell'insegnamento [...] del latino. ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...