INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] del pontefice coincise con la politica nei confronti dell'Impero.
I. III intrattenne relazioni con tutti i paesi della Cristianità latina, ma anche con il mondo greco e addirittura con i capi musulmani. La sue lettere raggiunsero quasi tutte le terre ...
Leggi Tutto
SALTERIO
K. Corrigan
Libro in cui sono raccolti i centocinquanta salmi dell'Antico Testamento, recitati nella liturgia cristiana nel corso della settimana secondo le varie ore canoniche.Tradizionalmente [...] metafore e prefigurazioni cristiane; lo stesso Davide era considerato tipo di Cristo.Il testo ebraico dei salmi raggiunse l'Occidente latino attraverso le traduzioni svolte da s. Girolamo nel sec. 4°, delle quali due erano basate su versioni greche e ...
Leggi Tutto
Un popolo di santi
Roberto Rusconi
Sommario: Il santo patrono nelle città italiane ▭ I luoghi della santità ▭ La fitta rete delle riforme monastiche ▭ La santità di funzione dei papi ▭ I santi cittadini [...] 2000, p. 50.
5 Molto innovativo è stato il volume di P. Brown, The cult of the saints. Its rise and function in Latin Christianity, Chicago 1981 (trad. it. Il culto dei santi. L’origine e la diffusione di una nuova religiosità, Torino 1983).
6 Si ...
Leggi Tutto
Dotto ebreo spagnolo (n. Huesca 1062 - m. 1140), battezzato a Huesca nel 1106 il giorno di s. Pietro, padrino re Alfonso: di qui il nome, in sostituzione del precedente nome Mosè. Dopo la conversione scrisse [...] , come esempî che l'ammoniscano a ben vivere. Essa ebbe immensa diffusione, tradotta e ridotta in versi e in prosa, in latino e in volgare, onde ebbe parte importante nella formazione e nello sviluppo della novellistica occidentale del Medioevo. ...
Leggi Tutto
GIOVANNI de' Cauli (Iohannes de Caulibus)
Marco Arosio
Non è conosciuto alcun documento che tramandi di lui notizie certe: si deve ritenere sia vissuto durante il XIV secolo. Le uniche informazioni provengono [...] e la considerazione di due particolari testimoni delle Meditationes Passionis Christi. Uno di questi è la traduzione del testo latino in una versione inglese medievale, conosciuta con il titolo Meditations on the Supper of Our Lord and on the hours ...
Leggi Tutto
EDOARI DA ERBA, Angelo Mario
Gabriele Nori
Nacque a Parma, ma non si conoscono, né la data di nascita (che va comunque posta nella prima metà del sec. XVI) né il nome del padre, mentre la madre era [...] L'E. ebbe l'incarico di correggere lo statuto, ancora in latino e risalente a parecchio tempo addietro (ibid., p. 565), una originali: nel caso del Chronicon tradusse alcuni brani dal latino in volgare, in quello dell'opera dello Smagliati tagliò ...
Leggi Tutto
regola
Complesso di norme con le quali si organizza la vita individuale e collettiva dei membri di ordini religiosi. Le più importanti furono la r. di s. Basilio (4° sec.), improntata al , sulla quale [...] (studio, trascrizione di codici); con diverse applicazioni, questa r. fu adottata dalle congregazioni monastiche dell’Occidente latino (➔ ) e favorì la trasformazione dei monasteri in centri non solo religiosi e teologici, ma anche economici ...
Leggi Tutto
Presso i Greci, l’offerta a una divinità, deposta nel suo tempio e perciò a lei sacra. Motivo dell’offerta era una vittoria (in guerra, nei giochi ecc.) o un qualche avvenimento favorevole nel quale all’offerente [...] usarono il termine ἀναϑήμα per tradurre ḥērem «consacrato», nel senso di «offerto a Dio per lo sterminio» (corrispondente al latino sacer esto). Come presso gli Ebrei il ḥērem era diventato un «bando» dalla comunità religiosa e dalla sinagoga, così ...
Leggi Tutto
ICONOCLASTIA
H.L. Kessler
L'impulso alla distruzione delle immagini, in particolare le raffigurazioni di Dio e dei santi, o almeno a vietarne la produzione era insito nella spiritualità del cristianesimo. [...] in un attacco ufficiale all'arte sacra, l'avversione nei confronti delle immagini era già emersa più volte.Sebbene nell'Occidente latino l'i. fosse stata arginata dal precetto di papa Gregorio I Magno (590-604), che difendeva le immagini in quanto ...
Leggi Tutto
BERENGO, Giovanni Maria
Renato Giusti
Nacque a Venezia il 6 luglio 1820, da Luigi e da Elisabetta Tesso. Compiuti gli studi nel locale seminario, fu ordinato sacerdote il 5 febbr. 1843. Laureatosi in [...] nel 1846 divenne professore ordinario nella prima classe di umanità e nel 1851 nelle due classi di filosofia insegnò latino, greco e italiano. In quegli anni fece le prime prove letterarie, leggendo memorie erudite presso l'Ateneo veneto, coltivando ...
Leggi Tutto
latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...