Architetto (Parigi 1803 - ivi 1872). Figlio di Antoine-Laurent (Parigi 1756 - ivi 1842), un architetto, influenzato da E.-L. Boullé, che svolse un ruolo importante come insegnante con il suo atelier livre e, dal 1795, con l'École spéciale d'architecture che tenne con L.-P. Baltard e J.-D. Leroy. Vincitore del Prix de Rome nel 1826 (a Roma progettò il monumento a Poussin in S. Lorenzo in Lucina, 1830 ...
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Pittore francese di origine russa (Nižnij-Novgorod 1892 - Parigi 1980). Lasciata la Russia nel 1920, fu a Firenze e a Berlino prima di stabilirsi definitivamente, nel 1923, a Parigi, dove prese parte a numerose esposizioni (Salons d'automne, des indépendants, des surindépendants). Noto anche come scenografo (Ballets romantiques, di B. Romanoff, 1923; balletto Concerto, all'Opéra-Comique di Parigi, ...
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Pseudonimo del pittore e scenografo russo Lev Samojlovič Rosenberg (Grodno 1866 - Parigi 1924). Collaboratore della rivista Mir Iskusstva ("Il mondo dell'arte"), ebbe i suoi primi successi lavorando per i teatri imperiali di Pietroburgo. Nel 1909 lasciò la Russia per Parigi, unendosi ai balletti di Djagilev. Decoratore, creatore di costumi e regista, rivelò fantasia e insieme comprensione immediata ...
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Pittore (Ostenda 1881 - Bruxelles 1946). Dopo una prima formazione da autodidatta, frequentò l'accademia di Bruges; nel 1904 visse a Parigi, dove tornò ripetutamente. Amico di M. Maeterlinck (per il quale illustrò Les serres chaudes) e di É. Verhaeren, aderì ai gruppi dell'avanguardia belga (Les Compagnons de l'art, Le Sillon, Sélection). Dipinse, prediligendo l'acquerello, la china e il pastello, ...
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Pittore e incisore francese (Mont-Saint-Père, Aisne, 1844 - Parigi 1925); fu, come A. Legros e H. Fantin-Latour, allievo di H. Lecoq de Boisbaudran. Ispirandosi a Courbet e Millet, dipinse soprattutto scene di campi e contadini intenti al lavoro in grandi composizioni, con allusioni mistiche o movenze drammatiche (La paga dei mietitori, 1882, Parigi, Musée d'Orsay; La morte del boscaiolo, Amiens, Musée ...
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Pittore francese (n. Dax, Landes, 1903 - m. 1991); attivo a Parigi, ha collaborato con Le Corbusier e F. Léger alla decorazione del Pavillon des temps nouveaux (1937). Per la sua rielaborazione dei motivi cubisti, è tra le più interessanti figure della pittura francese contemporanea. Ha svolto anche attività di scenografo e costumista teatrale ...
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Pittore belga (Bruxelles 1856 - Schaerbeek 1940). Predilesse le vaste composizioni ispirate a ideologie umanitarie, e attuate con larghezza decorativa (Les marchands de craie; Les âges du paysan; Les âges de l'ouvrier). Ebbe grande influenza sui giovani pittori belgi del tempo ...
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Pittore (Parigi 1794 - ivi 1880). Allievo di P. Guérin, insieme con Géricault, Scheffer e Delacroix, divenne poi esponente della pittura storico-romantica: Mario fra le rovine di Cartagine (1824, Tolone, Mus.); Tintoretto dipinge il ritratto della figlia morta (1843, Bordeaux, Mus.) ...
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Letterato e architetto (Genova 1404, da padre bandito da Firenze - Roma 1472). Appassionato di letteratura ma anche di matematica, scrittore e grande architetto, pedagogista e teorico dell'arte, uomo di studi ma anche atleta, sintetizzò nella sua opera i caratteri tipici dell'Umanesimo: la curiosità per il vasto spettacolo del mondo; l'amore per gli antichi, in modo particolare per i Romani; la passione ...
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Pittore e scrittore d'arte francese (Parigi 1881- Avignone 1953). Cominciò a dipingere nel 1901, seguendo la tradizione dell'impressionismo. Aderì al movimento cubista e ne divenne il teorico. Nel 1912, con J. Metzinger, pubblicò Du cubisme. Nel 1915, esonerato dagli impegni militari, compì un lungo viaggio negli Stati Uniti, nel Canada, alle Bermude, a Cuba, da cui ritornò nel 1919. Si riavvicinò ...
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leona1
leóna1 agg. f. [prob. der. di leone, per la grandezza]. – Formato di carta per stampati dello Stato, oggi in disuso, nelle dimensioni di cm 37 × 49 e cm 49 × 74; doppia l., nelle dimensioni di cm 50 × 76; quadrupla l., nelle dimensioni...
leona2
leóna2 s. f. [da leone]. – Forma ant. o pop. per leonessa, anche in senso fig., per indicare una donna forte e aggressiva: perfino nell’intimità era diventata una leona (Pratolini).