AVERLINO (Averulino), Antonio, detto Filarete
Angiola Maria Romanini
Figlio di Pietro Averlino, nacque intorno al 1400, con ogni probabilità a Firenze.
Fiorentino lo dicono, in effetti, tutte le fonti [...] Museo Civico di Bassano); pare inoltre abbia avuto rapporti di lavoroa Venezia con i maestri vetrari Angelo e Marino Barovier da chiamata Sforzinda. Seguono tre libri di carattere tecnico (relativi a leggi d'ottica, metodi di disegno e di pittura a ...
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DELLA PORTA, Giovanni Battista
Carrol Brentano
Figlio di Alessio, del quale non si conosce la professione, e di una Battistina, nacque a Porlezza (Como) nel 1542. Nipote del noto scultore Tommaso Della [...] a due progetti, entrambi diretti dall'architetto papaleDomenico Fontana: la ricostruzione e la decorazione della cappella del Presepio di S. Maria Maggiore, più tardi chiamata D. lavoròa due importanti progetti sepolcrali, a Roma e a Sabbioneta. A S. ...
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GAGGINI (Gagini), Antonello
Rita Bernini
Figlio di Domenico, scultore di origine ticinese trapiantato in Sicilia, e della seconda moglie di questo, Caterina, nacque a Palermo nel 1478. La data si ricava [...] , è stata chiamata in causa l'influenza del Sansovino, che secondo il Kruft il G. ebbe modo di incontrare a Roma, ma la cattedrale di Palermo; mentre dal 1543 è documentato a Naro, dove lavoròa una Madonna della Catena per la chiesa madre. Una ...
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PERUZZINI
Rachele Ragnetti
– Famiglia originaria di Pesaro, che comprende i pittori Domenico e i figli Giovanni, Antonio Francesco e Paolo, attivi in ambito marchigiano e in città italiane come Roma, [...] 1968, p. 816).
Nel corso del nono decennio Giovanni lavoròa Bologna, forse insieme al fratello Antonio Francesco attivo negli stessi anni Ne è prova anche la marina in tempesta raffigurata nella Chiamata di Pietro e Andrea (Moltrasio, chiesa dei Ss. ...
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PAZIENZA, Andrea
Emmanuel Betta
PAZIENZA, Andrea. – Nacque il 23 maggio 1956 a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), da Enrico e Giuliana Di Cretico, nella casa della famiglia materna dove vennero [...] Pompeo anticipò alcuni caratteri di quella che sarebbe stata poi chiamata graphic novel. Nel 1986 la morte di Tamburini per overdose fu un trauma ulteriore. Negli ultimi anni a Montepulciano, lavoròa fumetti che si indirizzavano verso la poesia e la ...
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BIGORDI, David, detto (del) Ghirlandaio
Marco Chiarini
Figlio di Tommaso e di una Antonia, nacque a Firenze il 14 marzo 1452. Già nella dichiarazione al catasto del padre, del 1480, il B. appare come [...] educandolo come figlio, il nipote Ridolfo che, divenuto a sua volta pittore, lavoròa lungo nella bottega del B. (documenti in di Cluny a Parigi.
Nel 1503 si ha ricordo del B., in quanto fece parte della commissione chiamataa deliberare circa ...
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FABRIS, Antonio
Cesare Johnson-Cristina Donazzolo Cristante
Nacque a Udine il 4 nov. 1790 (Saracino, 1985, n. 1) da Domenico e Caterina, della quale non è noto il cognome. Dopo il garzonato presso un [...] . Esercitò la professione di ingegnere nel settore delle strade ferrate; progettò la stazione di Treviso (demolita) e lavoròa Pordenone (1853). Morì a Torino nell'agosto 1893.
Fonti e Bibl.: Udine, Tempio Ossario dei Caduti d'Italia, Atti della ...
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DANESE, Vincenzo
Enzo Bentivoglio
Figlio di Domenico, nipote di Danese di Cecco da Viterbo, viene comunemente ricordato nei documenti come Vincenzo Danese. Da una serie di documenti è ricostruibile [...] famiglia, anche da una prolungata pratica di lavoro. A parte l'indiscutibile attrazione che il gigantesco deciso la costruzione di quella che sarà chiamata chiesa di S. Maria delle Fortezze, la direzione dei lavori fu affidata al Danese. È da ...
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BONANNI, Pietro
Barry Leo Delaney
Figlio di Giuseppe Antonio e di Antonia Bertolini, nacque a Carrara il 26 nov. 1792. Dal 1809 risulta iscritto all'Accademia di Belle Arti di quella città, dove studiò [...] piccola colonia di artisti italiani incaricati dal Congresso di lavorare per il Campidoglio. Intorno al 1819 il B. decorò la semicupola in legno della sala ora chiamata Statuary Hall: dipinta a trompe-oeil, questa decorazione simulava un soffitto ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] Per Clarissa il F. nutrì un'amicizia inclinante a tenerezza (la chiama sua "seconda sorella" in una lettera dalla quale circostanze fan sì che per la prima volta, grazie al sodalizio di lavoro che si stabilì proprio in questo momento fra lui e il più ...
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contratto a chiamata
loc. s.le m. Contratto di lavoro discontinuo o intermittente, che prevede un incentivo nella remunerazione qualora il lavoratore sia immediatamente disponibile al momento della chiamata da parte del datore di lavoro. ◆...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...