ACCIAIUOLI, Niccolò
Emile G. Léonard
Nato il 12 sett. 1310, a Monte Gufoni in Val di Pesa, da Acciaiuolo e da Guglielmina de' Pazzi, era di un ramo bastardo, essendo suo padre, come dice Filippo Villani, [...] suo antico compagno vi era arrivato come mercante, seguito da un solo domestico, come egli stesso aveva incominciato. Ma l'A., smanioso di giustiziere della più bella provincia del Regno, la Terra di Lavoro. Dopo la morte del sovrano, l'A. dedicò i ...
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Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, trascorse alcuni periodi della sua vita, legati a esperienze letterarie diverse, a Firenze, a Milano e poi a Roma, e morì nel 1922. La sua attività letteraria si [...] al primo romanzo giovanile: «Carne d’asino! – borbottava – ecco cosa siamo! Carne da lavoro!» (Verga 1995: 218). Meno immediata la traduzione del lessico domestico, per cui il sicilianismo strattu viene reso dapprima con un termine generico, poi con ...
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HOEPLI, Ulrico (Johannes Ulrich)
Maria Iolanda Palazzolo
Nacque il 18 febbr. 1847 a Tuttwil in Turgovia (Svizzera) da Mathias e Regina Gamper.
Il padre era proprietario di un'azienda agricola e l'ambiente [...] 1862 al 1866; poi, dopo varie peregrinazioni che lo condussero a lavorare presso librai di Magonza, Trieste, Breslavia e persino al Cairo, biancheria, mirati alla preparazione delle donne all'impegno domestico e alla gestione della casa, in un quadro ...
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BERTOLAZZI, Carlo
Sisto Sallusti
Nacque a Rivolta d'Adda (Cremona) il 3 nov. 1870, da una famiglia di facoltosi borghesi. Nel 1888 la Gioventù filodrammatica milanese rappresentò il suo primo lavoro [...] drammatici italiani, se non fosse stato costretto a lavorare a sbalzi; il vivo sentimento del reale e la , Roma 19o8; La principessina, in tre atti, Venezia 19o8; Il focolare domestico, in tre atti, Venezia 1909; La zitella, in tre atti, nella ...
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BALDI, Bernardino
Raffaele Amaturo
Nacque in Urbino il 5 giugno 1553 da Francesco e Virginia Montanari. Appresi i primi elementi di greco e di latino alla scuola dell'umanista urbinate Gianantonio Turoneo, [...] personale gusto, avvicinandosi ora alla maniera dell'idillio domestico del Tansillo, ora alla vivacità del dramma Rosmini, e attirò anzi l'attenzione degli studiosi anche sul primo lavoro storico del B., La Vita di Federico,che, come abbiamo ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] italiani di pensieri francesi» (Vita IV, 1), iniziò un lavoro di lettura dei grandi autori italiani di tutti i secoli, e Beccaria (in Alfieri 1983: 11) il «primo vocabolarietto domestico dell’uso toscano»: una raccolta di vocaboli ed espressioni ...
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PASOLINI DALL'ONDA, Pier Desiderio
Mauro Moretti
PASOLINI DALL’ONDA, Pier Desiderio. – Nacque nella tenuta della Coccolìa, presso Ravenna, il 22 settembre 1844, dal conte Giuseppe e da Antonia Bassi.
Di [...] p. 41) –, gli studi storici rappresentarono quella forma di dedizione al lavoro – anche se non tradotti in un impegno universitario e di insegnamento – così presente nel domestico disegno formativo. Nel 1875 Pasolini fu eletto consigliere comunale a ...
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CAMPANI, Niccolò, detto lo Strascino
Roberto Alonge
Nacque a Siena nel 1478. Figlio di artigiani, fonditori di campane (da cui il nome Campani, o Campana, alla famiglia), autodidatta e autore di brevi [...] verso i propri mezzadri si salda a un domestico senso della famiglia, e a una patetica sollecitudine utili notizie sulla sua attività di attore sono poi in un altro lavoro composto ancora unitariamente dai due studiosi, La coltura e le relazioni ...
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FABRIZI, Aldo
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 1º nov. 1905 da Giuseppe e da Angela Petrucci, fruttivendoli in Campo de' fiori. All'indomani dell'improvvisa morte del padre, rinunciò a frequentare la [...] del vetturino Totò come quella che imprimeva l'anima al lavoro dalla prima all'ultima sequenza (nel 1952 R. gioie più innocenti, a cominciare da quelle del desco domestico (un preannuncio di questo specifico interesse può essere ravvisato nei ...
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AVELLINO, Francesco Maria
Piero Treves
Nacque in Napoli il 14 ag. 1788, dall'architetto e ingegnere Gioacchino e da Rosalba Barba.
Educato alla scuola dei classici da Onofrio Gargiulli, cui doveva succedere [...] giurisprudenza da Domenico Sarno, mentre il suo domestico e nativo "umanesimo" fruttificava nel commercio discepolare se sarò giunto a dimostrare, che gli eruditi napoletani, a' lavori de' quali non veggo sempre concedersi la meritata lode, aveano i ...
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domestico
domèstico agg. e s. m. [dal lat. domestĭcus, der. di domus «casa»; propr. «che appartiene alla casa»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Appartenente alla casa, intesa come sede della famiglia: mura, pareti d.; tradizioni d., le virtù d.;...
lavoratore
lavoratóre s. m. (f. -trice, pop. -tóra) [der. di lavorare]. – 1. a. In genere, chi lavora esercitando un mestiere o una professione e sim.: i. l. manuali; i. l. intellettuali; i. l. della penna, del cervello, del pensiero, i l....