Ramo fronzuto di leccio o di cipresso, ornato di nastri, campanelli, fiori finti, frutti ecc. che dà il nome a una rappresentazione popolare del contado toscano, originaria del Senese.
I bruscellanti [...] iniziano lo spettacolo con una processione; uno di essi porta il b., che viene piantato nel palco predisposto all’aperto. Il testo, in ottave incatenate, è cantato; gli argomenti sono leggendari, storici ...
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botanica Nome di molte specie di piante del genere Quercus, appartenenti alla famiglia delle Fagacee: si tratta di alberi con foglie dentate o più o meno divise, di rado intere, fiori maschili in amenti [...] causa di frequenti processi di ibridazione. Tra le querce più note, comuni anche in Italia, sono da citare: leccio, sughera, rovere, farnia. Molte q. forniscono ottimo legname o carbonella; le ghiande venivano tradizionalmente impiegati per nutrire i ...
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sclerofilla Pianta legnosa che ha foglie coriacee per lo sviluppo di tessuti sclerenchimatici e della cuticola, come molti alberi e arbusti mediterranei (leccio, mirto, olivo ecc.). ...
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màcchia mediterrànea Boscaglia litoranea sempreverde della regione mediterranea (fig.). Occupa vaste zone nelle regioni costiere e ha una fisionomia uniforme, caratterizzata da specie arbustive o arboree [...] particolarmente sviluppata nei settori a suolo profondo e fresco. La macchia è derivata dalla foresta sempreverde mediterranea (leccio, sughero, pino), di cui spesso costituisce il sottobosco, in seguito alla distruzione o al diradamento di questa ...
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scopazzo In patologia vegetale, ammasso di rametti affastellati (detto anche scopa delle streghe), più sottili e più deboli del normale, di norma sterili, che si osserva su certe piante legnose, come ciliegio, [...] leccio, abete bianco, ed erbacee, come erba medica. Si origina dallo sviluppo di un numero anormale di gemme formatesi in seguito all’azione di parassiti animali (Eriofidi) o vegetali (batteri, funghi, specialmente delle famiglie Exoascacee, ...
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sempreverdi, piante Arbusti e alberi con foglie persistenti, in cui il ricambio fogliare ha luogo progressivamente e lentamente, durante i processi di crescita e non in corrispondenza dei cambiamenti climatici. [...] tutte le fasce climatiche. In uno stesso genere, si possono avere specie s. e specie decidue: per es., tra le querce, il leccio e la sughera sono s., mentre la farnia e il rovere non lo sono. Tra le Conifere presenti in Italia, l’unica caducifoglia ...
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sughero Tessuto secondario che riveste il fusto e le radici delle Fanerogame, utilizzato in particolare per la fabbricazione di turaccioli e rivestimenti isolanti.
Caratteristiche
Il s. è molto spesso [...] può raggiungere 1,5 m di diametro; è sempreverde, le sue foglie ovate, spesso dentate, sono simili a quelle del leccio, però di un verde più chiaro, ha ghiande ricoperte parzialmente da cupule con squame allungate ed apice spesso riflesso. È limitata ...
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Coevoluzione uomo-vegetazione nell'ecosistema mediterraneo
Sandro Pignatti
(Dipartimento di Biologia Vegetale, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza' Roma, Italia)
La prima domesticazione di piante [...] a questo tipo di ambiente (tab. I). La situazione non cambia nella macchia, che si differenzia soprattutto per il leccio, con portamento arbustivo anziché arboreo, ma per il resto ha una composizione specifica abbastanza simile. La gariga (tab. 2 ...
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La parte solida e compatta del tronco, dei rami e delle radici degli alberi.
Struttura
Tessuto tipico delle piante vascolari, il l. è costituito da lunghe cellule disposte in fasci longitudinali (elementi [...] è scuro, mentre quello dei l. dolci è bianco o pallido. Fra i l. forti ci sono querce (farnia, rovere, leccio, sughera, cerro), faggio, castagno, noce, olivo, frassino, acero, robinia, gelso, carpino, platano, ciliegio, pero, sorbo, bosso. Fra i l ...
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leccio
léccio s. m. [lat. ilĭceus, agg. di ilex ilĭcis «leccio»]. – Albero sempreverde delle fagacee (Quercus ilex), detto anche elce o elcio, che fa parte della macchia mediterranea; può raggiungere 25 m di altezza e 1 m di diametro; ha chioma...