PANUNZIO, Sergio
Fulco Lanchester
– Nacque a Molfetta (Bari) da Vito e Giuseppina Poli il 20 luglio 1886.
Figlio di una famiglia dell’alta borghesia, dopo aver frequentato il locale liceo Leonardo da [...] ).
D’altro canto, il viaggio operato in quegli anni da alcuni giovani giuspubblicisti (da Zangara, vicesegretario del PNF, a Lavagna e a Pierandrei) verso la Germania è stato descritto da Mario Galizia, che ha anche confermato l’esistenza di un ...
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CASTIGLIONE (de Castelliono), Pier Antonio
Lorenzo Ferro
Scarsissime notizie biografiche ci restano del C., che, nato probabilmente a Borgo San Donnino, esercitò attività di editore e di libraio in [...] , che fu eseguito, stando almeno alle lamentele del C., con qualche difficoltà.
Dagli accordi del C. con Filippo di Lavagna del 1490 risulta che egli aveva esteso la sua rete commerciale ed intratteneva rapporti regolari, a mezzo di agenti, con le ...
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ALBERICI, Ottobono
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Genovese, fratello di Nuvolone, fra il 1158 ed il 1159 partecipò a numerose società di traffici marittimi con l'Italia meridionale e Costantinopoli, investendovi cospicui capitali. [...] ottenne alcun risultato. Fu ancora console del Comune nel 1167 e nel 1170, quando tentò invano di rivendicare dai conti di Lavagna il castello di Frascario, di cui essi si erano impadroniti togliendolo con la forza ai signori di Passano, vassalli di ...
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POLONI, Giuseppe
Giovanni Paoloni
POLONI, Giuseppe. – Nacque a Martinengo (Bergamo) il 22 ottobre 1851, da Pietro e da Giuseppina Bonomi.
La sua era una famiglia numerosa: aveva cinque sorelle e un [...] termine dell’anno scolastico tornò a Pisa, dove nel successivo anno accademico ottenne un assegno di perfezionamento dalla Fondazione Lavagna e fu assistente di Felici presso il laboratorio di fisica. Fu lo stesso Felici a proporlo nel 1875-1876 per ...
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CADAMOSTO (de Cadamosto), Paolo
Anna Morisi
Nacque da antica famiglia lodigiana nella prima metà del secolo XIV. Il C. era canonico "Reghinensis" o, più correttamente, "Regiensis" (di Reggio Emilia) [...] Bruzio s'era fatto investire dal vescovo Luca. Fu scelto Ruggero Biffi che, il 13 settembre, convocò Giacomo da Lavagna, rappresentante del vescovo di Lodi, e Odoardo Corrado, che rappresentava Bernabò. La sentenza del 1º novembre di quello stesso ...
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LILLONI, Umberto
Renata Casarin
Nacque a Milano il 1° marzo 1898 da Francesco, mobiliere, e da Adele Ottazzi. Si formò all'Umanitaria, scuola professionale per artigiani e nel 1915, superata l'ostinata [...] moderna). Prese parte alle Quadriennali romane dal 1935, quando presentò Nevicata, Alberi a Lavagna (Roma, Galleria nazionale d'arte moderna), Cattedrale di Lavagna (dipinti acquistati dal re), fino al 1943. Nel 1939 partecipò alla prima edizione ...
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BAUDI DI VESME, Benedetto
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Torino il 20 maggio 1858 da Emilio, della terza linea dei Vesme, e da Cristina Pensa di Marsiglia. Intraprese gli studi di ingegneria laureandosi [...] Supponidi agli Obertenghi. I marchesi di Liguria Orientale, del Monte di Santa Maria, i duchi di Romagna, i conti di Arezzo, di Lavagna, di Bologna e di Nola, i visconti di Genova, il comune di Bologna, ibid., XXII (1920), pp. 201-242.
Il B., come ...
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BARBAGELATA, Giovanni
Gian Vittorio Castelnovi
Di famiglia originaria della Valle della Fontanabuona nella podestaria di Rapallo (ove esiste tuttora una borgata detta Barbagelata), figlio di Nicola [...] ; nel '95 si impegnava con il canonico Agostino Fieschi per un'ancona della Vergine nella basilica di S. Salvatore a Lavagna; nel 1500 dipingeva negli edifici pubblici più importanti della città le insegne di Luigi XII cui Genova si era affidata. Le ...
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PIETROALDO
Paola Guglielmotti
– Le poche attestazioni sicure relative a Pietroaldo – dapprima monaco, poi abate del cenobio di S. Colombano di Bobbio, infine anche vescovo di Bobbio – sono comprese [...] indizi per accostare Pietroaldo a dinastie marchionali o signorili note in sede storiografica (Obertenghi, Gandolfingi, conti di Lavagna).
Un radicamento familiare nell’area vicina e nel monastero stesso si può dedurre anche dalla probabile parentela ...
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MALASPINA, Obizzo
Enrica Salvatori
Figlio di Guglielmo, fu capostipite del ramo dello Spino Fiorito. Nacque verso la fine del secolo XII.
La sua prima menzione è del 1212 quando giurò la concordia tra [...] di Filatteria. Attivo tra il 1255 e il 1280 (per alcuni autori 1284), si sposò con Fiesca Fieschi, figlia del conte di Lavagna Niccolò e forse, in seconde nozze, con Bellotta, figlia di Pietro dei Bianchi d'Erberia.
Proprio in questo Alberto, e non ...
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lavagna
s. f. e m. e agg. [dall’omonima cittadina ligure, in prov. di Genova]. – 1. s. f. Roccia metamorfica, scisto argilloso calcarifero, compatto, di colore plumbeo nerastro, che si distingue dall’ardesia per essere meno facilmente suddivisibile...
raspare
v. tr. e intr. [dal germ. *raspōn]. – 1. tr. a. Lavorare un oggetto con la raspa, per sgrossarlo, pulimentarlo o levigarlo, liberarlo da materiali superflui o incrostazioni: r. le gambe di un tavolo, uno spessore di fibra, gli zoccoli...