Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] (per es., la semina di batteri che richiedono triptofano e non sono in grado di utilizzare il lattosio in un terreno minimo contenente lattosio come unica fonte di carbonio organico) è seguita dopo tempi lunghi, cioè dopo molti giorni, dalla comparsa ...
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Tecnologie che controllano e modificano le attività biologiche degli esseri viventi per ottenere prodotti a livello industriale e scientifico.
Tecniche di controllo e modifica degli organismi viventi sono [...] usato nell’artrite, nella colite e nell’infarto del miocardio; la lattasi, usata nei casi di intolleranza al lattosio; l’asparaginasi, l’arginasi e la ribonucleasi, usate nelle terapie antitumorali. Sostanze di particolare interesse prodotte mediante ...
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GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] di riconoscere specifiche regioni del DNA a doppia elica del cromosoma virale e di legarsi a esse.
L'operone del lattosio è un sistema inducibile in cui l'attività genica è controllata mediante repressione: si tratta di un controllo negativo. Anche ...
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(o operon) In genetica, gruppo di geni strutturali adiacenti, che sono trascritti tutti in una singola molecola di mRNA e che sono pertanto soggetti a una regolazione coordinata. In Escherichia coli, i [...] nel 1961, nella formulazione del modello dell’o. per la regolazione genica. In larga misura, gli studi sull’o. del lattosio (lac) sono serviti da modello per quelli di altri meccanismi di regolazione genica nei protisti e negli organismi superiori. L ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Microbiologia
William C. Summers
Microbiologia
La microbiologia ebbe inizio con l'invenzione del primo strumento, il microscopio ottico, [...]
Nel 1907 Rudolf Massini aveva scoperto una variante del Bacterium coli (Escherichia coli) che aveva perso la capacità di utilizzare il lattosio come fonte di carbonio, ma che spesso la riacquistava, e l'aveva chiamata B. coli mutabile. In uno studio ...
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SALMONELLE e SALMONELLOSI
Enzo CASTAGNETTA
Lorenzo VILLA
. Col termine salmonella (in onore del batteriologo inglese E. D. Salmon) si designa nella moderna nomenclatura batteriologica un genere di [...] , il mannitolo, e altri carboidrati con produzione di acidi e, tranne eccezioni, di gas; non fermentano, invece, il lattosio e il saccarosio.
Si distinguono in numerosi tipi sierologici differenziabili con l'uso di sieri di animali inoculati con ...
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siero La parte di un liquido organico che rimane fluida dopo la coagulazione.
Alimentazione
S. di latte La parte del latte che residua dopo la caseificazione. La sua composizione differisce da quella [...] con farina è impiegato per l’alimentazione dei suini; sottoposto a particolari trattamenti se ne ottiene un concentrato ricco in lattosio che trova vari impieghi.
Medicina
Definizioni
Il s. del sangue è la parte non corpuscolata del sangue che si ...
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Batterio ospite abituale dell’intestino degli animali omotermi (Bacterium coli commune, scoperto da Th. Escherich nel 1886 e perciò denominato anche Escherichia coli), frequente nell’intestino degli eterotermi. [...] ; ha scarse esigenze colturali; non fluidifica la gelatina; fermenta il glucosio con produzione di acidi e gas e il lattosio con produzione di acidi; non produce spore. Sui terreni colturali elettivi (Drigalski-Conradi-Endo) le colonie di c. appaiono ...
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Selezione dei fermenti. - Dopo che L. Pasteur ebbe dimostrato che le fermentazioni sono dovute a speciali microbî detti appunto fermenti, i batteriologi ricercarono gli agenti microbici dei diversi processi [...] Freudenreich), 3. fermenti latticoproteolitici o acidoproteolitici Gorini (v. batterio, VI, p. 387), che attaccano contemporaneamente lattosio e caseina peptonizzando in reazione acida a modo di papaina o di pepsina (Mammococcus-Caseococcus Gor. e ...
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GILBERT, Walter
Eugenio Mariani
Biologo molecolare statunitense, nato a Boston il 21 marzo 1932. Ha studiato ad Harvard e a Cambridge, dove nel 1957 ha conseguito il PhD in fisica teorica, sotto la [...] di RNA messaggero; in seguito, studiando le interazioni proteine-DNA, riuscì a stabilire (1966) che il repressore dell'operone del lattosio è costituito da una proteina che si lega direttamente al DNA. Per poter stabilire la natura della zona finale ...
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lattosio
lattòṡio s. m. [der. di latte, col suff. -osio, sul modello del fr. lactose]. – In chimica organica, disaccaride, costituito dall’unione di una molecola di glicosio con una di galattosio, contenuto nel latte dei mammiferi e perciò...
latte
s. m. [lat. lac lactis]. – 1. Liquido denso, bianco opaco, prodotto di secrezione delle ghiandole mammarie, alimento completo e indispensabile della prole dei mammiferi nel primo periodo di vita; è costituito essenzialmente di acqua,...