ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] alle leggi, solo coltiva in Bologna le Muse, tanto che i suoi canti hanno il potere di far scendere placati dal monte i leoni; non nasconde la sua aspirazione all'alloro poetico, ma teme "i balzi e i campi che ignorano gli Dei" (allusione a Bologna ...
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GNOLI, Domenico
Riccardo D'Anna
Nacque a Roma il 6 nov. 1838 dal conte Tommaso e da Maddalena Dini (1807-50), di famiglia nobile originaria di Gioiella, presso Città della Pieve.
Il padre Tommaso (Ferrara [...] e curiose, a carattere divulgativo, per la conoscenza dei monumenti della nostra città" (Orioli, p. 251); La Roma di Leon X: quadri e studi originali, a cura di A. Gnoli (post., Milano 1938). Significativo anche il contributo offerto dallo G ...
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COSTANZI (Costanzo), Antonio
Gianfranco Formichetti
Nacque a Fano nel 1436 da maestro Giacomo e da Lucia Ciccolini, entrambi di nobile famiglia. Il padre lo indirizzò dapprima alla scuola di Ciriaco [...] Antonio Torello, suo genero, Giovan Battista Martinozzi, Zagarello Cambitelli e Matteo Nuti che avrebbe poi collaborato con Leon Battista Alberti nella progettazione ed edificazione di S. Francesco a Rimini; né si può dimenticare tra gli allievi ...
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LAURO, Pietro
Gabriele Dini
I dati biografici sul L. sono scarsi e incerti. Nacque a Modena, o nel territorio, intorno al 1510; la formazione resta sconosciuta. Probabilmente compì studi universitari [...] si debba portare verso la moglie (Valgrisi, 1546). Ma del 1546 è anche la traduzione del De re aedificatoria di Leon Battista Alberti, intitolata I dieci libri de l'architettura (ibid., 1546).
Nella lunga e interessante dedicatoria, il L. difende ...
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Umanesimo
Stefano De Luca
Tornare agli antichi per diventare moderni
Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine di Petrarca, uno dei [...] del piacere e tentò di conciliarla con la religione cristiana.
Il personaggio che meglio incarnò lo spirito dell’Umanesimo fu Leon Battista Alberti. Animato da una straordinaria curiosità per il vasto spettacolo del mondo, fu un fine letterato e un ...
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Denominazione complessiva della produzione letteraria degli Stati dell’America Centrale e Meridionale di lingua e cultura spagnola. Nonostante le numerose e grandi differenze di stratificazione etnica [...] , G. Sainz e J.E. Pacheco; per il Perù, J. R. Ribeyro e A. Bryce Echenique; per il Venezuela, S. Garmendia e A. González León; per il Cile, A. Skármeta e L. Sepúlveda; per l’Uruguay, M. Benedetti, E. Galeano e C. Peri Rossi; per l’Argentina, R. Walsh ...
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GRIFFOLINI, Francesco
Stefano Benedetti
LINI Nacque nel 1420 ad Arezzo da Mariotto, mercante in Ungheria, e dalla sua seconda moglie Bartolomea, figlia di Giovanni detto il Piccino. Alla tragica perdita [...] , la traduzione delle epistole di Diogene Cinico, che riscosse gli elogi del Panormita (in una lettera a Gaza) e di Leon Battista Alberti, che mostrava di apprezzare nel G. la scrittura sia in prosa, sia in versi. Altra impresa versoria di grande ...
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CARPANI, Giuseppe
Gian Paolo Marchi
Nacque a Villalbese nel Comasco il 28 genn. 1752 da Giacinto e Orsola Ripamonti. Dopo aver compiuto i primi studi presso i gesuiti di Brera, fu avviato alla carriera [...] Gli antiquari di Palmira (musicato da G. Rust, 1780); i libretti tradotti per il teatro di Monza (Riccardo Cuor di Leon, musicato dal Grétry, 1787; Nina, ossia La pazza per amore (1788) e I due ragazzi savoiardi (1793), musicati dal Dalayrac ...
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GUARNA, Andrea
Stefano Simoncini
Nacque probabilmente a Cremona in una data imprecisata nella seconda metà del Quattrocento. In base agli scarni dati di cui disponiamo non è possibile avanzare un'ipotesi [...] plautina e terenziana, soprattutto nella più debole sezione finale dell'opera, dove Angelo Massimi, tornato in vita per impetrare a Leone X la liberazione del prigioniero per il quale il G. afferma di aver composto l'opera, si diletta a terrorizzare ...
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LATINI, Latino
Massimo Ceresa
Nacque a Viterbo nel 1513, da Bernardino e da Francesca Closia, entrambi di famiglie nobili decadute. La famiglia paterna era originaria del Napoletano. Sin da giovane [...] all'incanto a Roma; P. de Nolhac afferma che almeno una parte dei libri del L. derivano dalla biblioteca di Pio; secondo Léon Dorez, invece, i libri erano tutti del Latini. I due ultimi studiosi visitarono la biblioteca alla fine dell'Ottocento.
Il L ...
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leona1
leóna1 agg. f. [prob. der. di leone, per la grandezza]. – Formato di carta per stampati dello Stato, oggi in disuso, nelle dimensioni di cm 37 × 49 e cm 49 × 74; doppia l., nelle dimensioni di cm 50 × 76; quadrupla l., nelle dimensioni...
leona2
leóna2 s. f. [da leone]. – Forma ant. o pop. per leonessa, anche in senso fig., per indicare una donna forte e aggressiva: perfino nell’intimità era diventata una leona (Pratolini).