In grammatica, modo indicante la volontà, la possibilità, la proiezione nel futuro dell’azione pensata (quindi spesso usato a designare il futuro). Il suo impiego viene sovente a coincidere con quello [...] dell’ottativo; ciò ha fatto sì che in latino e in germanico i due modi si siano fusi in uno e che nel greco della koinè l’ottativo sia ristretto.
In italiano, il c. ha, come in latino, quattro tempi (presente, imperfetto, passato e trapassato), e ...
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FIASCO O FIASCA?
Si tratta di due parole di genere diverso che derivano (più o meno direttamente) dallo stesso etimo: il germanico flaskō ‘recipiente’, da cui l’italiano ha tratto nel tempo, attraverso [...] il latino tardo flaskonem, il maschile fiascone, poi diventato fiasco, e successivamente il femminile fiasca.
• La forma maschile fiasco, più comune, indica un recipiente per il vino o per altri liquidi di forma ovale con il collo allungato
Beve un ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] moderne e la loro totale accettazione. In effetti, quando, al Concilio di Trento, si stabilì che la Messa doveva restare in latino, è ancora una volta nella predica che venne individuato il punto di contatto tra clero e laici. Ma questa predica non ...
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Grammatico (Parigi 1615 - Quimperlé 1695), tipico esponente della cultura di Port-Royal, di cui la sua Grammaire générale et raisonnée (1660) può essere considerata il riflesso nel campo grammaticale e [...] , del greco, dell'italiano e dello spagnolo con manuali di grammatica redatti per la prima volta in francese anziché in latino. Interessanti i suoi Mémoires touchant la vie de M. de Saint-Cyran (2 voll., post., 1738) per una documentazione sulla ...
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Gesuita e missionario spagnolo (San Cristóbal de la Laguna, Tenerife, 1534 - Reritigba, ora Anchieta, 1597). Dal 1551 nella Compagnia di Gesù, dal 1553 operò in Brasile. Scrisse una grammatica della lingua [...] tupi-guaraní e numerosi brevi componimenti poetici in portoghese. Compose inoltre in latino un poema in 2068 distici, De B. Virgine Dei matre Maria. Vivace e interessante il suo epistolario scritto in latino, portoghese e spagnolo. ...
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Linguista, morto a Firenze il 25 dicembre 1974. Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (1956), è stato rettore dell'università di Firenze nel 1968. Presidente dell'Accademia della Crusca dal 1964, ne [...] le sue conoscenze di storia linguistica dell'Italia dalla preistoria a oggi, risale, ove occorra precisare l'etimologia, ben oltre il latino.
In Pensieri sul mio tempo (1945, poi Civiltà del dopoguerra. Pensieri sul mio tempo, 1955) e in Civiltà di ...
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CENTINAIO O CENTINAIA?
Centinaio (maschile) è singolare, centinaia (femminile) è plurale
un centinaio ma due centinaia
È uno di quei casi in cui in italiano un nome maschile in -o presenta un plurale [...] femminile in -a, perché proveniente da un etimo latino di genere neutro: qui il latino tardo centenarium (al plurale centenaria).
Usi
Spesso centinaio e centinaia vengono usati con valore approssimativo di ‘circa cento’, o con valore indeterminato ...
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Poeta, narratore, saggista e italianista giordano, nato da famiglia cristiana a Nā῾ūr nel 1918, morto ad ῾Ammān il 3 ottobre 1985. Dopo aver studiato presso il Seminario patriarcale latino di Gerusalemme, [...] ha insegnato lingua e letteratura araba in scuole cattoliche di Gerusalemme e di ῾Amman. È stato segretario e ispettore (1950-53) delle scuole dell'Unione cattolica di Giordania, segretario della Commissione ...
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GRECISMI
Sono grecismi le parole, i ➔prefissi, i ➔prefissoidi, le ➔locuzioni e i costrutti propri della lingua greca ed entrati nell’italiano.
Le parole di origine greca presentano alcune particolarità.
• [...] (maschile)
• Nella collocazione dell’➔accento:
– per un certo numero di grecismi, l’accento coincide nell’etimo greco nel vocabolo latino che ha fatto da intermediario verso la nostra lingua; in questi casi di solito non ci sono oscillazioni nemmeno ...
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Orientalista (Erfurt 1624 - Francoforte sul Meno 1704). Studiò l'etiopico con un ecclesiastico abissino, Gregorio, incontrato a Roma e passato poi in Germania. Scrisse una storia d'Etiopia (1681), seguita [...] poi (1691) da un Commentarius. Compilò una grammatica etiopica e un lessico etiopico-latino (1a ed., Londra 1661, a cura di J. M. Wansleben; 2a ed., accresciuta e riveduta dall'autore, Francoforte sul Meno 1699 per il lessico, 1702 per la grammatica ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...