PANDOLFINI, Agnolo
Eleonora Plebani
PANDOLFINI, Agnolo. – Nacque a Firenze nel 1363, secondogenito di Filippo e di Dora Boscoli.
Immatricolato nel 1393 all’Arte dei Setaiuoli, abbandonò definitivamente [...] , forse, in Pandolfino, avo del notaio Giovanni.
La zona di residenza fiorentina dei Pandolfini fu il quartiere S. Giovanni, gonfalone Leon d’oro; secondo i dati del catasto, tuttavia, tra il 1427 e il 1430 Agnolo e i suoi familiari si trasferirono ...
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Poeta (n. Siviglia 1468 circa - m. 1520 circa), detto el Cartujano dal monastero della Cartuja (Certosa) di Santa María de las Cuevas di Siviglia, dove fu professo. Dopo Juan de Mena, è il maggiore fra [...] per le quali essi passarono ed è narrato un viaggio per i regni d'oltretomba. Altra sua opera: El laberinto del Marqués de Cádiz Ponce de León (1493); si sa che scrisse anche alcune favole mitologiche, di cui non ci è pervenuto però alcun esemplare. ...
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LUDOVICO III Gonzaga, marchese di Mantova
Isabella Lazzarini
Figlio primogenito di Gianfrancesco, marchese di Mantova, e di Paola Malatesta, nacque nel 1412; le fonti danno indicazioni incerte sul giorno [...] 107, 120 s.; E. Welch, The Gonzaga go shopping: commercial and cultural relationships between Milan and Mantua in the fifteenth century, in Leon Battista Alberti e il Quattrocento. Studi in onore di C. Grayson e E. Gombrich, a cura di L. Chiavoni - G ...
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PARETO, Vilfredo
Fiorenzo Mornati
(all’anagrafe Wilfrid Fritz). – Nacque a Parigi il 15 luglio 1848 dal marchese Raffaele (1812-1882) e da Marie Métenier (1813-1889), terzogenito, dopo le sorelle Aurelia [...] Inizialmente l’economia pura paretiana fu una rielaborazione ammirata, ma critica, dell’opera di Francis Ysidro Edgeworth e Léon Walras e della prima scuola austriaca, che Pareto (ignorando il tedesco) conobbe attraverso la mediazione dei Principi di ...
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GIOVANNI da Pistoia
Cristina Reggioli
Cittadino fiorentino, notaio di professione e letterato nel tempo libero, figlio di Benedetto di ser Giovanni da Pistoia nacque, verosimilmente in questa città, [...] pochi giorni dopo, il 4 marzo, venne "approvato" tra i cittadini del quartiere di S. Maria Novella, gonfalone del Leon bianco, aventi diritto alle cariche politiche. Ricoprì l'incarico di cancelliere del luogotenente e dei consiglieri del Magistrato ...
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Alfonso II, il casto, re d'Aragona
Nacque nel 1152, figlio di Raimondo Berengario IV conte di Barcellona, cui succedette nel 1162, e di Petronilla, che rinunciò in suo favore al trono d'Aragona. Nel [...] in contrasto con Alfonso, strinse un'alleanza con il re di Navarra che gli guadagnò anche i favori dei re di León e Portogallo. Politico savio ed energico, oltre che guerriero, fu anche cultore della poesia provenzale. Morì a Perpignano nel 1196. Tra ...
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Jiménez Lozano, José. – Giornalista e scrittore spagnolo (Langa, Ávila, 1930 - Valladolid, 2020). Maestro del romanzo e del racconto breve, voce tra le più significative della letteratura spagnola postfranchista, [...] , 1984; Ávila, 1988; La Lugareja, 1991; Pecado, poder y sociedad en la historia, 1992; Castilla y León inolvidable, 1994; Fray Luis de León, 2001; El narrador y sus historias, 2003; Obstinación del almendro y de la melancolía, 2012), nella produzione ...
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PIZZIGONI, Giuseppina
Adolfo Scotto di Luzio
PIZZIGONI, Giuseppina. – Nacque a Milano il 23 marzo 1870 da Carlo e da Virginia Bossi; prima di quattro sorelle, crebbe in una famiglia colta e borghese.
Per [...] dal francese, di un certo nome nella Milano postrisorgimentale, in particolare di Émile Zola (Thérèse Raquin, 1878) e di Leon Claudel (I disperati, 1877), il padre era legato all’ambiente intellettuale che si muoveva intorno alla figura di Felice ...
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Architetto catalano (Reus 1852 - Barcellona 1926). Stabilitosi a Barcellona nel 1868, esordì sotto l'influenza di E.-E. Viollet-le-Duc e di J. Ruskin. Risentì anche del "mudejar" e del Barocco. Le sue [...] -05), casa Milá (1905-10), casa Batlló (1905-07). Altre opere notevoli sono la villa El capricho a Comillas, il Palazzo Vescovile ad Astorga, la casa Fernández a León. La sua personalità fu riconosciuta solo dopo il 1928, a partire da Le Corbusier. ...
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Monaco cisterciense (n. probabilmente Bieda - m. Roma 1118), al secolo Raniero. Il pontificato di P. è rimasto famoso soprattutto perché esso coincise col momento forse più drammatico delle lotte fra Papato [...] vescovile di Compostella e delle sue aspirazioni all'egemonia in concorrenza con Toledo e con Braga, che culminò nel sinodo di León, dove tra l'altro si ribadì, contro le aspettative di Alfonso VI, re di Castiglia, che nulla poteva essere fatto senza ...
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leona1
leóna1 agg. f. [prob. der. di leone, per la grandezza]. – Formato di carta per stampati dello Stato, oggi in disuso, nelle dimensioni di cm 37 × 49 e cm 49 × 74; doppia l., nelle dimensioni di cm 50 × 76; quadrupla l., nelle dimensioni...
leona2
leóna2 s. f. [da leone]. – Forma ant. o pop. per leonessa, anche in senso fig., per indicare una donna forte e aggressiva: perfino nell’intimità era diventata una leona (Pratolini).