Scrittore e patriota (Pistoia 1828 - Montale 1906). A Curtatone combatté col battaglione universitario e ne narrò le gesta nei Ricordi storici del battaglione universitario toscano (1891). Studioso di [...] letteratura inglese, tradusse anche dal greco e dal latino e lasciò notevoli scritti sui dialetti e la letteratura dialettale della Toscana. ...
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Umanista (Forlì 1462 circa - Parigi 1519); addottoratosi in diritto canonico a Bologna passò a Roma come segretario del vescovo Ludovico Gonzaga; entrato nell'Accademia romana di Pomponio Leto, divenne [...] Francia: due anni dopo però questi rientrava a Parigi e il Balbi a sua volta doveva abbandonare la Francia. Poeta latino di facile vena (Livia, 1490; Elegiae, 1494; Hecatodistichon, 1512), l'A. contribuì a diffondere in Francia il gusto della cultura ...
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Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] della letteratura in volgare di sì). Come mostra il travaglio concettuale del I del Convivio, questo del confronto col latino e i latini era veramente il punto di passaggio obbligato. E Dante non si limita solo a mettere sullo stesso piano le due ...
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DONATO, Bernardino (Bonturello)
Tiziana Pesenti
Nacque nell'ultimo ventennio del sec. XV a Castel d'Azzano (Verona), terra della nobile famiglia Nogarola. Sulla sua formazione non si sa nulla; si può [...] al conte Ludovico Nogarola, suo coetaneo ed amico, e che vi sia stata una qualche comunanza nei loro studi di greco e di latino.
Il D. iniziò la carriera di maestro di grammatica e retorica a Carpi, alla corte dei Pio; fu precettore di Rodolfo Pio e ...
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BALBI (Balbo, Barbo), Pietro
Alessandro Pratesi
Nacque nel 1399 a Pisa, sebbene la maggior parte degli autori - perpetuando un errore dell'Ughelli, che ebbe probabilmente a confonderlo con l'omonimo [...] Giovanni Crisostomo, ma se ne ignora la data di compilazione. Tra il 16 e il 19 genn. 1468, in Tropea, attese a tradurre in latino il Sermo de poenitentia di S. Giovanni Crisostomo, e tra il 20 e il 26 dello stesso mese il Sermo de Dei Ecclesia deque ...
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Letterato (Murano 1754 - Coste, Treviso, 1839). Sacerdote, fu discepolo e amico di G. Gozzi, maestro di U. Foscolo. Scrisse elogi, poemetti giocosi, sermoni a imitazione del Gozzi di cui pubblicò le Opere [...] (1794, 1818-20). Tradusse dal latino e dall'inglese. ...
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Scrittore (n. Arnay-le-Duc, Borgogna, 1510 circa - m. 1544 circa). Fu cortigiano di Margherita di Navarra e amico di Étienne Dolet; partecipò alla cultura del suo tempo con alcune traduzioni dal greco [...] e dal latino, ma più vivamente s'interessò alle dispute religiose e a problemi teologici e morali. Fautore della Riforma, collaboratore di Calvino, difensore di Marot sospettato di eresia per la sua traduzione dei Salmi, si spinse su posizioni sempre ...
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Umanista (Cosenza 1503 - Napoli 1557), fratello di Bernardino. Vescovo di San Marco Argentano, prese parte attiva al Concilio di Trento, e successe poi al fratello come segretario generale del Regno di [...] Napoli. Lasciò otto eleganti tragedie in latino (tra cui Electra, Bacchae, Prometheus e Christus), due commedie, una traduzione dei primi 12 libri dell'Odissea, Epistolae familiares, ecc. ...
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Poeta, narratore, saggista e italianista giordano, nato da famiglia cristiana a Nā῾ūr nel 1918, morto ad ῾Ammān il 3 ottobre 1985. Dopo aver studiato presso il Seminario patriarcale latino di Gerusalemme, [...] ha insegnato lingua e letteratura araba in scuole cattoliche di Gerusalemme e di ῾Amman. È stato segretario e ispettore (1950-53) delle scuole dell'Unione cattolica di Giordania, segretario della Commissione ...
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Letterato (Venezia 1470 - Roma 1547). Seguendo a Firenze (1478-80) il senatore Bernardo (v.), suo padre e suo primo maestro, si familiarizzò col volgare fiorentino, dei diritti del quale egli, umanista [...] petrarcheggianti un modello nel Cinquecento ritenuto insuperabile. Per incarico della Serenissima scrisse i Rerum Venetarum libri XII (dal 1487 al 1513), che poi volgarizzò. Lasciò anche eleganti carmi latini e un ricco e interessante epistolario ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...