Filosofo, nato verso il 1270 (secondo alcuni, il 1266, secondo altri, il 1274). Sul luogo della sua nascita nulla si sa di sicuro: c'è chi lo fa nativo d'Irlanda, e chi di Scozia o d'Inghilterra. Secondo [...] , e anche nel dominio morale è, in certo modo, legato ai due primi comandamenti del Decalogo, che rappresentano la stessa leggenaturale; ma ogni produzione divina è volontaria e d'una volontà d'arbitrio. Onde è vano chiedere perché Dio ha creato o ...
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(dal gr. ἀνά "di nuovo" e βαπτίζω "battezzo"). Gli anabattisti si dividono in gruppi più o meno grandi, costituitisi ai tempi della Riforma, i quali, pur senza avere la stessa origine, hanno tuttavia in [...] la predicazione dell'amore del prossimo, raccomandato dal Cristo nel sermone della montagna, d'accordo con la leggenaturale. Questa corrente voleva tenersi lontano dalle chiese nazionali nate dalla Riforma, storicamente troppo legate alla politica e ...
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Nel diritto romano classico, e più ancora nel diritto giustinianeo, l'equità, concepita come idea di giustizia sia astratta, cioè generale, sia particolare, cioè riferita al singolo caso concreto, ha grandissima [...] stato un ministro di equità e si fosse anche definita l'equità come un ritorno alla leggenaturale e agli usi ricevuti nel silenzio della legge positiva, mancano un rinvio generale all'equità e una definizione di essa. Ugualmente nella legislazione ...
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Teologo cattolico nato a Mélin-l'Évêque, nel Hainaut (Belgio), nel 1513. Compì il suo corso di studî a Lovanio; maestro in arti nel 1535; rettore del collegio universitario, detto Standonck, dal 1541; [...] suo autore renderebbe il pensiero genuino di S. Agostino, si fonda sull'idea, erronea nella dottrina cattolica, che la leggenaturale non si può osservare senza la carità, e che senza questa ogni azione umana sia peccato.
Le principali proposizioni ...
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È la credenza nel fato, che determina una condotta ad essa conforme nella vita. Il fatalismo ha perciò in comune con la religione il sentimento di dipendenza assoluta da una forza suprema che domina l'universo, [...] responsabilità.
Ma pure, poiché nella storia il fato è stato avvicinato da una parte alla divinità e dall'altra alla leggenaturale, ne sono venuti varî tentativi di conciliare il fatalismo tanto con la morale quanto con la religione. Tolto cioè al ...
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Corrente filosofico-giuridica fondata su due principi: l’esistenza di un diritto naturale (conforme, cioè, alla natura dell’uomo e quindi intrinsecamente giusto) e la sua superiorità sul diritto positivo [...] contratto come strumento per far sorgere lo Stato e lo Stato civile o politico (nel quale le leggi civili sostituiscono le legginaturali). Ma ognuno di essi declina in modo differente tale modello, a seconda della propria concezione antropologica e ...
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Filosofo tedesco (Amburgo 1891 - Los Angeles 1953), naturalizzato statunitense. Tra i maggiori esponenti del neopositivismo, nell'ambito dell'analisi critica dei metodi e dei risultati della conoscenza [...] con le asserzioni osservative che registrano casi favorevoli alle leggi e alle ipotesi in un'ampia classe di studi sulla causalità, sull'a priori e sul concetto di leggenaturale. Tra le opere: Relativitätstheorie und Erkenntnis apriori (1920; trad ...
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spiegazione In epistemologia, lo scopo distintivo della scienza o comunque uno degli obiettivi fondamentali dell’impresa scientifica. Uno dei meriti indiscutibili del positivismo logico è l’aver elaborato [...] condizioni iniziali, per es., che la sbarra era di metallo, che era stata riscaldata ecc., da cui, in base alla leggenaturale che tutti i metalli fondono a una certa temperatura, viene dedotto l’enunciato che descrive il fatto da spiegare).
Qualora ...
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Termine («spirito popolare») con cui si tradusse in età romantica un concetto già presente in Montesquieu, utilizzato da G.W.F. Hegel per indicare lo spirito che nella storia «è un individuo di natura [...] , G.F. Puchta ecc.) lo usarono (in contrapposizione al giusnaturalismo, che poneva come fonte originaria del diritto la leggenaturale) per indicare nello spirito, nel genio di ciascuna nazione il fondamento dell’unico autentico diritto, che sarebbe ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] che si vengono a definire una f. e una ragione naturale per loro natura estranee alla tradizione e alla ragione cristiana, e modo di approssimarsi alla realtà che non sia quello generalizzante della legge e del tipo. Anche per W. Windelband la f. ha ...
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legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà naturale o umana, e che nello stesso tempo...
naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato e si indica tuttora in alcuni paesi l’indagine...