GATTORNO, Rosa
Marina Caffiero
Nacque a Genova il 14 ag. 1831 da Francesco, commerciante di famiglia agiata originaria di Sturla, e da Adelaide Campanella, giovane vedova genovese già madre di una bambina. [...] difficoltà insorsero invece quanto all'approvazione da parte di Roma delle costituzioni della Congregazione redatte dal padre lazzarista G.B. Tornatore, docente del collegio Alberoni e direttore spirituale della G. a Piacenza. Per risolvere la ...
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PALMIERI, Vincenzo
Francesco Buscemi
PALMIERI, Vincenzo. – Nacque a Genova nel 1753.
Si formò nella città natale alla scuola degli scolopi Giambattista Molinelli e Martino Natali, fu poi membro dell’oratorio [...] . Nel 1799 fu proposto addirittura come vescovo coadiutore, ma l’arcivescovo Giovanni Lercari gli preferì l’ex lazzarista Gian Felice Calleri.
Negli anni successivi restò fedele alle sue convinzioni giurisdizionaliste e regaliste, nemico tanto della ...
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MAILLARD DE TOURNON, Carlo Tommaso
Giacomo Di Fiore
Nacque a Torino il 21 dic. 1668, secondogenito del marchese Vittorio Amedeo e di Cecilia Maria Truchi. Fu avviato alla carriera ecclesiastica e, dopo [...] ] 1766, opera di Platel, alias Norberto di Bar-le-Duc, oltre agli anonimi Mémoires de la Congrégation de la Mission, pubblicati dai lazzaristi sempre a Parigi in nove tomi fra il 1863 e il 1866 (di cui i tomi IV-VIII sono dedicati alle missioni in ...
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GIOVANNI Bosco, santo
Pietro Stella
Stando ai propri ricordi personali G. nacque il 15 ag. 1815, festa religiosa dell'Assunta e perciò beneaugurante secondo la mentalità ecclesiastica; stando ai registri [...] e da questo rispedito a Torino perché fosse esaminato da suoi deputati; non poche riserve furono mosse dal padre lazzarista M. Durando, autorevole consultore vescovile. Morto l'arcivescovo a Lione (1862), si profilò per la diocesi torinese un periodo ...
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CLEMENTE XI, papa
Stefano Andretta
Giovanni Francesco Albani nacque il 22 o il 23 luglio 1649 ad Urbino da Carlo e da Elena Mosca, nobildonna pesarese.
La famiglia, già considerata "molto facoltosa [...] : nel 1701, del resto, il finanziamento di mille scudi romani per la costruzione di un seminario cinese affidata al lazzarista L. A. Appiani abortì sul nascere di fronte alla repressione imperiale.
Nella politica interna allo Stato della Chiesa tentò ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] .
163 Al numero di «Divinitas» non fu riservata particolare attenzione. Esso venne comunque recensito con accenti positivi dal lazzarista Crosignani, cfr. G. Crosignani, «Divus Thomas», 41, 1958, pp. 484-490.
164 Sulla diretta paternità sartiana dell ...
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lazzarista
lażżarista s. m. [dal nome della casa ospedaliera di Saint-Lazare a Parigi, nella quale i confratelli si stabilirono] (pl. -i). – Religioso appartenente alla Congregazione della Missione, fondata da s. Vincenzo de’ Paoli nel 1625...
lazzaro1
làżżaro1 (o làżżero) s. m., ant. – Lebbroso; è un uso antonomastico del nome di Lazzaro, il mendico coperto di piaghe di cui si parla nella parabola del ricco epulone nel Vangelo di s. Luca (16, 19-31), considerato patrono degli ospizî...