Astronomo, Accademico d'Italia e Accademico pontificio, nato a Maderno (Brescia) il 26 settembre 1875. Fu assistente a Carloforte nei primi tre anni di vita di quella stazione astronomica, creata nel 1899 [...] i piccoli movimenti dei poli terrestri; e del complesso argomento delle variazioni di latitudine si occupò frequentemente anche dopo, usando fra l'altro originali procedimenti di ricerca, per risolvere talune delle questioni che in esso si presentano ...
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Astronomo italiano (Firenze 1888 - Roma 1945); fu a Catania, Carloforte (1911-1925), Napoli (1925-33) e Pino Torinese (1933); nel 1938 fu esonerato, per ragioni razziali, dall'incarico. Si è occupato specialmente [...] di questioni relative a variazioni di latitudine, di fotografia celeste, di calcolo delle probabilità e di questioni calendaristiche (calendario ebraico). ...
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Astronomo (Aielli 1856 - Palermo 1931); dapprima all'osservatorio di Napoli (1878-98), poi direttore dell'osservatorio di Palermo e professore di astronomia in quell'università (dal 1898); socio naz. dei [...] Lincei dal 1922. Effettuò varie e accurate determinazioni di latitudine e di longitudine, interessanti i suoi lavori di astronomia dantesca. ...
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L’istante in cui avviene la scomparsa di un astro sotto l’orizzonte: dipende tanto dalla posizione dell’astro sulla sfera celeste (e cioè dalla sua declinazione), quanto da quella dell’osservatore sulla [...] Terra (e cioè dalla sua latitudine); tale istante è anticipato dalle sopraelevazioni terrestri sull’orizzonte razionale, ed è ritardato dall’effetto della rifrazione atmosferica e, per gli astri vicini, dalla parallasse diurna: la rifrazione fa sì ...
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Navigatore inglese (Hull 1586 - Whitby 1653). Partì alla ricerca del passaggio di NO (1631) ma, impedito dai ghiacci di procedere oltre l'is. di Southampton, si portò sulle coste occid. della Baia di Hudson, [...] dimostrando l'inesistenza a quella latitudine del passaggio cercato. Esplorò quindi più a N il golfo e la penisola che portano il suo nome. Nel 1634 apparve una relazione del suo viaggio. ...
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L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il sorgere del Sole; si contrappone a giorno nel significato ristretto di intervallo di tempo tra l’alba e il tramonto. La durata della n. varia con [...] la latitudine del luogo di osservazione e, in uno stesso luogo, con la declinazione del Sole (cioè con la stagione); all’equatore dura esattamente 12 ore in ogni epoca dell’anno; agli equinozi (21 marzo e 23 settembre) dura ovunque 12 ore; a 75° di ...
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Astronomo inglese (Chelsea 1826 - Curt, Fornham, 1875), prima a Durham (1848-51), poi in un suo osservatorio privato a Redhill nel Surrey. Si occupò principalmente di ricerche e osservazioni solari da [...] cui ottenne importanti risultati: lo spostamento delle macchie in latitudine (con G. Spörer); l'inclinazione dell'equatore solare rispetto all'eclittica e, fondamentale, il fatto che il Sole non ruoti come un corpo rigido, ma che la velocità di ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Alternative all'astronomia tolemaica
George A. Saliba
Alternative all'astronomia tolemaica
Fu relativamente facile trovare difetti [...] chiaro dalla figura.
Al-Ṭūsī inventò la sua coppia, come abbiamo visto, per risolvere i problemi legati ai moti in latitudine dei pianeti, ma l'utilizzò anche per trattare il modello lunare. Almeno per quanto riguarda il problema dell'equante lunare ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. La scienza nautica
Henri Grosset-Grange
La scienza nautica
Il 'sapere' nautico si fonda principalmente sulle esperienze accumulate [...] , è la seguente: la rotta sud-est porta effettivamente a 4 zam (48 miglia) dallo scoglio, di cui si suppone di conoscere la latitudine, a 5 dita, così come Mascate è a 12 dita, perché 12−5=7. Per la seconda imbarcazione, la rotta sarebbe piuttosto a ...
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Astronomo e geodeta tedesco (Dresda 1843 - Potsdam 1915); soprintendente al dipartimento di geodesia astronomica nell'Istituto geodetico di Potsdam (dal 1873), dove svolse intensa attività sia nel campo [...] operativo che teorico, e prof. (dal 1875) all'univ. di Lipsia. Lavorò soprattutto nel campo delle variazioni di latitudine, per cui furono stabilite sotto i suoi auspici le stazioni astronomiche al 39º parallelo (1899). Le sue Formeln und Hilfstafeln ...
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latitudine
latitùdine s. f. [dal lat. latitudo -dĭnis «larghezza», der. di latus «largo»]. – 1. a. non com. Estensione in larghezza; ampiezza, vastità: la l. di un terreno, del fiume; per tutta la l. della terra. Fig.: intendere, interpretare,...
paleolatitudine
paleolatitùdine s. f. [comp. di paleo- e latitudine]. – In paleogeografia, la latitudine di un punto o, più genericam., di una regione della Terra in una data era geologica; può differire di molto dalla latitudine attuale,...