FRANCO da Perugia
Paolo Vian
Non si conoscono la data e il luogo della nascita di F., avvenuta forse a Perugia o nel suo contado poco dopo la seconda metà del XIII secolo; non è nota neppure la data [...] s.; Ch. Kohler, Documents relatifs à Guillaume Adam archevêque de Sultanieh, puis d'Antivari et à son entourage, in Revue de l'Orient latin, X (1903-1904), pp. 17-21, 23-32, 41 s.; D.-A. Mortier, Histoire des maîtres généraux de l'Ordre des frères ...
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LAZISE, Paolo
Alida Caramagno
Figlio del nobile Zeno Bevilacqua di Lazise e di Francesca Pilcante di Orlando, nacque a Verona nel 1508. Nel 1528 entrò a far parte dei canonici regolari lateranensi di [...] gennaio 1544, poco più di un anno dopo il suo arrivo a Strasburgo, lasciando un'unica opera, la versione latina delle Storie di Giovanni Tzetzes, grammatico greco del XII secolo: Ioannis Tzetzae Variarum historiarum liber, versibus politicis ab eodem ...
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AVVISATI (Avisati), Michele (più spesso padre Michele da Fontanarosa, o padre Fontanarosa)
Nicola De Blasi
Nacque a Fontanarosa (Avellino) nel 1608. Entrò giovanissimo nell'Ordine domenicano e compì [...] con il titolo: Quadragesimale del Padre Maestro Fontanarosa (Napoli, Bibl. Naz., VII. AA.59). Ciascuna predica reca in fronte un motto latino ed inizia di solito con un paragone bizzarro come, per esempio, quello che si stabilisce tra i re Magi, che ...
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LONGOBARDO, Niccolò (Long Huamin, Jinghua)
Elisabetta Corsi
Nacque a Caltagirone il 10 sett. 1565 da Francesco, di famiglia patrizia, e da una tale Pernuzza. Nel settembre del 1581 entrò nel collegio [...] XII. La risoluzione del S. Uffizio permise la redazione di un messale in cinese nel quale, tuttavia, si sarebbero mantenute in latino le formule del canone sino al Postcommunio, con eccezione del Pater noster, della Pax Domini e dell'Agnus Dei che ...
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LENTULO (Lentolo), Scipione
Simonetta Adorni Braccesi
Nacque a Napoli all'inizio del novembre 1525 da Cesare, appartenente a una antica famiglia patrizia. Morto il padre, venne adottato dal nobile campano [...] de Bèze. Qui riprese le relazioni con la Chiesa italiana, in particolare con il ministro N. Balbani, e scrisse in latino un rapporto sulla guerra nelle valli, conosciuto come Lettera a un signore di Geneva, pubblicata in Histoire mémorable de la ...
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GLIRIČIĆ, Alberto (de' Gliricis, Ivan Albert Gliričić, Duimi, Duymi, Duymic o Doymi)
Fiamma Satta
Nacque intorno al 1510 a Cattaro, dominio veneto (oggi Kotor, nel Montenegro). L'appellativo Duymic (poi [...] del G. il tentativo, fallito, di fondare un seminario in lingua paleoslava per i chierici che non parlavano il latino. Ciò va inquadrato nel suo impegno diretto a dare voce e legalità alla liturgia in scrittura glagolitica, da sempre utilizzata ...
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GRIFFINI, Michelangelo (al secolo Giacinto Gaetano)
Giuseppe Cagni
Nacque a San Colombano al Lambro il 4 maggio 1731, dal "dottor fisico" Giuseppe e da Armilla Pia Legnani. Dopo studi nel collegio S. [...] storico dei barnabiti, Acta triennalia, XV, cc. 277r-284v; S.79, cc. 26r-27v; Y.e.36), oltre a un lungo elogio latino del p. Salvatore Berlucchi (Bologna, Archivio del Collegio S. Luigi, Atti penitenzieria, 28 apr. 1768).
Il G. era consapevole che il ...
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MARASCHI (Marasca, de Maraschis), Bartolomeo
Gian Paolo Scharf
Nacque probabilmente a Mantova intorno al 1420 da Giovanni di Giacomo e da una Pietrina della quale non è noto il casato. Appartenente [...] di diritto.
Data la formazione già avanzata del pupillo (che tuttavia si esercitava con lui nel parlare in latino), le mansioni del M. dovettero presto evolversi verso quelle di amministratore della residenza del giovane principe, preoccupato delle ...
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GABIANI, Giandomenico (Bi Jia e Bi Duomin)
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Nizza il 23 apr. 1623. Secondo E. Lamalle (in Dehergne) la sua famiglia era forse imparentata con Giampaolo Lascaris gran maestro [...] conoscere il suo pensiero sulle questioni più importanti, come la lingua della liturgia, se cioè conveniva continuare a usare il latino o se si dovesse passare al cinese, cosa che avrebbe comportato un ingente lavoro di traduzione, ma avrebbe reso ...
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CAVANIS, Antonio Angelo
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Nacque a Venezia il 16 genn. 1772 dal conte Giovanni, di famiglia originaria di Bergamo iscritta dal 1688 tra la nobiltà padovana, e da Cristina Pasqualigo Basadonna. Iniziò [...] volumetti, la "Biblioteca utile e dilettevole", che presentava una serie di agili antologie di prosatori e poeti italiani e latini, tra cui i Padri della Chiesa. Opera erudita, di intento moralistico, fu Il giovane istruito nella cognizione dei libri ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...