Letterato (Firenze 1483 - ivi 1530 o 1531), nipote del Magnifico. Cugino del cardinale Giulio de' Medici, cui dedicò il Discorso sulla riforma dello stato di Firenze (1522), fu ambasciatore a Venezia (1527) [...] e membro della Balia (1530). Tradusse in latino la Poetica di Aristotele (post., 1536) e in volgare tragedie di Euripide e Sofocle; compose inoltre la tragedia Didone in Cartagine. ...
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BONAVENTURA da Siena
Enrico Cerulli
Il suo casato e le vicende della sua vita prima del soggiorno in Spagna non sono noti. Egli appare nel 1264 alla corte del re di Castiglia, Alfonso X il Savio, a [...] nel 1143 da Pietro il Venerabile abate di Cluny, del Corano e di minori opuscoli religiosi attinenti all'Islam. Così il testo latino di B. conclude la Collectio nel codice Vaticano.
Il cod. Vaticano (Vat. lat. 4072) è un Avignonese, per quanto non si ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] o nella forma propria di Saffo e Alceo; Orazio codifica questa m. in forme che saranno poi definitive per la tradizione letteraria latina.
Nell’età adrianea (2° sec. d.C.) la ripresa dell’arcaismo fa riapparire una m. lirica più libera, sul tipo dei ...
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PARISIO, Giovan Paolo
Fabio Stok
(Parrasio, Aulo Giano). – Nacque a Cosenza il 28 dicembre 1470 da Tommaso, giureconsulto e consigliere del Senato napoletano, e Pellegrina Poerio.
Ebbe come primo maestro [...] à Milan d’Aulo Giano Parrasio, in Archivio storico lombardo, XXXII (1905), pp. 152-171; R. Sabbadini, Le scoperte dei codici latini e greci ne’ secoli XIV e XV, Firenze 1905, passim; F. Lo Parco, Aulo Giano Parrasio e Andrea Alciato, in Archivio ...
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Poetessa francese (seconda metà del sec. 12º). Lavorò in Inghilterra. Conoscitrice della letteratura francese e della lingua latina, compose una raccolta di Lais, una di favole, l'Ysopet, e il poema l'Espurgatoire [...] Saint Patriz, derivato da un trattato latino scritto intorno al 1190 da H. de Saltrey. La sua opera più notevole sono i Lais, dodici racconti in versi d'argomento amoroso, a cui si mescola un elemento fantastico e anche fiabesco, proprio delle ...
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Poeta (Aprigliano 1630 - Cosenza 1678). Dapprima marinista, divenne poi uno dei più autorevoli rappresentanti dell'antimarinismo. Nel 1668 fu nominato principe dell'Accademia cosentina. Negli ultimi anni [...] prese gli ordini religiosi e bruciò molte opere sue, tra cui un poema latino, Crateide. I componimenti superstiti, latini e italiani, furono raccolti nel 1693 in un volumetto di Poesie. ...
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Scrittore finlandese (Haapajärvi 1741 - Rantsila 1790); influenzato da H. G. Porthan, diede alle stampe indovinelli (1783), apologhi (1784) e varie altre opere in prosa e in versi. In svedese scrisse una [...] Mythologia Fennica (1789). Lasciò inedito un dizionario finnico-svedese-latino (Nytt finskt lexicon), pubblicato poi in facsimile nel 1937-40. ...
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Nacque ad Arezzo il 15 dic. 1798 da Pietro e da Agnese Albergotti.
Il padre, appartenente a una famiglia impoverita della piccola nobiltà e noto per aver scritto poesie in italiano e latino, aveva insegnato [...] eloquenza nelle scuole di S. Ignazio ad Arezzo, poi nella scuola del seminario vescovile della stessa città e si era cimentato in quasi tutti i generi della letteratura arcadica, dal pastorale al bernesco, ...
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GENTILE, Domenico
Eugenio Di Rienzo
Nacque a Bari, il 12 ott. 1680, da una famiglia della piccola borghesia cittadina. Grazie a una memoria tanto prodigiosa da divenire poi proverbiale, acquisì già [...] di feconda eloquenza, famoso per la sua capacità di chiosare un testo nel suo idioma originale, tanto greco che latino, il G. rimaneva strenuamente legato a una concezione degli studi giuridici che, contro ogni tentativo di innovazione, si ispirava ...
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Poeta (Napoli 1508 - ivi 1575). Nobile e ricco, la sua casa fu il centro dei letterati napoletani del tempo. Scrisse in volgare 14 Egloghe pescatorie (1533) e un canzoniere in onore della moglie Porzia [...] Capece (1560), morta a 36 anni; in latino, elegie, epigrammi, selve. ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...