MAZZUOLI, Giuseppe,
Maria Vittoria Thau
il Vecchio. – Figlio di Dionisio di Francesco, architetto e scultore, nacque a Volterra il 5 genn. 1644 (Della Valle, p. 445; Frascarelli, p.71) e «in fasce» [...] viale d’accesso alla villa.
Sempre a questa fase giovanile (1677-80) è da ascriversi un piccolo bassorilievo in terracotta, Latona e i pastori della Licia, della collezione romana Incisa della Rocchetta. In questa piccola opera sono ravvisabili le ...
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FONTANA
Corrado Leonardi
Famiglia di ceramisti originaria di Casteldurante (odierna Urbania) ed attiva ad Urbino nel XVI secolo.
Il cognome risale almeno al 1553 e si deve a Guido (Guido Durantino), [...] Atteone e Diana iraconda da legarsi alla saliera del Victoria and Albert Museum di Londra e al piatto di Monaco con La dea Latona, recanti tutti nel verso l'insegna del memento moti, che Guido dovette aver preso dal 1540, quando divenne priore della ...
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MAJOLI, Clemente
Susanna Falabella
Non sono noti la data e il luogo di nascita di questo pittore, documentato tra il quarto e l'ottavo decennio del XVII secolo. Da una revisione archivistica, la più [...] , si è ipotizzato che il M. eseguisse anche i cartoni dei due restanti pezzi del ciclo con Apollo e Marsia e con Latona, Apollo e Diana (Adelson); ma la paternità inventiva dell'intero gruppo è stata più recentemente posta in discussione a favore di ...
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MERLINI, Lorenzo
Sandro Bellesi
– Nacque a Firenze il 13 maggio 1666 da Marc’Antonio e da Maria Caterina Brogi (Baldassari) e fu introdotto in giovanissima età allo studio delle arti probabilmente nella [...] , dove eseguì, tra fantasiosi rivestimenti in spugne e conchiglie di eco manierista, le statue in stucco bianco raffiguranti Latona con i figli Apollo e Diana e i contadini della Licia trasformati in rane e, ancora, medaglioni istoriati, sempre ...
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VASSALLO, Antonio Maria
Gianluca Zanelli
– Nacque a Genova tra il 1617 e il 1618 all’interno di una famiglia locale dedita alla professione di «seateri» – ovvero commercianti di seta – e «di fortuna [...] di Paride, la Favola di Callisto – probabilmente Diana scopre la gravidanza di Callisto –, il Rapimento di Proserpina, la Favola di Latona; Belloni, 1988, p. 149; Orlando, 1999, p. 149).
È ancora Soprani (1674, p. 229) a ricordare che Vassallo fu ...
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CRESPI, Giuseppe Maria, detto lo Spagnolo
Renato Roli
Figlio di Girolamo, mugnaio, e di Ippolita Cospi, probabilmente imparentata con il senatore Ranuzzi Cospi, nacque a Bologna il 14 marzo 1665 (Bologna, [...] 'Ermitage) e il pendant con la Sacra Famiglia (Mosca, Museo Puškin). Intorno a questi anni sono collocabili dipinti come la Latona eseguita per i Buonaccorsi di Macerata (Bologna, Pinacoteca) e le due tele con Musici eContadini della coll. Malion di ...
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MARCHESINI, Alessandro
Alessandro De Lillo
Figlio di Francesco e di Elisabetta Bottacin, nacque a Verona il 30 apr. 1663 nella contrada di S. Michele alla Porta, e fu battezzato il 6 maggio nella chiesa [...] telette del Museo civico di Padova con Palamede svela la finta pazzia di Ulisse, Ulisse scopre Achille in vesti femminili a Sciro, Latona trasforma i contadini in rane e Venere e Adone (ma Flores D'Arcais, 1997, assegna le ultime due a un pittore ...
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PALMA, Felice
Felice Mastrangelo
PALMA, Felice. – Figlio di Jacopo, nacque a Massa di Lunigiana il 12 luglio 1583 (Baldinucci [1681-1728], 1846, p. 491).
Le più antiche informazioni riguardanti Palma [...] di Venere a Boboli e qui venne collocato insieme al Saturno di Gherardo Silvani, alla Frode di Francesco Susini, alla Latona di Agostino Ubaldini e al Vulcano di Chiarissimo Fancelli, fino a quando, forse nel 1635, venne spostato nell’attuale sede ...
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GIANI, Felice
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Giulio Domenico e di Angela Maria, nacque il 17 dic. 1758 a San Sebastiano Curone, feudo imperiale del principe Doria, oggi in provincia d'Alessandria.
Lasciato [...] a Faenza, lavorò in palazzo Caldesi, ove leggere raffaellesche a monocromo rivestono la volta nella saletta di Latona.
Nel 1819 fu eletto membro della Congregazione romana dei Virtuosi del Pantheon. Purtroppo non restano tracce delle decorazioni ...
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ospizio
ospìzio s. m. [dal lat. hospitium «ospitalità; alloggio», der. di hospes -pĭtis «ospite»]. – 1. a. In genere, edificio dove forestieri e pellegrini possono trovare temporaneamente alloggio e assistenza; frequenti spec. nei secoli passati,...
gemellipara
gemellìpara agg. e s. f. [dal lat. gemellipăra (attributo della dea Latona), comp. di gemellus «gemello» e tema di parĕre «partorire» (v. -paro)]. – Di donna, o della femmina d’un animale, che ha un parto gemellare.