compagno² s. m. [lat. mediev. companio -onis, der. di panis, col pref. con-, propr. "colui che mangia il pane con un altro"] (f. -a). - 1. [chi si trova insieme con altri in particolari circostanze o per [...] un lungo periodo della vita, o esercita la medesima attività, o vive nello stesso ambiente] ≈ partner, [di lavoro] collega, [di scuola] (lett.) condiscepolo. ↑ amico. 2. a. [ciascuno dei due membri di una coppia di persone legate da rapporto ...
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programmazione /program:a'tsjone/ s. f. [der. di programmare]. - 1. a. [il formulare un programma] ≈ pianificazione. b. (estens.) [il disporre tutto il necessario per un lavoro e sim., che si sta per fare] [...] ≈ organizzazione, pianificazione, progettazione. ‖ ideazione. 2. (massm.) a. [il far vedere o sentire al cinema, per radio o per televisione] ≈ [al cinema] proiezione, [per radio o televisione] trasmissione. ...
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progredire v. intr. [dal lat. progrĕdi "avanzare", der. di gradi "camminare, andare", col pref. pro-¹] (io progredisco, tu progredisci, ecc.; aus. avere con soggetto di persona, essere con soggetto di [...] cosa). - 1. [fare progressi, con la prep. in o assol.: p. nello studio; il lavoro progredisce] ≈ (fam.) andare avanti, avanzare, procedere. ↔ (fam.) andare indietro, arretrare, indietreggiare, regredire, retrocedere. 2. (estens.) [assol., andare ...
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aiuto s. m. [lat. tardo adiūtus -us, der. di adiuvare "aiutare"]. - 1. a. [opera o mezzo con cui s'interviene a levare qualcuno da una difficoltà: dare, porgere a.; invocare, chiedere a.; correre, venire [...] , sovvenzione, supporto, sussidio. 2. [persona che ha il compito di coadiuvare un'altra in un lavoro: a. chirurgo; a. contabile; a. regista] ≈ aiutante, assistente, ausiliare, coadiutore, collaboratore, cooperatore, secondo, spalla. ↑ braccio ...
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garbo s. m. [prob. dall'arabo qālib "modello"]. - 1. a. [comportamento gentile e grazioso: trattare con g.; uomo di g.] ≈ affabilità, amabilità, compitezza, cordialità, cortesia, creanza, delicatezza, [...] : dipingere con g.] ≈ delicatezza, eleganza, finezza, grazia, leggiadria. ↔ grossolanità, ineleganza, rozzezza. 2. [giusta forma data a un lavoro: dare il g. a un abito] ≈ esattezza, morbidezza. 3. (marin.) [la linea curva dello scafo] ≈ curvatura. ...
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compendio /kom'pɛndjo/ s. m. [dal lat. compendium, propr. "risparmio" di denaro e quindi anche di tempo, in un lavoro]. - [esposizione sintetica di un discorso o di uno scritto] ≈ estratto, riassunto, [...] riduzione, sintesi, sommario, sunto. ⇓ epitome, ricapitolazione, riepilogo, sinossi. ▲ Locuz. prep.: non com., in compendio ≈ brevemente, in breve, in sintesi, per sommi capi, sinteticamente, succintamente ...
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garzone /gar'dzone/ s. m. [dal fr. garçon, dal franco ✻wra-kjo]. - 1. (ant.) a. [chi è nell'età dell'adolescenza o della giovinezza] ≈ adolescente, giovane, (disus.) giovinetto, ragazzo. b. [uomo non ammogliato] [...] : il g. del fornaio] ≈ aiutante, (scherz.) bardotto, (region.) caruso, (fam.) giovane, inserviente, lavorante, (fam.) ragazzo. ‖ apprendista, commesso, fattorino. 3. (marin., disus.) [ragazzo che svolge umili servizi su una nave mercantile] ≈ mozzo ...
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promettente /prome't:ɛnte/ agg. [part. pres. di promettere]. - [che fa sperare bene, che dà buoni indizi per il futuro: lavoro p.] ≈ ‖ allettante, incoraggiante, invitante. ↔ ‖ deludente, scoraggiante. ...
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menabò s. m. [voce milan. scherz., "mena bue" o "buoi"]. - (tipogr.) [modello usato dai tipografi per portare un lavoro dalla bozza alla stampa] ≈ ‖ impaginato, lay-out. ...
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week-end /'wi:kɛnd/, it. /wi'kɛnd/ locuz. ingl. [comp. di week "settimana" e end "fine"], usata in ital. come s. m. - [i giorni di sabato e domenica, intesi come periodo di riposo dal lavoro: trascorrere [...] il w. al mare] ≈ fine settimana ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale.
Diritto
Il...
LAVORO
Ugo AMALDI
Giovanni GIORGI
. Meccanica. - È uno dei concetti elementari. Nel linguaggio corrente si dice, in generale, che un uomo lavora, quando, esplicando un certo sforzo muscolare, riesce a muovere qualche corpo materiale, talché...