Teologo e scrittore arminiano (Ginevra 1657 - Amsterdam 1736). Prof. di ebraico e di filosofia ad Amsterdam (1684); si dedicò alla critica biblica (commentò parecchi libri della Bibbia e negò l'attribuzione del Pentateuco a Mosè) e storica, curando anche importanti edizioni delle opere di Erasmo, U. Grozio, D. Petau, ecc ...
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DAVANZATI, Giuseppe Antonio
Jean-Michel Sallmann
Nacque il 29 ag. 1665 a Bari da Lorenzo, patrizio fiorentino, e da Eugenia Celia, nobile originaria di Atene.
I Davanzati costituivano un potente gruppo [...] di Pozzuoli. Nel corso dei suoi viaggi aveva conosciuto Francesco Redi e Ludovico Antonio Muratori in Italia, il teologo Jean Leclerc a Ginevra, il medico e botanico Joseph Pitton de Tournefort a Parigi, per il quale sembra avere avuto una grande ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Alberto Fortis
Luca Ciancio
La storiografia più aggiornata ha riconosciuto ad Alberto Fortis quella statura scientifica e intellettuale che già i contemporanei gli riconobbero e che consente di annoverarlo [...] in seguito si arricchì di apporti tratti dal pensiero di Anton Lazzaro Moro, Nicolas-Antoine Boulanger, Georges-Louis Leclerc conte di Buffon e James Hutton. Fortis fece conoscere i principali elementi del suo sistema pubblicando un poema allegorico ...
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CORNARO, Giuseppe Antonio
Paolo Preto
Nato nel 1725 (non sappiamo se a Venezia o a Bergamo), condusse una vita piuttosto ritirata ed oscura, di cui sono rimaste poche e scarne notizie. Di lui sappiamo [...] ss.; A. Vecchi, Correntireligiose nel Sei-Settecento veneto, Venezia-Roma 1962, pp. 453 s., 481, 485 s., 542, 544; J. Leclerc, Z. B. Van Espen (1646-1728) et l'autorité ecclésiastique, Zurich 1964, pp. 397 s.; F. Margiotta Broglio, Atteggiamenti e ...
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FASSINI, Vincenzo Domenico
Carlo Fantappiè
Da non confondersi con altri Fassini a lui contemporanei, con nome parzialmente identico, originari dello stesso luogo e ugualmente appartenenti all'Ordine [...] ulteriori obiezioni di metodo. Avvalendosi degli studi esegetici senza preclusioni di carattere confessionale (cita, tra gli altri, J. Leclerc, R. Simon, H. Dodwell, J. Pearson, Th. Stackhouse, J. L. v. Mosheim), egli si propose di rivendicare l ...
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CARAFA, Vincenzo
Franca Petrucci
Nacque da Fabrizio e da Aurelia de Tolomeis nel 1477 circa. Abbracciò la carriera ecclesiastica e ottenne il 13 sett. 1497 dallo zio, l'influente cardinale Oliviero [...] De Magistris, Lo statuto di Anagni, in Arch. della Soc. romana di st. patria, III (1880), pp. 369 s.; C. J. Hefele -H. Leclerc, Histoire des conciles, VIII, 1, Paris 1917, pp. 349, 432, 441; L. von Pastor, Storia deipapi, IV, 2, Roma 1923, pp. 4, 302 ...
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CARÌ, Francesco
Mario Condorelli
Nato a Palermo il 17 nov. 1726, fu avviato agli studi e alla carriera ecclesiastica: conseguì infatti la laurea in teologia e fu ordinato sacerdote. Sebbene manchi, [...] e Chiesa nel pensiero degli scrittori giansenisti sicil. del sec. XVIII, in IlDiritto eccles., LXVIII(1957), 1, pp. 368-75; G. Leclerc, Z.-B. Van Espen (1646-1728) et l'autorité ecclesiastique, Zürich 1964, p. 409; C. Caristia, Riflessi politici del ...
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DI CHIARA, Stefano
Mario Condorelli
Nato a Palermo nel dicembre del 1752 da Giuseppe e da Antonia Clementi, in una modesta famiglia che non vantava tradizioni intellettuali, fu nondimeno dal padre indirizzato [...] nel pensiero degli scrittori giansenisti sicil. del sec. XVIII, in Il Diritto ecclesiastico, LX (1957), I, pp. 379-384; G. Leclerc, Z.-B. van Espen et l'autorité ecclésiastique, Zürich 1964, p. 409; C. Caristia, Riflessi politici del giansenismo ital ...
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FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] gran parte del mondo scientifico e filosofico: a Parigi d'Alembert, D. Diderot, P.-H. Thiry d'Holbach, Ch.-A. Helvétius, G.-L. Leclerc de Buffon, M.-J. Caritat de Condorcet, A.-P. Séjour, J.-É. Montucla, H.-L. Duhamel de Monceau, A. Morellet, L.-A ...
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zebu
żebù s. m. [dal fr. zébu, forse di origine tibetana; la voce fu introdotta nella terminologia scient. dal naturalista G.-L. Leclerc, conte di Buffon, il quale asseriva di aver sentito presentare con questo nome l’animale alla fiera di...