CABIBBO, Nicola
Leonardo Gariboldi
Nacque a Roma il 10 aprile 1935, figlio di Emanuele, avvocato, e di una casalinga entrambi di origini siciliane. Fin da ragazzo s’interessò di astronautica, elettronica [...] del premio Nobel per la fisica a Carlo Rubbia nel 1984.
Le ricerche sulle interazioni deboli
Dal 1962 al 1963 Cabibbo fu collaboratore alla sempre più grandi: nuclei, atomi, molecole, stelle, galassie e così via.
La descrizione matematica del ...
Leggi Tutto
energia e lavoro
Giuditta Parolini
Compagni inseparabili, preziosi per gli esseri umani
La conquista dell'energia ha condizionato lo sviluppo delle civiltà passate e presenti. Gli esseri umani hanno [...] permettono di ricavarla, la fusione, che dà energia alle stelle, e la fissione, che avviene nei reattori nucleari. Durante della macchina a vapore e si chiama appunto watt (W). Per illuminare le nostre case usiamo in genere lampadine da 60 W a 100 W, ...
Leggi Tutto
meteora
metèora [Der. del gr. metéora "che sta in alto nell'aria"] [STF] [GFS] Denomin., un tempo assai più generale e più usata che non adesso, di ogni fenomeno che si verifica nell'atmosfera terrestre: [...] che i più grandi di questi corpi danno luogo al fenomeno delle stelle cadenti (o stelle filanti), nel passato indicate per l'appunto tra le m. luminose. Il numero relativ. piccolo delle stelle cadenti (da 2 a 60 all'ora, secondo la stagione, visibili ...
Leggi Tutto
orologio
orològio [Der. del lat. horologium, dal gr. horológ✄ion "che dice l'ora", comp. di hóra, lat. hora, "ora" e del tema di légo "dire"] [MTR] Strumento che misura il trascorrere del tempo del giorno, [...] ora di notte in base all'altezza di determinate stelle: → notturlabio. ◆ [MTR] O. piezoelettrico: di una meridiana quando sia usata per indicare. oltre che il mezzogiorno solare, anche le ore del giorno: → meridiana. ◆ [FAF] O. standard: v. spazio e ...
Leggi Tutto
raggio
ràggio [Der. del lat. radius, in origine "bacchetta appuntita", poi "raggio luminoso" perché questo s'irradia rettilineamente da una sorgente raccolta, come il raggio della ruota che parte rettilineamente [...] la traiettoria delle particelle, rettilinea o no; (b) le onde o le particelle medesime, in quanto una certa energia si propaga con . ottica atmosferica: IV 360 a. ◆ [ASF] R. critico: v. stelle doppie e multiple: V 646 d. ◆ [FAT] R. delta: elettroni ...
Leggi Tutto
meccanica
Ettore Perozzi
Un punto d’appoggio per sollevare il mondo
A lungo la meccanica, disciplina che studia l’interazione tra moto e materia, è stata la ‘Scienza’. Tutto – dal movimento dei carri [...] sasso in uno stagno.
Il problema della luce delle stelle
Tuttavia, fu proprio la luce a mandare in crisi la o contrario alla rotazione della Terra. Bisogna allora far avanzare o retrocedere le lancette in base a quanto e a come ci si è spostati. Se ...
Leggi Tutto
cometa
comèta [Lat. cometa, dal gr. kométes "chiomato"] [ASF] Corpo celeste gravitante intorno al Sole secondo le leggi di Keplero, come i pianeti, dai quali però differisce sia per le caratteristiche [...] di persona che abbia compiuto studi particolari su di essa. Tra le c. più notevoli va ricordata la c. di Halley, già , la c. si perde nello spazio interstellare), sia con stelle o nubi interstellari vicine, che possono strapparle dal Sistema Solare; ...
Leggi Tutto
Marco Cattaneo
Oltre la particella di Dio
Il 5 aprile 2015 i fasci di protoni hanno ricominciato a circolare all’interno dell’acceleratore ginevrino che ora lavora a un’energia raddoppiata rispetto a [...] all’interno di LHC, a un’energia di 13 TeV, per ottimizzare le collisioni in vista di una potenziale nuova fisica. E i risultati non si valutata indirettamente dagli effetti gravitazionali sul moto di stelle e galassie.
- Teoria delle stringhe. A ...
Leggi Tutto
Urano
Urano [Lat. scient. Uranus, dal gr. oyranós "cielo, volta celeste", e nome del dio gr. del cielo] [ASF] Il settimo, in ordine di distanza dal Sole, tra i pianeti del Sistema Solare: v. Sistema [...] il 1690 e il 1770, esso venne osservato da vari astronomi (J. Flamsteed, J. Bradley, P. Le Monnier e T. Mayer), i quali, tuttavia, lo confusero con una stella; fu W. Herschel, il 13 marzo 1781, ad accorgersi per primo che U. si spostava rispetto allo ...
Leggi Tutto
quanti
Giuditta Parolini
Discreti per natura
Per spiegare il comportamento di atomi e molecole servono i quanti, pacchetti indivisibili di energia, azione, carica, forza. Essi permettono di affrontare [...] anche nello studio di oggetti decisamente poco comuni come stelle di neutroni e buchi neri.
La meccanica quantistica in sé, ma il pacchetto di informazioni che raccoglie tutte le sue caratteristiche. Il teletrasporto non è
perciò un processo di ...
Leggi Tutto
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...
stellare1
stellare1 agg. [dal lat. tardo stellaris]. – 1. Di una stella; relativo a una stella: nucleo s., atmosfera s.; grandezza o magnitudine s. (v. magnitudine); più genericam., relativo a stelle: catalogo s., ammasso stellare. Evoluzione...