Pittore britannico di origine russa (Londra 1926 - ivi 2019). Ha studiato a Londra, alla St. Martin's school of art, dove ha poi insegnato (1966-69), e al Royal college of art; nel 1957 ha tenuto la sua prima personale alla Beaux-arts gallery. Tra gli esponenti della nuova figurazione inglese insieme con F. Auerbach, K. ha elaborato, attraverso uno stile neoespressionista caratterizzato da una pennellata ...
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Pubblicista e uomo politico (Limoges 1803 - Marsiglia 1854). Collaborò al Temps, al Constitutionnel (che diresse nel 1833-34), al Courier français (di cui fu redattore capo dal 1839 al 1842), alla Revue des deux mondes, al Journal des économistes, sempre sostenendo idee liberali e criticando le nuove tendenze socialiste. Nel 1842 propose una lega doganale tra la Francia, il Belgio, la Spagna e la Svizzera, ...
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Architetto (Parigi 1803 - ivi 1872). Figlio di Antoine-Laurent (Parigi 1756 - ivi 1842), un architetto, influenzato da E.-L. Boullé, che svolse un ruolo importante come insegnante con il suo atelier livre e, dal 1795, con l'École spéciale d'architecture che tenne con L.-P. Baltard e J.-D. Leroy. Vincitore del Prix de Rome nel 1826 (a Roma progettò il monumento a Poussin in S. Lorenzo in Lucina, 1830 ...
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Industriale e produttore cinematografico (Parigi 1863 - Sainte-Maxime 1946); pioniere dell'industria cinematografica, nel 1892 fondò il Comptoir général de photographie e nel 1895 si dedicò alla costruzione di apparecchi cinematografici, sia acquistandone brevetti da altri sia inventandone lui stesso; sin dal 1896 produsse film che dopo il 1900 cominciarono a emergere sulla produzione francese. Nel ...
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Pittore francese di origine russa (Nižnij-Novgorod 1892 - Parigi 1980). Lasciata la Russia nel 1920, fu a Firenze e a Berlino prima di stabilirsi definitivamente, nel 1923, a Parigi, dove prese parte a numerose esposizioni (Salons d'automne, des indépendants, des surindépendants). Noto anche come scenografo (Ballets romantiques, di B. Romanoff, 1923; balletto Concerto, all'Opéra-Comique di Parigi, ...
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Fisico (Meaux 1857 - ivi 1926); si occupò di varie questioni di elettrologia ed è noto soprattutto per un teorema (teorema di T.) che consente di calcolare le grandezze elettriche (tensione, intensità di corrente, potenza) in un ramo di una rete lineare, sostituendo alla restante parte della rete, comunque complessa, un suo bipolo equivalente costituito da due elementi in serie; in particolare, per ...
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Fisico (Charleroi 1904 - Copenaghen 1974), prof. di fisica teorica nelle univ. di Liegi (1930-39), Utrecht (1940-46), Manchester (1947-57) e presso il Nordic inst. for theoretical physics di Copenaghen. Tra il 1927 e il 1930 lavorò alla nuova meccanica quantistica sotto la guida di L. de Broglie a Parigi, M. Born a Gottinga e W. Pauli a Zurigo. Sviluppò nel decennio successivo gli studî di Pauli e ...
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Scrittore polacco (Cracovia 1900 - Varsavia 1962). Nei racconti Kordjan i cham ("K. e il plebeo", 1932), Pawie pióra ("Le penne del pavone", 1935), Sidła ("I lacci", 1937), K. ha messo a fuoco, in senso marxista, i problemi sociali polacchi, passati e presenti. Autore anche di versi (Młoty nad światem "Martelli sul mondo", 1928) e di commedie (Bohater naszych czasów "Un eroe dei nostri tempi", 1935; ...
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Pseudonimo del pittore e scenografo russo Lev Samojlovič Rosenberg (Grodno 1866 - Parigi 1924). Collaboratore della rivista Mir Iskusstva ("Il mondo dell'arte"), ebbe i suoi primi successi lavorando per i teatri imperiali di Pietroburgo. Nel 1909 lasciò la Russia per Parigi, unendosi ai balletti di Djagilev. Decoratore, creatore di costumi e regista, rivelò fantasia e insieme comprensione immediata ...
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Pittore (Ostenda 1881 - Bruxelles 1946). Dopo una prima formazione da autodidatta, frequentò l'accademia di Bruges; nel 1904 visse a Parigi, dove tornò ripetutamente. Amico di M. Maeterlinck (per il quale illustrò Les serres chaudes) e di É. Verhaeren, aderì ai gruppi dell'avanguardia belga (Les Compagnons de l'art, Le Sillon, Sélection). Dipinse, prediligendo l'acquerello, la china e il pastello, ...
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leona1
leóna1 agg. f. [prob. der. di leone, per la grandezza]. – Formato di carta per stampati dello Stato, oggi in disuso, nelle dimensioni di cm 37 × 49 e cm 49 × 74; doppia l., nelle dimensioni di cm 50 × 76; quadrupla l., nelle dimensioni...
leona2
leóna2 s. f. [da leone]. – Forma ant. o pop. per leonessa, anche in senso fig., per indicare una donna forte e aggressiva: perfino nell’intimità era diventata una leona (Pratolini).