CARLINO, Giovanni Giacomo
Alfredo Cioni
Non è stata, sino ad oggi, rinvenuta alcuna carta d'archivio che abbia lasciato qualche testimonianza sulla sua vita privata; se ne ignorano di conseguenza l'origine, [...] , per i figli di Aldo, 1546); Aristophanes, Plutus, edizione assai bella stampata dal Salviani nel testo originale con la versione in latino; Carlo Noci, La Cinthia, favola boscareccia.
Sul finire del 1594 il C. e il Pace decisero di ampliare la loro ...
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GIOVANNI da Arezzo
Guido Arbizzoni
Nacque ad Arezzo, presumibilmente entro il penultimo decennio del sec. XIV; fu notaio e amanuense.
La personalità di G. ha acquisito tratti meglio definiti soltanto [...] originale noto di G., permette di riconoscere i limiti della sua cultura, rivelati da improprietà e goffaggini nell'uso del latino, anche se gli va riconosciuto almeno quel tanto di conoscenza del greco che gli consente di copiarlo lui stesso e non ...
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BONSIGNORI (de' Bonsignori, Buonsignori, de' Buonsignori, di Buonsignori, Bonsignore, de Bonsignore, dei Bonsogni), Giovanni
Gianni Ballistreri
Nato a Città di Castello da un ser Falco nei primi decenni [...] più di un traduzione, qua e là ampliata o ridotta, delle allegorie ovidiane che Giovanni del Virgilio aveva scritto in latino: di suo il B. mette, talvolta, delle citazioni dantesche, un maggior gusto dottrinale per le scienze naturali, un più chiuso ...
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BAGLIONI, Tommaso
Alfredo Cioni
Fu tipografo, editore e libraio in Venezia, instaurando un'attività che la famiglia continuò fino al 1850. Gli inizi dell'azienda furono modesti e risalgono al 1598, [...] It., Cl.VII,cod. 2099, Rubricales ecclesiastici seu libri rubro-nigro Venetiis prostantis...; Ibid., Catalogus amplissimum latino-italicus librorum qui e praelis typographorum Venetorum exierunt c. 333; Ibid., Catalogo degli eredi Baglioni in Venezia ...
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CALVO, Andrea (Minatianus)
Francesco Barberi
Originario di Menaggio, fu libraio a Milano e a Pavia. Negli anni 1520-1522pubblicò a sue spese, a Milano: Ameto e Amorosavisione del Boccaccio, stampati [...] , Su Francesco Calvo da Menaggio primo stampatore e Marco Fabio Calvo da Ravenna primo traduttore del corpo ippocratico in latino, in Notizie varie di antica letteratura medica e di bibliografia, Roma 1917, pp. 60-67. Il carattere corsivo nelle ...
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CECCARELLI, Giuseppe (Ceccarius)
Francesca Socrate
Mario Barsali
Nacque a Roma il 26 genn. 1889 da Eugenio e da Clelia Raffaelli, commercianti, e frequentò, fra il 1904 e il 1909, il liceo E. Q. Visconti [...] . A questa partecipazione del C. non fu estranea anche la volontà del fascismo di recuperare le presunte tradizioni della latinità e della grandezza di Roma. Se sul piano della città, all'aspirazione a risolvere le necessità igieniche, logistiche e ...
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BRITANNICO (Britannici, de Britannicis)
Ugo Baroncelli
Poco o nulla si conosce delle origini della famiglia, che da Palazzolo sull'Oglio nel 1461 si trasferì a Brescia dove, soprattutto per merito di [...] neppure 1 a stampa di opere religiose - genere fino allora piuttosto trascurato in Brescia - dando la preferenza a quelle in latino più ricercate e vendute. La leggenda delle dilette spose di Cristo Marta e Magdalena del 1490 può dirsi un'eccezione ...
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GREGORIO da Catino
Umberto Longo
Nacque in Sabina intorno al 1060 da nobili genitori, Dono e Tederanda, nel castello di famiglia a Catino (oggi Poggio Catino, in Sabina). La storia di G. non può essere [...] G. del Regestum è conservato presso la Biblioteca apost. Vaticana, Vat. lat., 8487, I-II. Egli interviene talvolta sul latino degli originali, per correggerlo, migliorarlo o per evitare ripetizioni o passi oscuri. Nel complesso il Regestum può essere ...
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ANTONIO da Rho
Riccardo Fubini
Frate minorita e umanista. Nato verso il 1398, di umile origine campagnola, entrò a diciotto anni nell'Ordine francescano, per sottrarsi, come egli accenna in uno scritto [...] ), pp.447-450; L. Barozzi-R. Sabbadini, Studi sul Panormita e sul Valla, Firenze 1891, p.11; A. Beccadelli, Poesie latine inedite, a cura di A. Cinquini-R. Valentini, Aosta 1907, pp. 25 s.; R. Sabbadini, Ottanta lettere inedite del Panormita, Catania ...
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DE ROSSI, Giovan Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 6 dic. 1796 da Giovanni Gherardo, noto letterato ed erudito discendente da una famiglia di mercanti di stoffe e banchieri d'origine [...] della versione italiana del De vulgari eloquentia fatta da Celso Cittadini, e in seguito studiata da P. Rajna. Per i classici greci e latini si incontrano per lo più codici del sec. XV, ma c'è un Sallustio del sec. XII (IX, 180) e due codici delle ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...