Biologia
Elemento genetico
trasponibile Unità genetica in grado di inserirsi in un cromosoma, uscirne e reinserirsi successivamente in una diversa posizione. Con tale locuzione sono altresì indicate le [...] -1844), ciascun atomo è caratterizzato da una diversa densità. Con ciò venne data una base fisica alla definizione operativa di Lavoisier e si riuscì a rendere conto del fatto che in una reazione gli elementi si conservano anche se le loro proprietà ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. La retroguardia qualitativa
Giuliano Pancaldi
John L. Heilbron
Anders Lundgren
La retroguardia qualitativa
Nuovi fenomeni: la pila [...] lo studio della chimica. Altri affermano che il metodo del bilancio di materia sia stato la logica conseguenza dell'interesse lavoisieriano per gli esperimenti di Stephen Hales (1677-1761) e di Joseph Black (1728-1799). Anche se nel corso della prima ...
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Chimico (Mongardino 1761 - Millefiori 1834); membro dell'Accademia reale di Torino (1785) e professore, prima in quell'università poi all'Accademia; tra i primi a diffondere in Italia le teorie di Lavoisier; [...] si occupò, con interessanti risultati, di varî problemi analitici (analisi di minerali, estrazione di fosforo dalle urine, estrazione dell'indaco, ecc.). Nel 1798-99 fu membro del governo provvisorio di ...
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Chimico (Digione 1737 - Parigi 1816). Studiò prima giurisprudenza, poi si dedicò alla chimica e insegnò a Digione e a Parigi. Seguace all'inizio delle teorie del flogisto, le combatté in seguito all'influenza [...] dell'epoca nella stesura della prima nomenclatura chimica razionale (Méthode de nomenclature chimique, proposée par MM. de Morveau, Lavoisier, Berthollet et de Fourcroy, 1787). Si occupò della teoria della affinità: nella voce Chimie scritta per l ...
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Chimico (Parigi 1755 - ivi 1809); professore di chimica al Jardin du Roi (1784), fu uno dei protagonisti del rinnovamento della chimica in Francia nell'ultima parte del sec. 18º. Il suo nome è ricordato [...] ; contribuì inoltre alla riforma del sistema dei pesi e delle misure; fu tra i primi a divulgare (1786) le teorie di Lavoisier. Si occupò di chimica animale e vegetale e isolò, insieme a L.-N. Vauquelin, l'urea. Fu anche attivo esponente politico ...
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Chimico (Edimburgo 1766 - ivi 1844). Fu professore di chimica a Edimburgo. Per primo studiò la composizione della stronziana, da cui nel 1808 H. Davy isolò lo stronzio. Fu tra i primi a divulgare le idee [...] di A. L. Lavoisier in Gran Bretagna. A lui si deve l'esperienza di H. sulla densità dell'acqua. ...
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ZOLFO (fr. soufre; sp. azufre; ted. Schwefel; ingl. sulphur)
Alfredo QUARTAROLI
Carlo RODANO
Federico MILLOSEVICH
Alberico BENEDICENTI
Leonardo MANFREDI
Elemento metalloidico, simbolo S, peso atomico [...] 32,06 (O = 16), numero atomico 16. A.-L. Lavoisier è stato il primo a riconoscere la natura elementare di questo corpo.
Stato naturale. - Lo zolfo si trova in natura allo stato nativo in forma cristallina (Caltanissetta, Agrigento, Romagna) o in ...
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L'Ottocento: chimica. Una nuova scienza
David M. Knight
Una nuova scienza
Se per scienza si intende un corpus di conoscenze empiriche regolato e ordinato dalla teoria, allora si può affermare che la [...] scienza. Essa emerse al termine di un periodo di grandi sovvertimenti teorici, di una "rivoluzione", come disse Antoine-Laurent Lavoisier (1743-1794), lo scienziato che con il suo libro pubblicato nel 1789 aveva dotato la chimica di nuove concezioni ...
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L'Ottocento: chimica. Chimica e farmacia
Anne-Claire Déré
Chimica e farmacia
Probabilmente uno speziale francese della fine del XVIII sec. avrebbe trovato strano, se non addirittura sconveniente, vedersi [...] le sue scoperte ne mise in luce tutta la ricchezza.
Nel primo decennio del XIX sec., benché gli insegnamenti di Lavoisier fossero sempre molto diffusi, l'Europa teneva gli occhi puntati sui lavori dei suoi eredi. Così Adolf Ferdinand Gehlen, fondando ...
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Raggruppamento di atomi presente nelle molecole di numerosi composti che si conserva inalterato in molte trasformazioni (di doppio scambio, acido-base ecc.) non distruttive.
Cenni storici
Il termine r. [...] fu introdotto nel 1787 da A.L. Lavoisier, G. de Morveau, A.F. de Fourcroy e P.J. Macquer, nell’ambito della loro nuova nomenclatura, per indicare gruppi di atomi che stavano alla base della costituzione di acidi e basi e quindi dei sali da loro ...
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ossigeno
ossìgeno s. m. [dal fr. oxygène, comp. di oxy- «ossi-1» e -gène «-geno», propr. «generatore di acidi», termine coniato dal chimico fr. A.-L. Lavoisier nel 1783]. – Elemento chimico di simbolo O, numero atomico 8, peso atomico 16,...
antiflogistico2
antiflogìstico2 agg. [comp. di anti-1 e flogisto]. – Teoria a.: teoria dei fenomeni chimici (combustione, calcinazione, ecc.) proposta dal chimico A.-L. Lavoisier (1743-1794) in antitesi a quella, allora vigente, del flogisto.