AICARDO da Cornazzano
Ettore Falconi
Preposto della Chiesa parmense (come tale appare in un privilegio di Eugenio III del 25 febbr. 1146 e nel 1149, in un documento dell'Arch. capitolare di Parma), [...] di S. Maria in Portico, egli compare quale "Maioris Ecclesie Parmensis prepositus ac minister" in compagnia di Obizzo di Lavagna. L'aver A. mantenuto, nonostante la deposizione da vescovo, la carica di preposto si può probabilmente spiegare con l ...
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ARIMONDI, Bernardo
Geo Pistarino
Canonista, originario di Parma arcidiacono della Chiesa narbonese, quindi rettore in temporalibus della Marca anconitana. Si trovava presso la Curia romana quando, tra [...] ; l'intervento, per delega papale del 23 luglio 1285, nella causa vertente tra il Comune genovese ed i conti di Lavagna.
Estraneo alla tradizione locale, l'A. ispirò il proprio operato alla concezione autocratica della dignità episcopale, di cui sono ...
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CABRAS, Antonio
Bruno Anatra
Nato a Cagliari l'8 apr. 1761 da Vincenzo e Caterina Ronchi, si laureò nel 1779 in diritto civile e canonico presso l'università di Cagliari, divenendo ben presto collaboratore [...] tempi, in Scritti inediti, Sassari 1962, pp. 255; A. Cabras, La famiglia Cabras, Cagliari 1963, pp. 31-33; C. Sole, Le "carte Lavagna" e l'esilio di casa Savoia in Sardegna, Milano 1970, pp. 78, 105, 107; V. Lai, La rivoluz. sarda e il "Giornale di ...
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FIESCHI, Giacomo
Giovanni Nuti
Figlio di Simone e di Ginevra Gentili, nacque nella prima metà del sec. XIV dal ramo di Savignone della potente famiglia ligure. Sappiamo che abbracciò la vita ecclesiastica, [...] , Multiplicità di scritture pubbliche che pruovano e giustificano la discendenza agnatizia dal qd. Ugone Fiesco dei conti di Lavagna (ms. sec. XVIII), c. 170r; Genova, Archivio del Comune, A. Schiaffino, Annali ecclesiastici della Liguria (ms. sec ...
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lavagna
s. f. e m. e agg. [dall’omonima cittadina ligure, in prov. di Genova]. – 1. s. f. Roccia metamorfica, scisto argilloso calcarifero, compatto, di colore plumbeo nerastro, che si distingue dall’ardesia per essere meno facilmente suddivisibile...
raspare
v. tr. e intr. [dal germ. *raspōn]. – 1. tr. a. Lavorare un oggetto con la raspa, per sgrossarlo, pulimentarlo o levigarlo, liberarlo da materiali superflui o incrostazioni: r. le gambe di un tavolo, uno spessore di fibra, gli zoccoli...