GIOANETTI, Vittorio Amedeo
Luigi Cerruti
Nacque a Torino il 31 ott. 1729 da Giovanni Pietro e da Clara Teresa Marchetti, primo di sette figli. Il casato, borghese, all'inizio del Settecento aveva già [...] al corrente della già vasta letteratura scientifica internazionale; in anni ancora lontani dall'influenza della coterie di A.-L. Lavoisier, si riferì con ammirazione all'opera del grande chimico francese (pp. 2, 14). In corso d'opera, infine ...
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Gli elementi formativi sono elementi morfologici non autonomi, tratti dalle lingue classiche (greco e latino), impiegati per formare composti (➔ composizione), di norma in combinazione con un altro elemento [...] secondo moduli regolari. Fra i primi esempi del loro uso vi sono le terminologie classificatorie di Linneo e Lavoisier nel XVIII secolo. Il primo massiccio apporto di elementi formativi neoclassici nella lingua italiana si ebbe nel Settecento ...
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MOROZZO DELLA ROCCA, Carlo Lodovico
Marco Taddia
– Nacque a Torino il 5 agosto 1743 da Giuseppe Francesco, terzo marchese di Rocca dei Baldi, quarto conte di Morozzo, e da Ludovica Cristina Lucrezia [...] . Secondo James R. Partington egli fu, dopo Giovanni Antonio Giobert, uno dei primi ad aderire alla nouvelle chimie di Lavoisier. Altri storici lo includono fra i più riluttanti. La memoria sui fosfori prova che era indeciso.
Opere: la maggior ...
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BIANUCCI, Bartolomeo
Paolo Cristofolini
Nacque a Montecarlo, in Val di Nievole, il 16 apr. 1718, da Lamberto e Maria Angiola Cinelli, di famiglia agiata. Compì i primi studi a Firenze, presso lo zio [...] assai reciso è il rifiuto della meccanica cartesiana. Il B. è a conoscenza delle recenti esperienze di Lasson, Priestley, Lavoisier, e appoggia la propria concezione del fuoco come elemento sugli esperimenti di fusione dei metalli. Questi sono da lui ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nelle scienze naturali del Settecento si assiste a un progressivo spostamento dall’osservazione [...] digestivi al di fuori dell’organismo; alle ricerche pionieristiche di Joseph Priestley, Jan Ingenhousz, Antoine-Laurent Lavoisier e dello stesso Spallanzani sull’azione della luce solare nella fotosintesi, sull’assorbimento di ossigeno a livello ...
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METEOROLOGIA
Luigi De Marchi
. Propriamente discorso sulle meteore, le cose quae in sublimi apparent, cioè di tutti i fenomeni che si svolgono al di sopra della superficie terrestre. Il nome si deve [...] contribuì anche l'esatta conoscenza della costituzione e delle proprietà fisiche dell'aria. Solo alla fine del sec. XVIII, per la scoperta del Lavoisier, si seppe che l'aria non è un gas semplice, ma una miscela di gas, e che tutti i gas hanno lo ...
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Movimento ed energia
Anna Parisi
La materia è dappertutto
Di che cosa è fatto il nostro Universo? Le cose che lo compongono sono molto diverse tra loro. Possiamo immaginare che, nonostante le loro diversità, [...] dalla fine del Settecento, sono entrati in azione gli scienziati. Nel Settecento, un chimico francese, Antoine-Laurent Lavoisier, scoprì che esistono sostanze che non si scompongono e le chiamò elementi. Uno scienziato scozzese, John Dalton, pensò ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le ricerche sull’elettricità e il magnetismo subiscono nel corso del Settecento una [...] , grazie alle osservazioni sulla combustione dell’aria infiammabile (idrogeno) per mezzo dell’elettricità, anche i fondamentali esperimenti di Lavoisier e Laplace sulla sintesi dell’acqua.
Nel 1787, l’abate René Just Haüy (1743-1822) pubblica un ...
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LESSI, Giovanni
Fabrizio Vannini
Nacque a Firenze il 4 ag. 1743, primo dei tre figli di Agostino di Giovanni, computista, e Teresa Guelfi. Un fratello, Bernardo, fu auditore di Consulta e avvocato regio; [...] conosciuta negli stessi anni dalla storia naturale (C. Linneo, J. Pitton de Tournefort) e dalla chimica (A.-L. Lavoisier, C.L. Berthollet, T.O. Bergman), per superare le difficoltà di circolazione di conoscenze ed esperienze dovute ai diversissimi ...
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Con questo nome si indica la pianta e il suo prodotto.
La pianta della canfora è scientificamente chiamata Cinnamomum camphora Nees., Laurus camphora L. (fr. camphrier; sp. alcanfor; ted. Kampferbaum; [...] osservazioni, può dirsi che la storia chimica della canfora cominci con la sua classificazione fra le sostanze organiche dopo che Lavoisier, circa nel 1770, l'ebbe riconosciuta per un composto di carbonio e ossigeno; la storia procede di pari passo ...
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ossigeno
ossìgeno s. m. [dal fr. oxygène, comp. di oxy- «ossi-1» e -gène «-geno», propr. «generatore di acidi», termine coniato dal chimico fr. A.-L. Lavoisier nel 1783]. – Elemento chimico di simbolo O, numero atomico 8, peso atomico 16,...
antiflogistico2
antiflogìstico2 agg. [comp. di anti-1 e flogisto]. – Teoria a.: teoria dei fenomeni chimici (combustione, calcinazione, ecc.) proposta dal chimico A.-L. Lavoisier (1743-1794) in antitesi a quella, allora vigente, del flogisto.