SUYS, Léon-Pierre
Arthur Laes
Architetto, nato ad Amsterdam il 14 giugno 1823, morto a Ixelles (Bruxelles) il 5 maggio 1887. Fu allievo di suo padre Tieleman-Franciscus. Costruì la chiesa di San Giorgio [...] ad Anversa, ispirandosi ai principî dell'architettura ogivale; restaurò poi il castello di Dorlodot, a Lustin, edificò la casa del comune a Nismes (1861), la chiesa di San Gilles a Faytlez-Seneffe (1856). ...
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Fisico statunitense (New York 1922 - Rexburg 2018), prof. di fisica presso la Columbia Univ. dal 1958 al 1979, direttore (1979-89) del Fermi national accelerator laboratory, situato nei pressi di Chicago; professore (1989-92) alla University of Chicago. Nel 1991 è diventato presidente dell'American Association for the Advancement of Science. Ha fornito contributi fondamentali alla fisica sperimentale ...
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Filosofo (Parigi 1839 - ivi 1898). Insegnò a Versailles, quindi a Parigi, prima al liceo Henri IV e poi alla scuola normale (1875), dove ebbe come scolaro M. Blondel. Motivo fondamentale dei suoi scritti è quello della difesa della concezione cristiana, ma nel senso di un attivo moralismo, che ha per suo precipuo termine polemico il razionalismo positivistico. Opere principali: De la certitude morale ...
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Fisico francese, nato a Sèvres nel 1889, morto a New York nel 1969. Figlio del fisico M. Brillouin, fu professore di Fisica teorica prima alla Sorbona (1928) e poi al Collège de France (1932). Nel 1941 si trasferì negli Stati Uniti, insegnando successivamente presso le università del Wisconsin, Harvard e Columbia. Fu presidente (1946-50) dell'università francese di New York.
L'attenzione scientifica ...
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Cardinale nato a Douville il 6 settembre 1850, morto ad Antony il 29 agosto 1920. Fu studente a Parigi, a S. Sulpizio, durante la guerra del 1870 e la Comune, rivelando intelligenza precisa e larga. Vicario a Évreux nel 1873, fu eletto vescovo di Bayeux il 28 novembre 1898, proprio nel momento della denuncia del Concordato. In sette anni conquistò la diocesi, fino a che, scelto dal cardinale Richard ...
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Birman Joseph Leon
Birman 〈bìrman〉 Joseph Leon [STF] (n. New York 1927) Fisico presso la Società Sylvania (1945). ◆ [MCQ] Numero di stati legati di B.-Schwinger: v. Schrödinger, equazione di: V 112 e. ...
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Logico e matematico statunitense (Augustów, Polonia, 1897 - New York 1954); prof. (1944) all'univ. di New York. Nel 1921 diede la prima dimostrazione della completezza sintattica del calcolo proposizionale e dell'indecidibilità del calcolo dei predicati; poco dopo introdusse, indipendentemente da L. Wittgenstein, il metodo delle tavole di verità per la logica elementare, proponendo inoltre un sistema ...
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Van Hove Leon
Van Hove 〈vèn óuv〉 Leon [STF] (n. 1924 - m. 1990) Fisico teorico, membro permanente della divisione teorica del CERN. ◆ [FSD] Funzioni di diffusione di V.: v. solidi, effetti a molti corpi [...] nei: V 341 c. ◆ [FML] Funzioni, o funzioni di scattering, di V.: v. liquido, stato: III 449 b. ◆ [MCC] Limite di V. o di accoppiamento debole: v. termalizzazione: VI 141 d ...
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M'ba, Leon
M’ba, Léon
Politico del Gabon (Libreville 1902-Parigi 1967). Primo ministro, divenne presidente dopo l’instaurazione della Repubblica (1958) e ottenne l’indipendenza del Paese (1960). Instaurò [...] un regime monopartitico e personalistico, finché nel 1964 un colpo di Stato militare portò al potere il capo dell’opposizione, J.-H. Aubame. In seguito all’intervento della Francia M. fu reinsediato ...
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Lebesgue Henry-Leon
Lebesgue 〈lëbèg〉 Henry-Léon [STF] (Beauvais 1875 - Parigi 1941) Prof. di matematica nell'univ. di Poitiers e poi di Parigi; socio straniero dei Lincei (1925). ◆ [ANM] Decomposizione [...] di L.: v. misura e integrazione: IV 4 d. ◆ [ANM] Integrale di L., o secondo L.: generalizzazione del concetto di integrale di una funzione reale di punto: v. misura e integrazione: IV 3 f. ◆ [ANM] Integrale ...
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leona1
leóna1 agg. f. [prob. der. di leone, per la grandezza]. – Formato di carta per stampati dello Stato, oggi in disuso, nelle dimensioni di cm 37 × 49 e cm 49 × 74; doppia l., nelle dimensioni di cm 50 × 76; quadrupla l., nelle dimensioni...
leona2
leóna2 s. f. [da leone]. – Forma ant. o pop. per leonessa, anche in senso fig., per indicare una donna forte e aggressiva: perfino nell’intimità era diventata una leona (Pratolini).