BOTTEGO, Vittorio
Salvatore Bono
Nato a San Lazzaro Parmense l'11 ag. 1860 da Agostino, medico condotto originario, della Val di Taro, e da Maria Asinelli, genovese, trascorse la prima fanciullezza [...] l'incalzante minaccia abissina il B. riuscì a raggiungere il 29 giugno le rive dell'Omo (a 6º 43' di latitudine) e a discendere lungo il corso sconosciuto agli Europei. Tra la preoccupante ostilità delle tribù che abitavano le regioni attraversate ...
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CODELUPI, Bartolomeo
Rosario Contarino
Nato probabilmente nella seconda metà del sec. XIV a Verona, vi esercitò il notariato. Il suo nome figura nei Libri dell'Estimo del Comune sotto le date 1409 e [...] villain, il vous poindra, Poignez villain, il vous oindra" (Gargantua, cap. XXXII). Una corrispondenza questa che conferma la latitudine geografica di certi motivi e rende difficile l'accertamento della paternità di questo testo o la possibilità di ...
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BARTOLOMEO da Bologna
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Ben poco è noto dei dati biografici di questo francescano, che pur non è da porsi tra gli ultimi teologi del sec. XIII, specie se si considera il contributo da lui dato all'approfondimento [...] A tal fìne, B. ritiene che la disposizione più adatta sia quella di considerare la posizione dei beati secondo la longitudine, la latitudine e l'altezza. Fedele all'insegnamento di s. Gregorio, B. concepisce la rosa celeste in maniera che non vi sia ...
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GOZZADINI, Nanne
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1340 da Gabione di Gozzadino e da Margherita di Nanne Sabatini, che Gabione aveva sposato in seconde nozze. Il suo nome era Giovanni, ma a somiglianza [...] venne più volte rinnovata. La stabilità dell'incarico, di fatto così raggiunta, insieme con la indeterminata latitudine dei poteri conferiti, a fronte del continuo avvicendarsi di uomini nelle tradizionali magistrature comunali, chiuse da rigide ...
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DI NEGRO (de Nigro, Niger, Del Nero, Nero), Andalò (Andalo, Andalone, Andeolus)
Maria Muccillo
Nacque molto probabilmente a Genova intorno al 1260, da Egidio.
La casata dei Di Negro, di antica origine, [...] . il segno in cui si trova il sole in un certo giorno dell'anno, la sua altitudine e quella delle stelle, la latitudine e longitudine di una certa regione, Tindividuazione dei vari punti cardinali, l'orizzonte e l'occidente, le ore eguali e diseguali ...
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GIOFFREDO, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque a Nizza, nell'agosto 1629, da un'antica famiglia "civile", figlio di Antonio e Devota Gerbona.
Il padre, provveditore del castello di Nizza e dei forti del contado [...] , piuttosto, di stabilire una mediazione. Se la geografia tolemaica, come repertorio di luoghi localizzati per mezzo della latitudine e della longitudine, si presentava quanto mai utile nella pratica, essa doveva comunque essere integrata con testi ...
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MANTEGNA, Andrea
Michele Di Monte
Nacque, molto probabilmente nel 1431 - o al massimo alla fine del 1430 - a Isola di Carturo, o Insula de supra, come era allora designata nei documenti, oggi ribattezzata [...] successivi della storia, ma nello stesso tempo riesce pure a unificare lo spazio della rappresentazione in una latitudine di inedito respiro scenografico e di superiore rigore prospettico. Le Storie di s. Cristoforo rappresentano così un ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] padri fondatori, guadagnava in chiarezza di linea e in "coerenza di direzione tutto ciò che perdeva in volume di consensi e in latitudine di adesioni: infatti l'avvento di uomini come Rocco e come il C. - appoggiati pur sempre dai capi storici alla ...
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DONDI DALL'OROLOGIO, Iacopo
Tiziana Pesenti
Nacque intorno al 1293 dal medico Isacco e da Isabella.
Sul luogo della sua nascita e sull'origine della famiglia permane ancora qualche incertezza, come [...] intrinseca all'acqua, la situazione geo-topografica, l'influenza di Venere e Giove, le condizioni atmosferiche, la latitudine, le correnti marine.
Il De fluxu fu letto nello Studio padovano fino alla metà del Cinquecento: Federico Crisogono ...
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BULGARO
Bruno Paradisi
Della vita di colui che fu considerato il più grande e famoso degli allievi d'Irnerio sappiamo ben poco. Il gusto per le biografie doveva cominciare più tardi; e i contemporanei [...] da cui scaturì lo Studio bolognese, più rivoluzionaria di quella del suo antagonista Martino, che nella maggiore latitudine della sua interpretazione seguitava tendenze prebolognesi e prestava ascolto ad altri diritti che non il romano.
Gli aneddoti ...
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latitudine
latitùdine s. f. [dal lat. latitudo -dĭnis «larghezza», der. di latus «largo»]. – 1. a. non com. Estensione in larghezza; ampiezza, vastità: la l. di un terreno, del fiume; per tutta la l. della terra. Fig.: intendere, interpretare,...
paleolatitudine
paleolatitùdine s. f. [comp. di paleo- e latitudine]. – In paleogeografia, la latitudine di un punto o, più genericam., di una regione della Terra in una data era geologica; può differire di molto dalla latitudine attuale,...