Matematico greco, autore di numerosi trattati, operò attorno al 300 a. C. nella colonia di Alessandria, allora di recente fondazione. E. è particolarmente noto per un'opera, gli Elementi (v.), contenente [...] 12°) di numerose versioni arabe, alcune delle quali sotto forma di commentarî e versioni ridotte; edizioni o traduzioni, prima in latino e solo successivamente in volgare, di versioni greche (bizantine) pubblicate alla fine dei secc. 15° e 16°. È di ...
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Matematica
Parte della matematica che riguarda lo studio dei numeri, in particolare dei numeri interi. Il termine fu usato per la prima volta dai pitagorici, per indicare la scienza astratta dei numeri, [...] i numeri primi inferiori a un dato numero. Nicomaco di Gerasa (1°-2° sec. d.C.), con la sua Introduzione (tradotta da Boezio in latino), tramandò attraverso il Medioevo la tradizione dell’a. greca. Nel 3° sec. d.C., l’a. greca sbocca, con l’opera di ...
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Astronomia
Secondo la definizione tradizionale, corpo celeste che brilla di luce propria, perché costituito di materia incandescente, a differenza di un pianeta che si limita a riflettere la luce ricevuta [...] alfabeto greco (α, β, γ ecc., assegnata generalmente in ordine di luminosità decrescente) seguita dal genitivo del nome latino della costellazione di appartenenza: così, le s. Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Mintaka, che si trovano nella regione della ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] Fisica di Aristotele) e Maimonide (Dux dubitantium, cioè Guida dei perplessi), le cui opere erano state da poco tradotte in latino. Maimonide fu il primo a formulare l'idea, in seguito molto diffusa, che Aristotele non avesse sostenuto la tesi dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Niccolò Tartaglia
Pierluigi Pizzamiglio
A Niccolò Tartaglia viene riconosciuto di avere contribuito alla rinascita delle scienze matematiche, pure e applicate, pubblicando nel 1543 edizioni di opere [...] date alle stampe (soprattutto in italiano, ma anche in latino) e i titoli di competenza che egli stesso si risulta espressamente condotta sulla base di ben due traduzioni latine – rispettivamente quella medievale dall’arabo, realizzata tra il ...
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CAPRA, Baldassarre
Giuliano Gliozzi
Nacque a Milano nel 1580 dal conte Marco Aurelio e da Ippolita Dalla Croce.
La famiglia, del cui nome si trova anche la forma latinizzata Capella, era di antica nobiltà; [...] l'opera del C., definito "bue" e "coglione" e deriso per la sua incapacità di scrivere sia in volgare sia in latino. Solo tre anni dopo, in occasione della disputa sul compasso, ritornò sulla questione, rivelando che il C., prima di pubblicare la ...
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Numerazione
Walter Maraschini
Come si denominano e come si scrivono i numeri
In ogni lingua i numerali, cioè le parole che indicano i numeri, sono diversi: uno, due, tre in italiano diventano one, two, [...] cui si ponevano e si muovevano piccoli sassolini (in latino calcula, da cui il termine «calcoli»).
Il sistema mercanti arabi. Il primo capitolo del libro inizia così:
«I nove segni (in latino figurae) degli Indiani sono questi: 9, 8, 7, 6, 5, 4, ...
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GRAZIADEI, Giovanni Battista
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Calavino, presso Trento, il 2 luglio 1744, da un altro Giovan Battista, medico, e da Teresa Sardagna. La famiglia era antica in [...] 'Austria Superiore gionta il 4 luglio 1782, che venne diffuso durante un'epidemia e di cui egli curò la traduzione dal latino per conto della magistratura consolare di Trento, del G. si conosce solo un'opera di contenuto matematico, che però appare ...
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Si dice di ciò che ha forma simile a un q. geometrico. anatomia In anatomia comparata, osso q., osso da cartilagine dello splancnocranio osseo dei Vertebrati derivato dalla porzione posteriore della cartilagine [...] un numero intero che sia la seconda potenza di un altro numero intero; per es., 9 è q. perfetto (9 = 32), mentre 8 non lo è.
Musica
Notazione q. (o quadra) La notazione musicale che nel mondo latino-germanico succede alla neumatica (➔ notazione). ...
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Fisico e matematico (Woolsthorpe, Lincolnshire, 1642 - Londra 1727). Di famiglia agiata ma priva di istruzione, N. fu avviato agli studî dal ramo familiare materno, gli Ayscough (o Askew). Frequentò così [...] nella cattedra lucasiana di matematica. L'anno successivo iniziò un corso di lezioni sull'ottica, che scrisse in latino (Lectiones opticae) e ampliò alquanto in una seconda stesura (1672 circa). Le Lectiones opticae costituiscono il primo trattato ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...