sciatteria /ʃat:e'ria/ s. f. [der. di sciatto]. - 1. [l'essere trascurato, spec. nel vestire: vestire con s.] ≈ incuria, negligenza, (non com.) sciattezza, trasandatezza, trascuratezza. ‖ disordine. ↔ [...] accuratezza, cura, eleganza, raffinatezza. ‖ ordine. 2. (estens.) [l'essere trascurato nell'esecuzione di un lavoro e sim.: un articolo scritto con s.] ≈ approssimazione, fretta, negligenza, superficialità. ↔ acribia, accuratezza, attenzione, cura, ...
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sciatto agg. [lat. ✻exaptus (contrario di aptus "adatto, conveniente")]. - 1. [che denota trascurataggine, spec. nel vestire: perché sei sempre così s.?] ≈ malvestito, (spreg.) scalcagnato, (spreg.) scalcinato, [...] , elegante. ↑ raffinato. ‖ ordinato. 2. (estens.) [di attività e sim., che è eseguito con poca cura: lavoro s.] ≈ abborracciato, (non com.) acciabattato, approssimativo, (pop.) arronzato, (spreg.) fatto coi piedi, frettoloso, sbrigativo, superficiale ...
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falegnameria /faleɲame'ria/ s. f. [der. di falegname]. - [luogo di lavoro di un falegname] ≈ ‖ carpenteria, laboratorio, segheria. ⇓ ebanisteria. ...
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fallire [dal lat. fallĕre "ingannare" (nel medio passivo "ingannarsi, sbagliare"), con mutamento di coniug.] (io fallisco, tu fallisci, ecc.). - ■ v. intr. (aus. essere nel sign. 1, avere nel sign. 2) [...] . 2. [di persona, non riuscire a raggiungere il fine desiderato, anche con la prep. in: fallire nel lavoro] ≈ (fam.) fare cilecca (o fiasco). ↓ sbagliare. ↔ affermarsi, (fam.) farcela, riuscire. ↑ sfondare. ↓ spuntarla. ■ v. tr. [non riuscire a ...
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falsariga s. f. [comp. dell'agg. falso e riga] (pl., non com., falsarighe). - 1. [foglio con grosse righe regolari, un tempo usato sotto il foglio bianco come guida]. 2. (fig.) [ciò che si segue o si imita, [...] del padre] ≈ esempio, indicazione, modello, norma, schema, scia, stampo, traccia. ▼ Perifr. prep.: sulla falsariga di [prendendo come esempio: fare un lavoro sulla f. di quello precedente] ≈ sulla traccia di, (pop.) tipo (ø: un modello tipo il tuo). ...
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ultimazione /ultima'tsjone/ s. f. [der. di ultimare]. - [l'ultimare o l'essere ultimato: affrettare l'u. di un lavoro] ≈ compimento, completamento, conclusione, (non com.) terminazione. ↔ avvio, inizio. ...
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far da sé (meno com. fardasé) s. m. [calco dell'ingl. do it yourself], non com. - [lavoro manuale fatto per passatempo] ≈ bricolage, do it yourself, fai da te. ...
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umile /'umile/ [dal lat. humĭlis, propr. "poco elevato da terra", der. di humus "terra"]. - ■ agg. 1. a. [di condizione sociale, origine e sim., di rango non elevato: essere di u. origini] ≈ modesto, popolano, [...] . c. [di atteggiamento, discorso e sim., presentato con tono non impositivo] ≈ dimesso, sommesso. ↔ fiero, orgoglioso. ↑ arrogante. d. [di lavoro, occupazione e sim., che non dà soddisfazione e non mette in luce le qualità di una persona] ≈ semplice ...
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scommessa /sko'm:es:a/ s. f. [part. pass. femm. di scommettere²]. - 1. [impegno tra due o più persone in base al quale chi sbaglia un pronostico corrisponde all'altro una somma pattuita e sim.] ≈ ⇑ accordo, [...] sui favoriti] ≈ giocata, posta, poule, puglia, puntata. 3. (fig.) [spec. in funz. di predicato, azione difficile e di esito incerto: finire il lavoro entro due settimane è proprio una s.] ≈ impresa, sfida, (pop.) terno al lotto. ‖ azzardo, rischio. ...
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Fabio Rossi
giocare. Finestra di approfondimento
Modi di divertirsi - G. significa «dedicarsi a un’attività regolata e divertente della categoria dei giochi». È più specifico di divertirsi, di cui peraltro [...] – hanno in comune il pref. di che indica, appunto, separazione o allontanamento da qualcosa): angosciata da questi pensieri, stanca del lavoro, per distrarsi, prendeva in mano uno di quei libri che l’altra volta s’era fatti spedire dal fratello, e si ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale.
Diritto
Il...
LAVORO
Ugo AMALDI
Giovanni GIORGI
. Meccanica. - È uno dei concetti elementari. Nel linguaggio corrente si dice, in generale, che un uomo lavora, quando, esplicando un certo sforzo muscolare, riesce a muovere qualche corpo materiale, talché...