Facoltà o diritto di costituire associazioni sindacali, con la possibilità per il cittadino di potervi aderire oppure di uscirne senza alcuna limitazione. La fonte normativa più importante in materia di [...] Altro principio cardine del sistema di libertà sindacali è il principio di non discriminazione per ragioni politiche, religiose, sindacali, di razza, di lingua e di sesso. In qualsiasi provvedimento aziendale, quindi, il lavoratore non dovrà subire ...
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Alla persona che presta il lavoro la Repubblica italiana riconosce e garantisce diritti inviolabili, anche e soprattutto nella dimensione lavorativa (art. 2 Cost.). Il lavoro è considerato valore fondativo [...] Repubblica si impegna, infatti, a promuovere le condizioni di effettività del «diritto al lavoro», che riconosce a tutti i cittadini (art. 4, co . 37 accorda alle lavoratrici gli stessi diritti dei lavoratori dell’altro sesso – sottolineando anche l ...
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Atti e comportamenti del datore di lavoro volti ad applicare a singoli lavoratori o gruppi di essi condizioni di lavoro diverse in ragione delle caratteristiche o delle opinioni degli stessi. La legislazione [...] politici e religiosi, i divieti di discriminazione per ragioni di sesso, razza e lingua, e i divieti per handicap, età, a uno o più lavoratori in ragione del loro comportamento sindacale (per es., premi a lavoratori che non aderiscono allo sciopero ...
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Ai sensi del d. lgs. n. 198/2006 è vietata ogni discriminazione basata sul sesso nell’accesso al lavoro. Il divieto vale per qualsiasi forma di lavoro e per le iniziative di formazione, orientamento e [...] le pari opportunità tra i due sessi, dette azioni positive sono disciplinate all’art. 42 del d. lgs. n. 198/2006 devono adottare degli appositi progetti e richiedere al Ministero delLavoro il rimborso degli oneri connessi. Un’ulteriore incombenza è ...
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Iniziative finalizzate a rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione delle pari opportunità tra lavoratori e lavoratrici, introdotte dalla l. 125/10 aprile 1991; devono essere promosse [...] divieto di ogni discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, il trattamento retributivo, l’ del divieto di discriminazione non ha trovato adeguati riscontri nel mercato dellavoro. Al fine di aumentare l’efficacia del ...
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SALARIO
Ester Capuzzo
(XXX, p. 493; App. II, II, p. 771; III, II, p. 648)
Sul piano lessicale è ricorrente la confusione che si registra a diversi livelli, da quello legislativo a quello giurisprudenziale, [...] è stata garantita relativamente al sesso da una specifica normativa. La l. 9 dicembre 1977 n. 903 ha tutelato, infatti, la parità di trattamento, e non soltanto retributivo, tra uomo e donna, nel mondo dellavoro. Successivamente la l. 10 aprile ...
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Economia e politica dellavoro
Carlo Dell'Aringa
Introduzione
L'economia dellavoro è uno dei campi specialistici in cui si divide l'economia politica. Due filoni di pensiero si contendono, da sempre, [...] imprenditoriale all'interno dell'impresa).
Gli economisti dellavorodel primo dopoguerra avevano un'opinione diversa dei sindacati differenze retributive e di opportunità di lavoro fra lavoratori di razza e sesso diversi e ha cercato di individuare ...
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Stefano Giubboni
Abstract
La voce esamina la nozione di lavoro subordinato nel diritto dell’Unione europea mettendone in evidenza le significative differenze rispetto a quella storicamente elaborata nell’ambito [...] Corte a disegnare, nel campo delle discriminazioni di sesso e di cittadinanza, un modello di tutela antidiscriminatoria sostanzialmente unitario» (Roccella, M., La Corte di giustizia e il diritto dellavoro, Torino, 1997, 134). Esiste invero una ...
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Laura Calafà
Abstract
La voce contiene un’analisi dei congedi di maternità e paternità regolati dal d.lgs. n. 151/2001 rispettivamente nel capo III e IV (artt. 16 e ss. e artt. 28 e ss. del t.u.). [...] ex art. 23, l. 4.11.2010, n. 183, cd. Collegato lavoro, non ha inciso sulle regole del t.u. se non in materia di congedo di maternità. L’art. 2 d una discriminazione fondata sul sesso il rifiuto di un datore di lavoro di riconoscere un congedo ...
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Carmen La Macchia
Abstract
Viene esaminata la legislazione in materia di rapporto di lavoro delle persone con disabilità, dall’accesso al lavoro, allo svolgimento del rapporto di lavoro, al licenziamento. [...] assicurato il diritto al lavoro, sono proporzionalmente più alti per le persone con disabilità di sesso femminile. Le assunzioni per il lavoratore affetto da disabilità, concorrono, in notevole parte, a neutralizzare il diritto al lavorodel ...
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intimacy coordinator loc. s.le m. e f. Professionista che sul set cinematografico si preoccupa del benessere e della tranquillità di attrici e attori prima che affrontino scene di sesso o altre scene intime di particolare tensione fisica ed...
identità alias (Identità Alias) loc. s.le f. L'identità di genere, divergente da quella associata al genere sessuale di nascita, in quanto viene riconosciuta e registrata in documenti burocratici e amministrativi riservati, specialmente in àmbito...