Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] della società rurale, non ancora investita dall’effetto dirompente dell’industria, eppure segnata dalla diffusione del lavoroadomicilioa prevalenza femminile e dall’emigrazione, vista come minaccia alla fede e ai sani costumi21. Nelle comunità ...
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FRANCI, Filippo
Daniela Lombardi
Nacque il 26 ott. 1625 a Firenze, da Domenico, cittadino fiorentino, e da Agnola di Giovan Maria Galletti. Settimo di dieci figli (le quattro sorelle furono tutte avviate [...] convertire al cattolicesimo nella Pia Casa dei catecumeni di Firenze. Organizzò la distribuzione di lavoroadomicilio ai poveri che abitavano a Firenze o nei dintorni, grazie al finanziamento del granduca Cosimo III. Per assicurarne il proseguimento ...
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Le religiose italiane
Giancarlo Rocca
Introduzione
La storia delle religiose italiane – considerate qui in tutte le loro varie distinzioni canoniche, cioè come monache, suore, vergini consacrate, eremite, [...] per le donne del popolo. Queste avevano continuato alavorare negli opifici, o a casa propria, o ad aiutare il marito. Le che si proponevano di curare gli infermi di ambo i sessi adomicilio e di notte, o di prestare servizio domestico nelle famiglie ...
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Vescovi/1: dal 1848 alla fine del secolo
Maria Lupi
I vescovi negli Stati preunitari
Le diocesi italiane
L’Italia nella seconda metà dell’Ottocento, priva quindi dei territori del Trentino Alto Adige [...] il ritorno graduale dei vescovi in esilio o adomicilio coatto, a cominciare dall’arcivescovo di Cagliari Marongiu Nurra, le altre regioni gli studi sono meno avanzati. A parte un lavoro dedicato alle conferenze pugliesi (Vescovi e regione in cento ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] delle bambine e delle ragazze, [la] cura dei malati adomicilio e negli ospedali, [l’]assistenza degli orfani, [la] Battista Valente, Roma 1963.
39 Cfr. La Confederazione italiana dei lavoratori, a cura di A. Robbiati, cit., p. 174.
40 V. Saba, Le ...
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SISTO V
Silvano Giordano
Felice di Peretto nacque venerdì 13 dicembre 1521 a Grottammare, castello del Comitato di Fermo, nella Marca di Ancona, da Piergentile di Giacomo, detto Peretto, e da Mariana [...] recrudescenza dell'infezione malarica, a dare lavoroa migliaia di braccianti e a recuperare alle colture un'area prima da Camillo de Lellis, erano dediti alla cura dei malati adomicilio e all'assistenza dei moribondi, per cui erano chiamati "padri ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] adomicilio per peculio. A tale situazione di rilassamento poneva fine con successo, a metà Nazareth, in DIP, cit., coll. 142-143.
40 Cfr. A. Salini, Educare al lavoro. L’Istituto Artigianelli di Brescia e la Colonia agricola di Remedello Sopra ...
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BANCHINI, Giovanni di Domenico (Giovanni Dominici, Banchetti Giovanni)
Giorgio Cracco
Nacque a Firenze tra il 1355 e il 1356 da Domenico di Banchino commerciante di sete (morto prima che il figlio venisse [...] che trentenne, era già pronto, per esperienza e cultura, a un lavoro di riforma che doveva interessare non solo le case dell e ferimenti. La notte stessa il B. fu confinato adomicilio e, tre giorni dopo, riconosciuto colpevole, nonostante la difesa ...
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BENELLI, Giovanni
Bruna Bocchini Camaiani
Andrea Riccardi
Nacque a Poggiole di Vernio (Firenze), diocesi di Pistoia, il 12 maggio 1921 da Luigi e da Maria Simoni. Dopo aver vissuto i primi anni nel [...] Il B. fin d'allora si fece notare per la grande capacità di lavoro, estendendo la sua attività anche al campo dell'associazionismo cattolico. Le ACLI quali mobilitò le parrocchie per una assistenza adomicilio; gli handicappati; i giovani vittime ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] assume nello spazio, l’ordinamento disciplina gli istituti del domicilio, della residenza, della dimora. Mediante gli istituti della condizione di lavoro, compresi i diritti di rispondere a offerte di lavoro, spostarsi liberamente a tal fine nel ...
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domicilio
domicìlio s. m. [dal lat. domicilium, comp. di domus «casa» e tema di colĕre «abitare»]. – 1. Luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi: eleggere una città a proprio d.; avere, stabilire,...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...