Energia che si propaga per onde (r. ondulatoria) o per corpuscoli (r. corpuscolare) e anche il fenomeno stesso dell’emissione, dell’irradiamento di tale energia (r. di una sorgente, r. di un’antenna, diagramma [...] ordine di grandezza di quello associato alla luce delle stelle.
La r. cosmica è quasi perfettamente isotropa, cioè in un’epoca molto remota. Per confronto, si noti che le sorgenti discrete più lontane osservabili oggi sono i quasar rivelati fino ...
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La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] spirali, sistemi in rapido moto rotatorio attorno al rispettivo centro galattico, fosse quella luminosa (stelle, nubi di gas, polvere interstellare), le zone molto distanti dal centro (distanze dell’ordine di 100.000 anni-luce) dovrebbero orbitare ...
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galassia
galàssia [Der. del gr. galaxías, der. di gála gálaktos "latte" in quanto nella mitologia greca la nostra Galassia, chiamata anche Via Lattea, era vista come una traccia del latte perso dalla [...] introdotto da H. Shapley per indicare i sistemi autogravitanti isolati di stelle, polveri e gas, con massa totale tipica fra 108 e 1010 intermedia in cui si associano le g., le altre essendo i gruppi e i superammassi. Le g. contenute negli ammassi ...
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meteora
metèora [Der. del gr. metéora "che sta in alto nell'aria"] [STF] [GFS] Denomin., un tempo assai più generale e più usata che non adesso, di ogni fenomeno che si verifica nell'atmosfera terrestre: [...] che i più grandi di questi corpi danno luogo al fenomeno delle stelle cadenti (o stelle filanti), nel passato indicate per l'appunto tra le m. luminose. Il numero relativ. piccolo delle stelle cadenti (da 2 a 60 all'ora, secondo la stagione, visibili ...
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orologio
orològio [Der. del lat. horologium, dal gr. horológ✄ion "che dice l'ora", comp. di hóra, lat. hora, "ora" e del tema di légo "dire"] [MTR] Strumento che misura il trascorrere del tempo del giorno, [...] ora di notte in base all'altezza di determinate stelle: → notturlabio. ◆ [MTR] O. piezoelettrico: di una meridiana quando sia usata per indicare. oltre che il mezzogiorno solare, anche le ore del giorno: → meridiana. ◆ [FAF] O. standard: v. spazio e ...
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raggio
ràggio [Der. del lat. radius, in origine "bacchetta appuntita", poi "raggio luminoso" perché questo s'irradia rettilineamente da una sorgente raccolta, come il raggio della ruota che parte rettilineamente [...] la traiettoria delle particelle, rettilinea o no; (b) le onde o le particelle medesime, in quanto una certa energia si propaga con . ottica atmosferica: IV 360 a. ◆ [ASF] R. critico: v. stelle doppie e multiple: V 646 d. ◆ [FAT] R. delta: elettroni ...
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cometa
comèta [Lat. cometa, dal gr. kométes "chiomato"] [ASF] Corpo celeste gravitante intorno al Sole secondo le leggi di Keplero, come i pianeti, dai quali però differisce sia per le caratteristiche [...] di persona che abbia compiuto studi particolari su di essa. Tra le c. più notevoli va ricordata la c. di Halley, già , la c. si perde nello spazio interstellare), sia con stelle o nubi interstellari vicine, che possono strapparle dal Sistema Solare; ...
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Urano
Urano [Lat. scient. Uranus, dal gr. oyranós "cielo, volta celeste", e nome del dio gr. del cielo] [ASF] Il settimo, in ordine di distanza dal Sole, tra i pianeti del Sistema Solare: v. Sistema [...] il 1690 e il 1770, esso venne osservato da vari astronomi (J. Flamsteed, J. Bradley, P. Le Monnier e T. Mayer), i quali, tuttavia, lo confusero con una stella; fu W. Herschel, il 13 marzo 1781, ad accorgersi per primo che U. si spostava rispetto allo ...
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velocita
velocità [Der. del lat. velocitas -atis, da velox -ocis "veloce"] [LSF] Nell'accezione più generale, con rifer. a una grandezza variabile o a un fenomeno, il termine indica un elemento atto [...] corrente, mediata per la popolazione di tali particelle o per le varie popolazioni di esse (v. corrente elettrica: I 771 analitica: III 653 b). ◆ [ASF] Curva di v. radiale: v. stelle doppie e multiple: V 643 a. ◆ [GFS] Equazione della v. verticale: ...
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stellastélla [Lat. stella] [ASF] Nome generico dei corpi celesti, di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme [...] con un telescopio e le s. doppie fisiche, osservabili attraverso un qualche aspetto fisico che non sia la semplice emissione luminosa continua, in partic. s. doppia fotometrica, spettroscopica, ecc.: v. stella: V 631 c e stelle doppie e multiple ...
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stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...
stellare1
stellare1 agg. [dal lat. tardo stellaris]. – 1. Di una stella; relativo a una stella: nucleo s., atmosfera s.; grandezza o magnitudine s. (v. magnitudine); più genericam., relativo a stelle: catalogo s., ammasso stellare. Evoluzione...