Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] Pao Pao, cit., p. 297)
Anche nella comunicazione orale il discorso diretto serve più a ricostruire sommariamente un discorso , e di conseguenza ad incrementare il coinvolgimento emotivo di chi legge. Si veda a mo’ di esempio il testo seguente:
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SALTINI, Zeno
Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 89 (2017)
Nacque a Fossoli di Carpi (Modena) il 30 agosto 1900, nono dei dodici figli di Filomena Righi e di Cesare Saltini.
Battezzato nella [...] sulla condizione apposta del can. 1092 del CJC e con la tesi orale sul matrimonio civile (con valutazione finale di 75 su 110, a terra d’Israele. Fu l’atto di nascita di Nomadelfia (legge di fratellanza) come ‘città’ che aveva l’aspirazione di essere ...
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Nell’accezione moderna, con soprannome s’intende un elemento onomastico aggiunto al nome personale (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Può essere riferito a un individuo o a una famiglia intera; in determinati [...] «capo cantiere di rimboschimento. I “cantieri” venivano finanziati con la Legge Fanfani» (Graziosi 1995). I motivi all’origine di un soprannome si possono presto dimenticare, nella trasmissione orale, da una generazione all’altra. Ma non è detto che ...
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PAJETTA, Giancarlo
Franco Andreucci
PAJETTA, Giancarlo. – Nacque a Torino il 24 giugno 1911 da Carlo e da Elvira Berrini.
Il padre, laureato in legge, era impiegato all’Istituto San Paolo mentre la [...] lo Jenissei), illustrava bene le forme della circolazione orale di testi marxisti-leninisti nelle scuole carcerarie dei realtà, che almeno qualche rischio era stato corso: «Io vorrei adesso leggere l’Estetica di Croce, che è un autore che mi pare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carolina Belli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dagli ultimi decenni del Cinquecento si fa strada in molte realtà europee la [...] con il talmud (vale a dire il commento umano alla legge). Privato del tanakh (ovvero della Scrittura), passato legittimamente alla ebraismo viene di conseguenza ridotto non solo alla torah orale e alla letteratura rabbinica, ma identificato con la ...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] chiave di accesso prioritaria alla buona e corretta produzione orale e scritta.
Un altro punto molto criticato dell’analisi 2009), Storia dell’educazione linguistica in Italia. Dalla legge Casati alla riforma Gelmini, Grugliasco, UTET Università.
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] cui il romanes è il codice meglio conosciuto, ma solo in ambito orale e familiare, mentre lingue di uso allargato (e scritto) sono Calabria abbia tentato di tutelarne l’esistenza con una legge apposita.
I sinti piemontesi sono stati oggetto di studio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La rappresentazione della velocità è una delle ossessioni della prima parte [...] l’argot della malavita in Guignol’s band, di cui basta leggere le prime righe, con la rievocazione dei bombardamenti del 1940, , nell’arguzia popolare (forme premoderne). Soprattutto il racconto orale, che Calvino ha studiato a lungo nel lavoro di ...
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Si dice spesso che la lingua franca parlata dal X secolo negli ambiti marittimi e mercantili del Mediterraneo avesse una base italiana o spagnola nel bacino occidentale e una base veneziana in quello orientale [...] ). La lingua franca barbaresca, essendo di natura orale e conosciuta attraverso la letteratura parodistica, risulta difficile regolamenti della Marina. Dopo la consueta introduzione in latino si legge:
E primo. Che ’l venerando Capitano e patroni de ...
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giornale
Luciana Giacheri Fossati
La forza del 'quarto potere'
Per giornale si intende una pubblicazione di formato medio o grande, composta di un numero variabile di pagine, che si stampa ogni giorno [...] durante il Medioevo la diffusione delle notizie era prevalentemente orale, ma dall'8° secolo cominciarono ad apparire cronache dell'abuso di questa libertà nei casi determinati dalla legge". Le nuove libertà favorirono un grande incremento dell' ...
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leggenda
leggènda s. f. [dal lat. mediev. legenda, femm. sing., propr. neutro pl. del gerundivo lat. legendus «da leggersi»; nei sign. del n. 3, sul modello del fr. légende]. – 1. a. In origine, breve narrazione relativa alla vita di un santo,...
scritto
agg. e s. m. [part. pass. di scrivere; lat. scrīptus e neutro sostantivato scrīptum]. – 1. agg. a. Tracciato per mezzo della scrittura: caratteri s. (contrapp. di solito a stampati), e caratteri s. a mano, a macchina, o s. con chiarezza,...