GAZZERI, Giuseppe
Ferdinando Abbri
Nacque a Firenze il 9 nov. 1771; indirizzato dal padre Vincenzio alla carriera ecclesiastica, compì i primi studi presso le Scuole pie fiorentine, quindi presso i [...] che organizzano la trattazione della chimica secondo un modello che guarda alla prima parte del Traité élémentaire de chimie (1789) di Lavoisier, alle opere di A.-F. Fourcroy, quindi al Lärbok i Kemien (1808-18) di J.J. Berzelius. Alla definizione di ...
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HINSHELWOOD, Cyril Norman
Chimico, nato a Londra il 19 giugno 1897, ha studiato ad Oxford, al Balliol College; durante la prima Guerra mondiale fu alle dipendenze del Department of Explosives Supply. [...] stato eletto presidente della Chemical Society; nel 1935 dalla Société Chimique de France gli fu assegnata la medaglia Lavoisier.
Le sue ricerche riguardano soprattutto la cinetica delle reazioni chimiche ed egli ha infatti chiarito il meccanismo di ...
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L'Ottocento: chimica. La chimica della vita
Noel G. Coley
La chimica della vita
La chimica animale e vegetale
Lo studio degli esseri viventi e di ciò che si riusciva a produrre da essi ha giocato un [...] nei polmoni e costituivano la più importante fonte di calore animale. Misure più accurate di quelle dell'epoca di Lavoisier avevano evidenziato che l'ossigeno assunto durante la respirazione non era sufficiente a produrre tutto il calore animale, ma ...
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Chimico francese (Talloires, Annecy, 1748 - Arcueil 1822), prof. di chimica all'École Normale (1795) e alla École polytechnique dove tenne un corso di lezioni sulla chimica animale. Presidente della commissione [...] la difesa nazionale. L'opera scientifica di B. si segnala per la varietà delle questioni affrontate. Collaborò con A.-L. Lavoisier, A.-F. de Fourcroy e L.-B. Guyton de Morveau alla riforma della nomenclatura chimica (Méthode de nomenclature chimique ...
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BONVICINO, Costanzo Benedetto
Aldo Gaudiano
Nacque a Centallo (Cuneo), da genitori agiati, nel 1739. Laureatosi in medicina a Torino nel 1765, entrò nel Collegio dei medici nel 1778, il che non gli [...] Italia languivano, la maggior parte dei chimici continuando a seguire la teoria del flogisto, senza interessarsi alle nuove idee di A. Lavoisier. Il B. ebbe quindi il merito di esser tra i primi a recepirne, meditatamente, le teorie.
Fin dal 1783 il ...
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Chimico (Parigi 1718 - ivi 1784); prof. di chimica (1771) al Jardin du Roi, lavorò come consigliere nella fabbrica di porcellane di Sèvres, collaborando alla produzione della prima porcellana francese [...] il ferrocianuro, riuscì a ottenere la fusione del diamante con una tecnica che fu poi utilizzata da A.-L. Lavoisier per le sue ricerche sulla combustione. Rilevanti furono anche i suoi studî industriali sul vetro flint, sul trattamento chimico ...
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Acido-base
Pietro Guerrieri
Si definisce acido una specie chimica in grado di cedere ioni idronio. Strettamente correlato al concetto di acido è quello di base, definita come una specie chimica capace [...] vari distretti corporei.
Acidi e basi
I concetti di acido e di base si trovano accennati già negli scritti di A.L. Lavoisier (1770); essi furono poi sviluppati, su più ampie basi sperimentali, da H. Davy (1810) e da J. von Liebig (1840). Solo nel ...
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PISANELLO, Pietro
Fabrizio Baldassarri
– Nacque a Venezia il 2 luglio 1816 da Giovanni, proprietario di una nota farmacia in campo S. Polo, e dalla contessa Anna Benzoni.
Compì gli studi universitari [...] risultato era la trasmutazione dello zucchero in acido carbonico e in alcool disciolto – proprio come aveva sostenuto Lavoisier. Restava un quesito aperto sull’insieme delle funzioni del fermento: «serve solo a disporre gli elementi dello zucchero ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Alessandro Volta
Lucio Fregonese
Per i risultati conseguiti e gli influssi esercitati, Alessandro Volta è uno dei maggiori esponenti della scienza e della cultura del suo tempo. La sua famosa invenzione [...] un «vapor nebuloso» ma non si rese conto che si trattava di vapore acqueo. Questo passo fu compiuto da Antoine-Laurent Lavoisier (1743-1794) nel 1783, considerando la reazione come un processo di sintesi chimica tra le due arie con produzione di ...
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WOODWARD, Robert Burns
Chimico, nato il 1° aprile 1917 a Boston, dove ha studiato ed è rimasto fino al 1973; è passato ad Harvard dove è divenuto professore di chimica nel 1953 e dove è poi sempre rimasto. [...] quali quella dei Lincei), insignito di numerose lauree honoris causa in Europa e in America e ha ottenuto diverse onorificenze (medaglia della Pontificia Accademia delle scienze, 1961; National medal of science, 1964; medaglia Lavoisier 1968, ecc.). ...
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ossigeno
ossìgeno s. m. [dal fr. oxygène, comp. di oxy- «ossi-1» e -gène «-geno», propr. «generatore di acidi», termine coniato dal chimico fr. A.-L. Lavoisier nel 1783]. – Elemento chimico di simbolo O, numero atomico 8, peso atomico 16,...
antiflogistico2
antiflogìstico2 agg. [comp. di anti-1 e flogisto]. – Teoria a.: teoria dei fenomeni chimici (combustione, calcinazione, ecc.) proposta dal chimico A.-L. Lavoisier (1743-1794) in antitesi a quella, allora vigente, del flogisto.