MEDITERRANEA, REGIONE
Augusto BEGUINOT
Alessandro GHIGI
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. La regione circostante al bacino del Mediterraneo, pur non avendo, dal punto di vista della geografia fisica e della geologia, caratteri [...] quanto meno di assai remoto avvento.
La consociazione di suffrutici e arbusti che forma la macchia mediterranea, i boschi a base di leccio (lecceti) e di sughera (sughereti), le pinete costituite di pino d'Aleppo o di pino da pignoli (questo in parte ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvia Serventi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo stile comico è fruito in molteplici esperienze letterarie, satiriche, parodiche [...] •ssi dà la mancia,
che far pigliar la gru ad un bozzagro.
Cecco Angiolieri, Sonetti, a cura di M. Stanghellini, Monteriggioni, Il Leccio, 2003
Cecco Angiolieri
S’i’ fosse fuoco, ardereï ’l mondo
S’i’ fosse fuoco, ardereï ’l mondo;
s’i’ fosse vento ...
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alberi
Laura Costanzo
Un esempio di organismi adattati all'ambiente
Osservando un albero e soffermandosi sul suo aspetto generale, sulla sua chioma, sulla forma delle sue foglie, si può scoprire che [...] nostre latitudini. Entrambi questi casi sono un esempio di adattamento degli alberi all'ambiente. Le piante sempreverdi, come il leccio, la quercia da sughero o l'olivo, vivono spontaneamente in ambienti costieri o a basse altitudini, dove non si ...
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Generalità. - La regione che comunemente è chiamata Balcanica, limitata a occidente dal Mare Adriatico e dall'Ionio, a Oriente dal Mar Nero, dal Bosforo, dal Mar di Marmara, dai Dardanelli e dall'Egeo, [...] fra 300 e 600 m., ma la supera in più luoghi della Grecia, dove si può trovare sino ad 800 m. e più; il leccio fu segnalato nell'Albania centrale sino a 1300-1400 m. (Baldacci); ma in generale, con l'elevarsi in altitudine e con l'internarsi nei ...
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OGLIASTRA (A. T., 29 bis)
Raimondo Bacchisio Motzo
Regione della Sardegna orientale, già parte della Barbagia (v.) o Barbaria, anzi la Barbaria per antonomasia, tanto che il vescovo di Suelli, che nel [...] in scarsa misura. Il territorio è atto a ogni specie di arboricoltura e non mancano bei boschi in cui predomina il leccio; essi sono assai diminuiti nel secolo XIX. Il clima è generalmente sano, eccettuate le zone pianeggianti costiere, ma soggetto a ...
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Storia della conoscenza. - Il nome Alpi si trova per la prima volta in Erodoto (lV, 46), che ricorda l'Alpis e il Karpis come due affluenti del Danubio; ma è probabile che lo storico greco, piuttosto che [...] .
Il tappeto vegetale che riveste i territorî alpini è quanto di più ricco e vario si possa immaginare, e va dal leccio e dai cisti a foglie sempreverdi, che ricordano le contrade bagnate dal Mediterraneo, ai giganteschi faggi ed abeti dell'alta zona ...
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Sommario: Il nome (p. 581); Storia della conoscenza (p. 581); Confini e area (p. 582); Situazione (p. 583); Geologia (p. 584); Le grandi regioni morfologicotettoniche (p. 586); Coste (p. 589); Clima (p. [...] più caratteristiche sono il bosco a base di sclerofille quali il leccio e la sughera (che sono le due essenze più diffuse), avevano opposto a Costanza, un illegittimo, Tancredi, conte di Lecce. Avuto nelle sue mani il re d'Inghilterra, Riccardo Cuor ...
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Detta Arba da Plinio, "Αρβη da Costantino Porfirogenito, Rab in croato, è l'isola più settentrionale tra le maggiori dell'arcipelago dalmatico, se si escludono Veglia e Cherso, che chiudono il Quarnaro. [...] orientale del Tignaro è brullo e deserto, quello occidentale, dove domina lo scirocco, conserva ancora abbastanza estese foreste di leccio (Quercus ilex) e di pino (Pinus halepensis), fra arbusti sempre verdi della macchia mediterranea (fino a m. 200 ...
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MAIELLA (A. T., 24-25-26 bis)
Roberto ALMAGIA
Ernesto PONTIERI
Gruppo montuoso dell'Appennino Centrale, il più importante dopo quello del Gran Sasso, del quale può, sotto l'aspetto orografico, considerarsi [...] in basso, i circhi in alto.
Il bosco, che un tempo rivestiva gran parte delle aree culminali, è ora ridotto a pochi lembi (faggio, leccio, in basso; pini in alto) e non va oltre i 1700 m.; più in su sono pascoli, noti per la varietà delle erbe ...
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GIARDINO
G. Lugli
L. Guerrini
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
Vicino Oriente. - Gli antichi decantarono come una delle meraviglie del mondo i grandi g. di Babilonia, [...] dagli antichi anche mites, erano invece il platano, il pino fruttifero, la palma, l'olivo, il cipresso, ecc. La quercia, il leccio, l'abete e il pino, col loro fitto fogliame, erano preferiti per i grandi parchi; il pino e il cipresso si usavano ...
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leccio
léccio s. m. [lat. ilĭceus, agg. di ilex ilĭcis «leccio»]. – Albero sempreverde delle fagacee (Quercus ilex), detto anche elce o elcio, che fa parte della macchia mediterranea; può raggiungere 25 m di altezza e 1 m di diametro; ha chioma...