BEMPORAD, Giulio
Vincenzo Croce
Nacque a Firenze il 3 genn. 1888. Cugino di Azeglio, si laureò in matematica presso l'università di Catania nel 1910; in tale periodo già si interessava di problemi inerenti [...] del Catalogo fotografico di Catania, ibid., n. s., III (1925), pp. 419-29; Risultati di una serie di osservazioni di latitudine eseguite a Mizusana, in Astr. Nachr., CCXXI (1928),6, coll. 89-100; Saggio di determinazione di moti propri stellati da ...
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Astronomo italiano (Maderno, Brescia, 1875 - Merate 1942); assistente nella stazione astronomica di Carloforte (1899-1903), astronomo al Collegio romano (1903-21); direttore dell'Osservatorio di Brera [...] (1922-41) e della succursale astrofisica di Merate da lui fondata (1924). Socio nazionale dei Lincei (1928) e accademico pontificio (1936). Autore di lavori di astronomia sferica e posizionale e di astronomia geodetica (variazioni delle latitudini). ...
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ZODIACALE, LUCE
Pio Luigi Emanuelli
. È un bagliore, spesso forte quanto quello della Via Lattea, che si scorge nel cielo, in certe epoche dell'anno, dopo il tramonto del Sole o prima del suo sorgere. [...] La forma è approssimativamente quella di un cono, con la base verso il Sole, e giacente lungo lo zodiaco. Alle nostre latitudini, si vede distintamente nelle sere del mese di marzo, e nelle mattine del settembre. Nei mesi invernali ed estivi, invece, ...
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Astronomo e geografo genovese (m. più che ottantenne nel 1334 circa), autore di parecchi opuscoli di astrologia e dell'Opus praeclarissimum astrolabii (pubbl. 1475). Fu amico e maestro, a Napoli, del Boccaccio, [...] che lo ricordò con onore nella Genealogia e ne De casibus illustrium virorum, attestando che egli percorse quasi ogni regione del mondo allora conosciuta per studiare luoghi e costumi e per determinare latitudini. ...
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(gr. ᾿Ωρείων o ᾿Ωρίων)
Mitologia
Mitico gigantesco cacciatore, bellissimo, amato da Eos (l’Aurora). Ucciso per gelosia da Artemide, fu assunto in cielo, con il suo cane Sirio, a formare una costellazione. [...] ne cantò la leggenda.
Astronomia
Costellazione del cielo australe a S del Toro e dei Gemelli ben visibile alle nostre latitudini nel periodo invernale. Ha la forma di un grandissimo quadrilatero ai cui vertici sono situate stelle molto luminose (v ...
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Astronomo italiano (Trieste 1875 - Firenze 1962), già assistente a Heidelberg (dal cui osservatorio ha scoperto 17 pianetini) e Strasburgo, fu poi alla stazione astronomica di Carloforte in Sardegna. Dopo [...] ), fu direttore dell'osservatorio di Trieste (che riorganizzò quando fu ceduto dall'Austria nel 1918) e di Napoli (1932-48), dove ebbe anche sede (1936-48) l'ufficio centrale del Servizio internazionale delle latitudini. Socio naz. dei Lincei (1947). ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Miqat, qibla, gnomonica
Ahmad Dallal
Mīqāt, qibla, gnomonica
Si può affermare che il contributo più originale dell'astronomia araba [...] q dell'arco SK. L'arco SB dà l'altezza della meridiana, l'arco MK l'altezza h dello zenit della Mecca, l'arco MT la latitudine φΜ della Mecca e l'arco QT la differenza di longitudine ΔL tra la Mecca e il luogo in questione.
I metodi esatti, anche se ...
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tropico Parallelo della sfera celeste che segna ciascuna delle declinazioni estreme (±23°27′) che il Sole raggiunge durante il suo moto annuo apparente, quando cioè arresta il suo moto apparente verso [...] ), giorni in cui hanno inizio le corrispondenti stagioni. Analogamente sulla Terra si hanno i t. terrestri a cui corrispondono le latitudini 23°27′ nord (t. del Cancro) e 23°27′ sud (t. del Capricorno), che rappresentano i luoghi della Terra che ...
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zodiaco Zona della sfera celeste intorno all’eclittica, delimitata da due cerchi paralleli a questa e distanti 9°, l’uno a N e l’altro a S.
Caratteri astronomici
Lo z. ha quindi 18° di larghezza; esso [...] , Capricorno, Aquario e Pesci. I pianeti e la Luna si muovono sempre dentro la fascia dello z., perché le loro latitudini celesti non oltrepassano mai i 9°, e questo massimo è raggiunto, all’incirca, soltanto da Venere.
Nell’antichità, quando gli ...
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DE CARO, Eugenio
Carlo Blanco
Nacque a Napoli il 9 luglio 1899 da Manuele e da Nunziata Capillo.
Di agiata famiglia medioborghese, seguiti i corsi scolastici e laureatosi nel 1925 in ingegneria civile [...] , il lavoro iniziato a Carloforte, anzi, utilizzando lo strumento dei passaggi, continuò gli studi sulla variazione delle latitudini e portò a termine i calcoli delle orbite della cometa 1912A e di numerosi pianetini (Perturbazioni e correzioni dell ...
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latitudine
latitùdine s. f. [dal lat. latitudo -dĭnis «larghezza», der. di latus «largo»]. – 1. a. non com. Estensione in larghezza; ampiezza, vastità: la l. di un terreno, del fiume; per tutta la l. della terra. Fig.: intendere, interpretare,...
occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...