Perché il verbo fare seleziona una costruzione diretta (complemento oggetto) con l'articolo determinativo, nell'accezione di 'esercito il mestiere di...': faccio il dottore, faccio la biologa, faccio il portalettere, faccio l'impiegata, ecc. ...
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Senz'altro l'uso consueto e tradizionale predilige la preposizione in per indicare lo stato in luogo e il moto a luogo, quando riferiti a vie, piazze, ecc. di una città. In una scrittura controllata e in usi formali non è male mantenere tale uso. Va ...
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Siamo in presenza di un complemento di limitazione: «il complemento di limitazione indica entro quali limiti o in quale ambito è valido ciò che la frase afferma. È introdotto dalle preposizioni di, in, per, a» (La grammatica italiana, in Treccani.it ...
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Senz'altro la fraseologia ci suggerisce che le forme articolate sono quelle vigenti, nell'istituire la reggenza: andare al lavoro (e tornare dal lavoro), mettersi al lavoro; «Nel cimitero, gli sminatori [...] sono al lavoro da tempo, ma è una cosa lunga»(G ...
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Più spesso di quanto si pensi, astratto e concreto non sono due domìni incomunicanti. In ogni caso, vi sono zone grigie: arrabbiatura o disagio designano entità percepibili dai sensi (concrete come gatto, coltello, sedia) o soltanto raffigurabili da ...
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Sarebbe preferibile mantenere l'accordo grammaticale ed evitare l'accordo (o concordanza) a senso, anche se, in quest'ultimo caso, che è proprio quello rappresentato dalla frase proposta, il significato resterebbe chiaro. Insomma, meglio scrivere co ...
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Vanno bene le due frasi in cui la preposizione è a: A Ivan... e A Eugenia... Nel caso delle preposizioni e congiunzioni a-ad, e-ed, le grammatiche consigliano di riservare le forme ad e ed ai casi in cui la parola seguente cominci con la stessa voca ...
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Interrogativa diretta con condizionale cosiddetto “di cortesia”: «Sarebbe disponibile per una breve intervista...?». Perfetto. Interrogativa indiretta (cioè dipendente da una proposizione sovraordinata), sempre con condizionale di cortesia: «Vorrei ...
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Filippo Di Gregorio Il verbo peritarsi (dal latino pigritari ‘essere pigro’) è attestato nell’italiano scritto a partire dal XIV secolo. Significa, secondo quanto propone il Vocabolario della lingua italiana Treccani, «esitare a compiere un’azione, ...
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Francesca GagliardiNelle sue Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana (1987), Alma Sabatini trasformava in suggerimenti linguistici le riflessioni frutto del più ampio studio Il sessismo nella lingua italiana (di cui le Raccoman ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...
lavorabile
lavoràbile agg. [der. di lavorare]. – Che può essere lavorato: terreno facilmente l. con macchine; o che può essere sottoposto a determinate lavorazioni: legno, metallo lavorabile.
In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale.
Diritto
Il...
LAVORO
Ugo AMALDI
Giovanni GIORGI
. Meccanica. - È uno dei concetti elementari. Nel linguaggio corrente si dice, in generale, che un uomo lavora, quando, esplicando un certo sforzo muscolare, riesce a muovere qualche corpo materiale, talché...