ROBORTELLO, Francesco
Matteo Venier
ROBORTELLO, Francesco. – Nacque il 9 settembre 1516 a Udine da Andrea.
Il padre, nobile oriundo di Ceneda (vi era nato Eliseo, nonno di Francesco), aveva studiato [...] 1552 Robortello fu chiamato presso l’Università di Padova alla cattedra di umanità greca e latina, che era stata di LazzaroBonamico. In quello stesso 1552 pubblicò le prove forse più impegnative della sua carriera, tutte concepite e realizzate nel ...
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CAMPEGGI, Alessandro
Adriano Prosperi
Nacque a Bologna il 12 apr. 1504 da Lorenzo, poi cardinale, e Francesca Guastavillani. Ricevette una formazione umanistica dagli insegnanti che il padre assunse [...] a proprie spese per l'educazione dei figli e che portavano i nomi illustri di LazzaroBonamico, Antonio Bernardi e Pietro Barzano. Dei suoi anni giovanili non si hanno notizie, se si prescinde dall'oscuro episodio riferito da Luca Gaurico, secondo il ...
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GIUSTINIAN (Giustiniani, Giustiniano), Giovanni
Emilio Russo
Nacque a Creta, probabilmente nella città di Candia (od. Hiraklion), intorno al 1501, come si rileva da una lettera inviatagli da Lorenzo [...] di quell'anno si deduce che esercitava l'insegnamento di base e che i suoi allievi passavano poi alle lezioni del celebre LazzaroBonamico.
Un sonetto del G. ("Quel, ch'a triomfi et ad imperi nacque") fu inserito nell'antologia di rime edita da G ...
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GIUSTINIAN, Pietro
Gino Benzoni
Nacque a Venezia, nel sestiere di Dorsoduro, in calle lunga S. Barnaba, nel 1497 dal patrizio Alvise di Marino e da una figlia di Girolamo Michiel, la cui moglie era [...] fa nascere il G. nel 1506, per poi farlo studiare a Padova sino ai 25 anni - là dove l'annovera tra gli auditores di LazzaroBonamico. Probabile, insomma, che il G. si sia dato alle frequentazioni intellettuali e che sia entrato in contatto con ...
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RULLO, Donato
Marco Iacovella
– Nacque a Lecce nei primi anni del XVI secolo, in una famiglia con grandi risorse terriere e finanziarie. Tali proprietà furono presto affidate all’amministrazione di [...] con l’ambiente padovano, dove coltivò i propri interessi letterari e religiosi. Strinse così amicizia con LazzaroBonamico, Marcantonio Flaminio, Ludovico Beccadelli, Vittore Soranzo ma soprattutto con Alvise Priuli e Reginald Pole, esule inglese ...
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ILLICINO, Pietro
Rotraud Becker
Di famiglia senese, nacque verso il 1504. Nulla sappiamo della giovinezza e della prima formazione. Studiò lettere latine a Padova con LazzaroBonamico, docente dal 1530 [...] alla morte nel 1552. Si addottorò in diritto canonico nel febbraio 1547 quando si era già fatto un nome non solo come giurista, ma anche come umanista, specialmente nel campo della letteratura greca. Sempre ...
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MARTELLI, Ugolino
Vanni Bramanti
– Nacque a Firenze il 21 sett. 1519, terzogenito di Luigi di Luigi e di Margherita di Giovanvittorio Soderini.
Pur continuando a praticare un avviato commercio di seta, [...] , oltre ai già ricordati Bembo e Aretino, Gabriele Trifone e Giovanbattista Ramusio, insieme con Vincenzo Maggi e LazzaroBonamico, entrambi professori dello Studio padovano. Nel giugno 1540, sempre a Padova, iniziarono le sedute dell’Accademia degli ...
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LELIO, Antonio
Stefano Jossa
Nacque a Roma nel 1465, probabilmente da famiglia aristocratica, visto che Filippo Beroaldo il Giovane lo chiama "Romanum patritium" (Carmina, K, c. 4r); sembra da escludere, [...] nel riordinamento attuale non sono contenute notizie relative al Lelio. I. Sadoleto, in una lettera del giugno 1527 chiede a LazzaroBonamico di salutare, fra gli altri, anche il L. (Colocci, p. 129). Nel 1527 risulta un Antonio Lelio residente nel ...
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SABAZIO, Basilio
Franco Pignatti
– È detto milanese nel frontespizio del suo Compendium gramaticae, stampato per la prima volta a Roma da Valerio Dorico nel 1540. Per la data di nascita ci si deve affidare [...] anch’egli accuse di eresia, nato nel 1501.
La prima notizia certa che lo riguarda risale al 2 marzo 1533, quando LazzaroBonamico, rispondendo per lettera da Padova a Romolo Amaseo a Bologna (in Bacchelli, 1990, pp. 114-116), traccia un ritratto ...
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FOSCARINI, Sebastiano
Franco Bacchelli
Figlio di Pietro (chiamato sempre dal Sanuto "el dotor", per distinguerlo da un omonimo, figlio di Nicolò, vicesopracomito) e di Chiara Querini Stampalia, nacque [...] ben farli concorenti" (Sanuto, XLIX, col. 97) e il 29 sett. 1530 per proporre alla cattedra padovana di greco LazzaroBonamico; fu in questa veste, anzi, che una certa sua severità antiumanistica da aristotelico rigoroso lo pose, nel luglio del 1532 ...
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