BALDINUCCI, Filippo
Sergio Samek Ludovici
Nacque a Firenze il 3 giugno 1625 da Giovanni e da Caterina da Valle. Membri della sua famiglia, fin dal Trecento, avevano avuto pubblici uffici ed esercitato [...] figlio, avviato agli studi dai gesuiti, ma presto chiamatoa collaborare e continuare le attività commerciali paterne. Di ingegno di aver compromesso la stabilità della cupola di Michelangelo coi lavori ai piloni della basilica di S. Pietro.
Il B. ...
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BRENNA (Brenda), Vincenzo
Stanislaw Lorentz
Figlio di Francesco, nacque a Firenze nel 1745 (Thieme-Becker), ma non si sa nulla della sua formazione ed è a Roma che lo troviamo, nel 1767, come autore, [...] il B. fu aiutato dal pittore Francesco Łabeński, chiamato dalla Polonia, che fu più tardi per lungo ), in Biuletyn HistoriiSktuki XXV (1963), estratto; L. Pirotta, Un ignorato lavoro di A. Vighi: il ritratto di V. B., in Strenna dei Romanisti, XXVI ...
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BIANCONI, Carlo
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Antonio Maria e di Isabella Nelli, nacque a Bologna il 20 apr. 1732, minor fratello, ma non minore di ingegno, del più noto poligrafo medico e archeologo [...] Zamboni, dove egli operò assieme a U. Gandolfi e D. Zanotti, in sale e ambienti dove aveva lavorato precedentemente il Mitelli, sono in pieno sfacelo: e dovevano essere cosa superba. Quella che il B. stesso chiama "prima operazione), cioè la prima ...
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BASAITI (Baxaiti, Basitus, Baxiti e, dal Vasari, Basarini e Bassiti), Marco
Elena Bassi
Oriundo greco, nacque a Venezia circa il 1470. Da principio dipinge con segno stentato, panneggi rigidi, con poco [...] da Alvise Vivarini, che vi lavorò sino alla morte, ispirandosi, Gall. dell'Accademia, La chiamata dei figli di Zebedeo, eseguito in L'Arte, III (1900), pp. 78-80; R. Fry, Portrait of a knight by M. B. (?)..., in The Burlington Magazine, V (1904), p. ...
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AGRIPPA, Camillo
Gian Luigi Barni
Nato a Milano, fu ingegnere, matematico, trattatista di scherma. Quando egli giunse a Roma, nell'ottobre 1535, Si discuteva nell'ambiente dei tecnici sul trasporto [...] S. Pietro; il lavoro veniva allora studiato da Antonio da Sangallo e dallo stesso Michelangelo. L'A. presentò un suo dall'A., rappresenta un radicale rinnovamento rispetto all'Opera nova chiamata duello di Achille Marozzo (Modena 1536), che pure l'A. ...
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BRESOLIN, Domenico
Elena Bassi
Figlio di Domenico, muratore, nacque a Padova nel 1813. Dapprima fece il decoratore; nel 1841 si iscrisse all'Accademia di Venezia ed ebbe maestri l'architetto F. Lazzari, [...] lavoro dei pittori paesaggisti: praticava la tecnica della talbotipia, che consisteva nel fissare le immagini della camera oscura sulla carta o sul vetro (così chiamata volle che i suoi allievi lavorassero all'aperto e riuscì a farsi dare i fondi per ...
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BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] celebrità da lui raggiunta in vecchiaia: il Giudizio universale a cui lavorò dal 1536 al 1541, anno in cui l'affresco spirituale tra il B. e la nobile signora. Così Vittoria è chiamata per lo più con gli appellativi variamente solenni di "donna alta ...
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FRANCESCHI, Piero
Ronald W. Lightbown
FRANCESCHI (Della Francesca), Piero (dei).- Nacque a Borgo San Sepolcro (oggi Sansepolcro), primogenito di Benedetto di Piero e di Romana, figlia di Pierino di [...] (p. 491) collega l'attività del F. ad Ancona con il suo soggiorno a Pesaro, e annota che "andato a Pesaro e Ancona, in sul più bello del lavorare fu dal duca Borso chiamatoa Ferrara, dove nel palazzo dipinse molte camere, che poi furono rovinate dal ...
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GIAMBERTI, Antonio, detto Antonio da Sangallo il Vecchio
Paola Zampa
Arnaldo Bruschi
Nacque a Firenze all'inizio della seconda metà del Quattrocento da Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto.
Il [...] caratteri antiquari. Dopo i due pagamenti del 1504 e del 1505, il G. fu nuovamente chiamato, nel 1532, a progettare le navate laterali della chiesa. Il lavoro venne portato a termine dopo la morte del G., fra 1539 e 1550 per la navata sinistra, e ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] , proto della potente Procuratia de Supra, ma per Palladio fu una prima chiamata ufficiale al servizio dello Stato veneziano.
Negli stessi anni Palladio continuò alavorarea Vicenza per committenti pubblici e privati. Nel 1555 costruì un palazzo per ...
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contratto a chiamata
loc. s.le m. Contratto di lavoro discontinuo o intermittente, che prevede un incentivo nella remunerazione qualora il lavoratore sia immediatamente disponibile al momento della chiamata da parte del datore di lavoro. ◆...
lavoro ripartito
loc. s.le m. Rapporto di lavoro distribuito tra due o più lavoratori a tempo parziale. ◆ Arriva anche il lavoro ripartito che prevede l’alternanza di due o più lavoratori (spesso appartenenti ad uno stesso nucleo familiare)...