FOSCARI, Alvise
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Girolamo di Pietro, del ramo a S. Simeon Piccolo, e di Laura Nani, nacque a Venezia l'11 nov. 1631. Il matrimonio dell'omonimo fratello maggiore gli [...] che sarebbe stato l'estremo tentativo veneziano di forzare gli Stretti, sotto il comando dell'eroico quanto sventurato LazzaroMocenigo.
Il piano consisteva nel blocco della flotta ottomana dentro i Dardanelli, senonché le cattive condizioni del mare ...
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MOCENIGO, Alvise (detto Leonardo)
Roberto Zago
– Nacque a Venezia il 20 marzo 1583, secondogenito di Alvise di Giovanni del ramo di S. Samuele Casa nuova, detti Manoni, tra i più ricchi e prestigiosi [...] in basilica ma sulla controfacciata della vicina chiesa di S. Lazzaro dei Mendicanti.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Venezia 42, 53; Ospedali e luoghi pii diversi, b. 496; Archivio Mocenigo S. Samuele, b. 45; Venezia, Bibl. del civico Museo Correr ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] incubo, in più, d'essere eliminato poiché - così Lazzaro Soranzo - la sultana madre, "come sogliono far . dei codd. pinelliani dell'Ambrosiana..., Milano 1933, p. 2;M. Nani Mocenigo, Storia della marina veneziana..., Roma 1935, pp. 88 s.;R. Quazza, ...
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CARLO FELICE di Savoia, re di Sardegna
Giusepe Locorotondo
Nacque in Torino il 6 apr. 1765 da Vittorio Amedeo III di Savoia, poi re di Sardegna, e da Maria Antonietta Ferdinanda di Borbone, figlia di [...] S. Borghese, né gradì la nomina a reggente del conte Lazzaro Calvi. Dopo una razzia dei Barbareschi a Sant'Antioco ( la mediazione tra gli insorti e C. F., tentata dal conte Mocenigo ministro russo a Torino e vista con favore non solamente da Carlo ...
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CICOGNARA, Francesco Leopoldo
Gian Domenico Romanelli
Nato il 26 nov. 1767 a Ferrara dal conte Filippo e da Luigia Gaddi di Forlì, studiò inizialmente a Modena - fra il 1776 e il 1785 - presso il Collegio [...] cigno e le rane, ibid. 1795; Vita disan Lazzaro, monaco e pittore, preceduta da alcune osservazioni sulla bibliomania Un'imitazione pariniana di L. C., Palermo 1916; F. Nani Mocenigo, Della letteratura veneziana nel secolo XIX, Venezia 1916, pp. 167- ...
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POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] i tanti allievi che seguirono le sue lezioni padovane furono Gaspare Contarini, Andrea Mocenigo, nipote del doge, Antonio Surian, Domenico Grimani, Marcantonio Zimara, Lazzaro Bonamico e Paolo Giovio.
Nei suoi corsi Pomponazzi era tenuto a esporre il ...
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PATRIZI, Francesco
Margherita Palumbo
PATRIZI, Francesco. – Nacque il 25 aprile 1529 a Cherso (l’attuale Cres) in Dalmazia, allora territorio della Repubblica di Venezia, da Stefano, appartenente alla [...] Studio seguì i corsi di Bernardino Tomitano, Marcantonio Passeri, Lazzaro Buonamici e Francesco Robortello, per quanto in una lettera scrive alle carte preliminari, dai quesiti del giovane Mocenigo – Patrizi estrae brani dalle opere di Aristotele, ...
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FAVRETTO, Giacomo
Rossella Leone
Nacque a Venezia l'11 ag. 1849, nella parrocchia di S. Pantaleone da Domenico, falegname, e da Angela Brunello. Con la famiglia, povera e numerosa, si trasferì nel 1862 [...] le limitatissime basi culturali (Molmenti, 1895, p. 11; Nani Mocenigo, 1901, p. 227) - in questo ambito di problemi dell'Ottocento, Milano 1968, ad Indicem; E. Beltrame-S. Lazzaro Morrica, Gabinetto naz. delle stampe. Disegni dell'Ottocento, Roma ...
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TATTI, Francesco (detto Sansovino)
Simone Testa
Naque a Roma nel 1521, primogenito dello scultore e architetto fiorentino Iacopo Tatti, ma era nato, forse, da una relazione extraconiugale della madre, [...] diritto a Padova dove però seguì anche le lezioni di Lazzaro Bonamico, noto classicista commentatore di Cicerone, Tito Livio e Tucidide provocò l’ira di Speroni che, scrivendo ad Alvise Mocenigo il 4 aprile 1562, espresse la sua volontà di togliere ...
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GUARDI, Francesco
Michele Di Monte
Nacque a Venezia il 5 ott. 1712, quinto figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler. Fu battezzato il giorno stesso con il nome di Francesco Lazzaro nella parrocchia [...] fu grande, il suo nome non fu però del tutto oscuro, anzi, "celebre" è detto nel decreto ducale con cui Alvise Mocenigo concedeva all'editore Marchiò di mettere in stampa le sue vedute (Simonson, p. 83).
Il G. trascorse gli ultimi dieci anni della ...
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