VESTA (Vesta)
G. Carettoni
Divinità romana del focolare domestico.
Il significato del vocabolo greco corrispondente (ἑστὶα = fuoco) e l'identità del culto indussero gli antichi a ricercare anche un rapporto [...] ancor maggiore importanza ha V. nel culto statale: i magistrati romani all'inizio ed al termine della loro carica si recano a Lavinio a sacrificare a V. ed ai Penati, i quali vi erano giunti da Troia con il Palladio (Dion. Halic., Ant., i, 67 ...
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PALLADIO (Παλλάδιον, Palladium)
E. Paribeni
È originariamente un'antichissima immagine di Atena conservata nella fortezza di Ilio e connessa con la salvezza della città. Il nome e l'idea risalgono secondo [...] un preciso significato legale. In Italia Palladia esistevano a Siris, dove i primi coloni vantavano origini troiane, a Lucera, a Lavinio e infine a Roma, dove Enea lo avrebbe trasportato da Troia insieme ai Penati e dove sarebbe rimasto invisibile ...
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SANTUARIO
Red.
Col termine S., il cui significato non è rigorosamente definibile nell'ambito della storia delle religioni, si intende un particolare luogo di culto, distinto sia dal tempio, che può [...] ; Tinos; Trezene.
Per Roma e per l'Italia: Agrigento (divinità ctonie); Cuma (antro della Sibilla); Fiesole; Lavinio; Locri Epizefiri; Marzabotto; Nemi; Palestrina; Sele; Terracina; Veio.
Si vedano inoltre particolarmente le voci Temenos; Tempio ...
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(XIV, p. 174; App. IV, I, p. 717)
In base ai dati ottenuti con gli scavi si può concludere che la fondazione della colonia avvenne sulla collina di Policoro, dove in più punti sono stati messi in luce [...] , Forschungen. Funde, in Festschrift B. Neutsch, Innsbruck 1980; D. Musti, Una citt'a simile a Troia, Citt'a troiane da Siri a Lavinio, in Arch. Class., 35 (1981), pp. 1-26; P. G. Guzzo, Le città scomparse della Magna Grecia, Roma 1982, pp. 327-30 ...
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VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] Frutis, erede etrusco-latina di Afrodite, madre di Enea, fu assorbita da Venere. E si può supporre che proprio a Lavinio, nel santuario federale, dove si credeva che fossero raccolti i penati e le reliquie troiane, V. abbia assunto definitivamente il ...
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PARIBENI, Enrico
Gabriella Capecchi
– Nacque a Roma il 4 settembre 1911, primogenito di Roberto, archeologo, e di Francesca Cicconetti. Dopo gli studi presso l’Istituto Massimo, si iscrisse alla facoltà [...] (Foro Romano, Sant’Omobono: 1958-59; 1959-60; 1968-69), Sibari (1969, 1972-73), Pyrgi (1970), Cortona (1972, 1992), Lavinio (1975), Chiusi (1992, 1993, 1996), ma anche nel Mantovano e nelle Marche (1986; 1991, 1992); oppure sulle produzioni e sulle ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] Colonna, Area sacra di S. Omobono: la ceramica etrusca dipinta, ibid., p. 125 ss.; F. Castagnoli, Sulla tipologia degli altari di Lavinio, ibid., p. 147 ss. Tempio Rotondo: G. Caraffa, Il tempio detto di Vesta nel Foro Boario, Roma 1948; D. E. Strong ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. I materiali votivi: caratteri generali
Alessandro Campus
Nell'ambito delle indagini connesse con i complessi cultuali, i materiali votivi costituiscono un'ampia [...] , Étude médicale des ex-voto des Sources de la Seine, in RAE, 9 (1958), pp. 328-58; M. Fenelli, I votivi anatomici di Lavinio, in ArchCl, 27 (1975), pp. 206-52; E. De Simoni (ed.), Ex voto tra storia e antropologia. Atti del Convegno promosso dal ...
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L'Italia preromana. I siti laziali: Lavinium
Giulia Rocco
Lavinium
Situata a sud di Roma, al XVII miglio dell’antica via Laurentina, sorge su un pianoro sopraelevato a circa 4 km dal mare, presso il [...] alcuni interventi edilizi.
Bibliografia
M. Fenelli, s.v. Lavinium, in BTCGI, VIII, 1990, pp. 461-518 (con bibl. prec.).
Ead., s.v. Lavinio, in EAA, II Suppl. 1971-1994, III, 1995, pp. 310-14 (con bibl. ult.).
D. Nonnis, Un patrono dei dendrofori di ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] corpi, detto di Dueno dal nome Duenos che vi appare; una laminetta bronzea con dedica a Castore e Polluce ritrovata a Lavinio; inoltre una base iscritta da Tivoli, una dedica da Satrico e diversi frammenti di iscrizione dell’area del Foro Romano, del ...
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lavinio
lavìnio agg. [dal nome di Lavinia, personaggio della mitologia latina, figlia di Latino e sposa di Enea (dopo la sua vittoria su Turno), che da lei denominò la città di Lavinio], letter. raro. – Discendente da Lavinia ed Enea (quindi...
lavina
s. f. [lat. tardo labīna, der. di labi «cadere, scivolare»]. – Valanga di neve invernale o primaverile; talvolta col nome di lavine si indicano le frane di pietrame, mentre le valanghe di neve polverosa vengono dette slavine.