Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Dalla prospettiva dei pittori alla prospettiva dei matematici
Pietro Roccasecca
Il progressivo abbandono nei dipinti su tavola dei fondi oro in favore di paesaggi e vedute urbane, l’attenzione al naturale [...] delle immagini negli specchi. Non è indispensabile ipotizzare che egli lavorasse con la supervisione di un dotto, dal momento che per delle procedure grafiche, dando luogo a quella tradizione operativa che venne chiamata la «prospettiva pratica». Il ...
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DELLA PORTA, Guglielmo
Carrol Brentano
Figlio dello scultore Giovanni Giacomo e di una Caterina, nacque a Porlezza probabilmente attorno al 1515 (Gramberg, 1964, p. 109); pronipote di Antonio detto [...] dal fatto che Niccolò Longhi, in un contratto del 1536, è chiamato genero di Giovanni Giacomo (Alizeri, V, 1877, p. 193) Giustizia: "con maraviglia di tutti che la veggono, perché non lavoraa bozza, come i altri ma va scoprendo le membre finite; di ...
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CONTUCCI, Andrea, detto il Sansovino
Silvana Macchioni
Figlio di Niccolò di Domenico di Muccio e di Margherita di Nardo Zinetti, deve il soprannome al luogo di origine, Monte San Savino (Arezzo), dove [...] dell'Opera di S. Spirito, datata dic. 1490, per un lavoro non specificato (Botto, 1932, p. 34). Trattandosi di una Granacci, e, "alcuna volta", Michelangelo.
La chiamataa Roma, che si avvia a divenire il fulcro della seconda stagione rinascimentale, ...
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COMOLLI, Giovanni Battista
Gianluca Kannès
L'atto di battesimo, conservato presso la parrocchia di S. Maria Maggiore a Valenza (Alessandria), lo registra nato il 19 febbraio del 1775 da Giovanni e Giuseppina [...] luglio 1806, il tentativo di ottenere tramite Jourdan una chiamataa Napoli presso l'Accademia o la corte di Giuseppe Trecchi che nei costituti diceva di aver conosciuto in Inghilterra lavorandoa un busto di "Lord Graje" (forse lo statista Charles ...
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ALLEGRI, Antonio, detto il Correggio
Silvia de Vito Battaglia
Pittore, deve il suo soprannome alla cittadina ove nacque. Suoi genitori furono Pellegrino e Bernardina Piazzoli o degli Aromani. Morì in [...] il fatto cruciale della biografia del Correggio: la chiamataa Parma per decorarvi, in affresco, una sala appunto dell'oro. Il 29 nov. 1526 risulta eseguito il primo quarto del lavoro; il 17 nov. 1530 il Correggio è pagato per il secondo quarto: ...
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LORENZETTI, Ambrogio
Michela Becchis
Non si conosce la data di nascita di questo pittore senese, documentato tra il 1319 e il 9 ag. 1348, quando, durante la pestilenza che infuriò in tutta Europa, fece [...] facciata dello spedale. Nello stesso anno, secondo Vasari, fu chiamatoa Cortona (in possesso dei Senesi fin dal 1258) per per la chiesa di S. Spirito a Firenze.
Dopo i lavoria Massa Marittima e per S. Agostino a Siena, dovrebbe porsi la Madonna col ...
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CEFALU
M. Andaloro
CEFALÙ (gr. Κεϕαλοίδιον; lat. Cephaloedium; arabo Qal'at Juflūd)
Città sulla costa settentrionale della Sicilia (prov. Palermo), adagiata ai piedi del versante occidentale della massa [...] ridimensionamento del progetto originario, fra il 1131 e il 1145, fu chiamataa C. con ogni probabilità per iniziativa regia dalla Puglia, e più circa la loro cronologia, la successione dei lavori, la dinamica dei raggruppamenti.All'interno del ...
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GIAMBERTI, Giuliano, detto Giuliano da Sangallo
Pier Nicola Pagliara
Figlio di Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto, nacque a Firenze nel 1445 oppure nel 1452.
Per la data di nascita le indicazioni [...] che egli "portò Giuliano suo figliolo", evidentemente in età da lavoro. Il padre Francesco, invece, nel 1451 non dichiarò alcun figlio cortile di palazzo Scala. Nello stesso anno favorì la chiamataa Roma di Michelangelo (Vasari), al quale Giulio II ...
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ERBARIO
L. Tongiorgi Tomasi
Deve intendersi con il termine e. un libro, in uso dall'Antichità classica fino agli ultimi decenni del sec. 15°, che raccoglie descrizioni delle piante e delle loro virtù [...] , nell'atto di consegnare la mandragola a Dioscoride, e quella con Epínoia, anch'essa chiamata Sophía, che offre la madragola al , che se ne serviva come strumenti per il proprio lavoro e dove frequenti sono le interpolazioni con elementi magici, ...
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ARAZZO
A. Ghidoli
Il termine a., con cui si indica un tipo di tessuto dalle particolari caratteristiche tecniche, deriva dal nome della città francese di Arras, centro particolarmente attivo nei secc. [...] quella retrostante è chiamata 'piano di croce'. Il cartone sarà posto alle spalle dell'arazziere che lavora all'alto liccio, che dovrà alzarsi o servirsi di uno specchio per poterlo controllare durante la tessitura; mentre nel telaio a basso liccio ...
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contratto a chiamata
loc. s.le m. Contratto di lavoro discontinuo o intermittente, che prevede un incentivo nella remunerazione qualora il lavoratore sia immediatamente disponibile al momento della chiamata da parte del datore di lavoro. ◆...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...