Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli anni in cui l’Occidente rigenera la lingua latina declinandola nei moderni linguaggi [...] della trascendenza, dove l’azione si situa al di là di ogni legge terrena. Un’azione cifrata, simbolica, destinata all di un umanissimo abbraccio.
O ancora le tantissime icone conservate nel monastero di Santa Caterina sul Sinai, luogo biblico diMosè ...
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Studio della struttura e della storia dell’Universo nel suo insieme. In questa accezione il termine è moderno, e venne usato per la prima volta da Kant nella terza parte della Critica della ragion pura [...] ultimo periodo della produzione platonica, valse a Platone il titolo di ‘Mosè attico’ per la sua evidente somiglianza con il Genesi espansione dell’universo e permise l’elaborazione della leggedi Hubble (le galassie si allontanano con velocità ...
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BARTOLOCCI, Giulio
Giovanni Garbini
Nacque a Celleno (Viterbo) il 10 apr. 1613. Entrò nell'Ordine dei cisterciensi nel 1632, assumendo il nome di "Iulius a Sancta Anastasia". Si dedicò agli studi ebraici, [...] scriptoribus et scriptis rabbinicis [nel primo volume si legge Hebraicis] ordine alphabetico hebraice et latine digestis, i relativi alla cronologia e alla figura diMosè), anche se l'interesse del B. per questo genere di studi non sembra mosso tanto ...
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Faraone
Gian Roberto Sarolli
Nome o titolo degli antichi re d'Egitto. D. lo nomina nella Monarchia (II III 2-3), a sostegno dell'affermazione che i miracula spettano soli Deo, ricordando l'episodio [...] più evidenti erano state le dieci piaghe, delle quali la terza è stata testé ricordata, e il discorso diMosè al F. stesso come si legge nell'Esodo (8, 20-21 " Dixit quoque Dominus ad Moysen: Consurge diluculo, et sta coram Pharaone; egredietur enim ...
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Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] a quanto è scritto nella tōrāh, ma si estende a tutta la tradizione tramandata oralmente dai tempi diMosè ai profeti, e quindi ai maestri interpreti della legge.
Nel Nuovo Testamento oggetto della r. è Dio stesso, che nessuno ha mai veduto e che ...
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tabernacolo Presso gli antichi Romani, tenda da campo e in particolare la tenda costruita, secondo precise norme rituali (per es., per l’orientamento) per il comandante militare perché potesse prendere [...] diMosè, nel quale erano conservate le tavole della Legge e altri oggetti sacri. Fino alla costruzione del tempio di Gerusalemme, era l’unico luogo di Santo’, in cui si trovavano la mensa dei pani di proposizione, il candelabro e l’altare dei profumi, ...
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Talmudista e giurista ebreo (Cracovia 1520 circa - ivi 1572). Fu rabbino e capo di una scuola talmudica. Con lo scritto Darkē Mosheh ("Le vie diMosè"), e quindi con le note e le correzioni al codice giuridico [...] di Yōsēf Caro, ebbe parte notevole nella fissazione della legge ebraica secondo la tradizione ashkenazita. Scrisse inoltre opere di filosofia religiosa, di ritualistica, responsi, glosse e commenti varî. ...
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MESSIANISMO
Yoseph COLOMBO
Alberto VACCARI
. Parola e concetto proprî delle religioni ebraica e cristiana, punto centrale d'intesa insieme e di opposizione fra di esse; d'intesa sul fondo comune dei [...] e noi seguiremo i suoi dettami; perché da Sionne uscirà la legge e la parola di Jahvè da Gerusalemme" (Isaia, II, 2 seg.; Michea, IV cui realtà messianica credette anche ‛Aqībā (v.). Fuori di Palestina, ricordiamo Mosè da Creta (sec. V), in Creta; in ...
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PROFETA e PROFETISMO
Marcel SIMON
Giuseppe RICCIOTTI
Ornella TOMASSONI
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. Nell'accezione oggidì più comune del termine profeta, l'idea del prevedere e predire il futuro prevale, pur senza eliminarla [...] cfr. I [III] Re, XVIII, 28). Anche prima, ai tempi diMosè, la maniera come l'"indovino" (qōsem) Balaam agisce contro gli Ebrei si riduce, in ultima analisi, l'attività del profeta.
Di questa legge, nel suo duplice aspetto, il profeta era il banditore ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] solo con la conversione dei re al cristianesimo. Nell'unificarle Alfredo vi aggiunse norme tratte dai dieci comandamenti, dalle leggidiMosè e in parte dal Nuovo Testamento. Sul suo esempio compirono l'opera legislativa i suoi successori.
3° Periodo ...
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legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà naturale o umana, e che nello stesso tempo...
patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...