L'Eta dei Lumi: matematica. La meccanica del continuo
James Cross
La meccanica del continuo
La trattazione della meccanica del continuo nel XVIII sec., in particolare dell'elasticità e della meccanica [...] imbarcazioni dovevano salpare dal porto e giungere a destinazione. Ci si orientava con lestelle, servendosi di carte nautiche su cui era rappresentata la superficie terrestre. Le teorie dei fluidi, dei loro moti e della gravità permisero di ricavare ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Cosmologie
Norriss S. Hetherington
Cosmologie
All'inizio del XX sec. vi era un accordo generale sul fatto che l'Universo fosse statico; per descriverlo [...] , un unico atomo d'immenso peso atomico; la radiazione cosmica sarebbe stata il residuo della disintegrazione dell'atomo primordiale, lestelle avrebbero avuto origine dal superatomo e l'espansione dello spazio avrebbe portato alla separazione delle ...
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Plasmi: applicazioni
Francesco Pegoraro
L’importanza delle applicazioni tecnologiche e scientifiche dei plasmi deriva dalle due caratteristiche fondamentali che li contraddistinguono dalle altre forme [...] è un radio-isotopo e deve essere prodotto. Questo processo esotermico è analogo a quello che alimenta lestelle, ma i meccanismi fisici coinvolti nei due processi presentano differenze importanti. Queste traggono origine dalla miniaturizzazione resa ...
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corrente
corrènte [Der. del part. pres. currens -entis del lat. currere "correre"] [LSF] (a) Moto d'assieme di una massa d'acqua in un fiume, un tratto di mare, ecc. e anche la massa stessa in movimento: [...] la denomin. fu data da G.C. Rossby nel 1946. Le osservazioni dell'alta troposfera mostrano una distribuzione dei massimi del vento, Oltre queste due c. principali, a cui appartengono lestelle vicine al Sole, sono state recentemente scoperte altre ...
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Alessandro Albanese
È proprio la 'particella di Dio'
Mai espressione fu più appropriata. Il bosone di Higgs ha proprietà ‘divine’: è in grado di conferire una massa alle particelle con cui viene in contatto. [...] L’Universo nel quale viviamo è popolato da una miriade di particelle elementari che danno origine alla materia che forma lestelle e i pianeti, e ovviamente anche i viventi. Una proprietà fondamentale posseduta dalla materia è la sua massa. Questa da ...
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LA ROSA, Michele
Pietro Nastasi
Nacque a Palermo il 26 giugno 1880, da Leopoldo e da Caterina d'Angelo. Rimasto orfano del padre assai presto, tra non pochi stenti riuscì a completare gli studi e a [...] Società astronomica italiana, n.s., 1925, vol. 3, pp. 224-230; Nuovo contributo alla teoria balistica delle "stelle variabili". Spiegazione del fenomeno per lestelle del tipo U Geminorum e del "clustertyp", ibid., 1927, vol. 4, pp. 230-244; Sur la ...
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nebulosa
nebulósa [Lat. nebulosa, f. dell'agg. nebulosus, da nebula "nube"] [ASF] Denom. di oggetti astronomici estesi e diffusi, dall'aspetto di nube brillante od oscura, classificati già nel lontano [...] . Si suppone che questi ultimi siano delle protostelle, vale a dire oggetti da cui, per ulteriori condensazioni, si originerebbero lestelle. Le n. oscure sono molto più numerose di quelle luminose; tipico esempio di n. oscura è la n. Sacchi di ...
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Universo a grande scala
Luca Tomassini
Espressione usata per indicare le caratteristiche dell’Universo quando considerato su distanze dell’ordine delle decine di mega parsec (Mpc). Ricordiamo che un [...] gerarchica: lestelle si trovano in ammassi (cluster) di stelle, che a loro volta compongono le galassie. Le galassie sono l’Universo nelle prime fasi del suo sviluppo. Le fluttuazioni nella densità di quest’ultimo avrebbero innescato meccanismi ...
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scandaglio
scandàglio [Der. del lat. scandaculum, der. di scandere "salire"] [GFS] Nell'oceanologia, dispositivo per misurare la profondità del fondo marino (o di un bacino acqueo qualsiasi); fra i tipi [...] F.W. Herschel, consistente nel dividere la sfera celeste in molte piccole regioni di uguali dimensioni e nel contare lestelle in esse contenute (eventualmente ripartite per tipo), allo scopo di determinare la distribuzione di esse nella Galassia e ...
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ammassi di galassie
Claudio Censori
Raggruppamento di galassie. Le galassie, come lestelle, tendono a unirsi in sistemi di varie dimensioni: (a) sistemi multipli; (b) gruppi; (c) ammassi; (d) superammassi. [...] parla di galassie binarie), legate da un’intensa interazione gravitazionale. Un esempio di sistema multiplo è la Via Lattea con le sue due galassie satelliti: la Grande e la Piccola Nube di Magellano. I gruppi sono aggregazioni di qualche decina di ...
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stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...
stellare1
stellare1 agg. [dal lat. tardo stellaris]. – 1. Di una stella; relativo a una stella: nucleo s., atmosfera s.; grandezza o magnitudine s. (v. magnitudine); più genericam., relativo a stelle: catalogo s., ammasso stellare. Evoluzione...