PAJETTA, Giancarlo
Franco Andreucci
PAJETTA, Giancarlo. – Nacque a Torino il 24 giugno 1911 da Carlo e da Elvira Berrini.
Il padre, laureato in legge, era impiegato all’Istituto San Paolo mentre la [...] lo Jenissei), illustrava bene le forme della circolazione orale di testi marxisti-leninisti nelle scuole carcerarie dei realtà, che almeno qualche rischio era stato corso: «Io vorrei adesso leggere l’Estetica di Croce, che è un autore che mi pare ...
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CHIOVENDA, Giuseppe
Giovanni Tarello
Nato a Premosello (Novara) il 2 febbraio del 1872 da Pietro e da Leopolda Moglino, di famiglia agiata, seguì regolari studi classici (il ginnasio ed il liceo quale [...] l'interesse dello Stato e quello del privato: cioè la "attuazione della legge"; in tal modo il rapporto tra azione e. giurisdizione è inteso come avanti, sulle riviste, la battaglia per un processo "orale e concentrato" (che gli parve di vedere in ...
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Nacque a Salerno il 25 apr. 1872 da genitori piemontesi, Gaudenzio, ingegnere del genio civile, e da Vittoria Vaudagnotti. Mortogli il padre, egli entrò diciannovenne nell'amministrazione dello Stato come [...] impiegato, mentre studiava legge all'università di Roma, dove si laureò nel 1894. La sua carriera di funzionario lo è del dicembre 1938; contiene anche un saggio sulla tradizione orale come fonte di storia), e quell'altro classico Principi di diritto ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] . Se la sua conoscenza del greco non fu tale da permettergli di scrivere opere letterarie, fu sicuramente sufficiente per leggere e comunicare oralmente.
Se non si può datare con precisione l'inizio dell'attività pubblica di G., si sa che nel 573 ...
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DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] e del teatro rinascimentale, le modalità della cultura orale e popolare partenopea, gli esiti preshakespeariani nel i 60 1, e una Venezia, Ciotti, 1606: il testo si legge anche nella traduzione inglese di G. L. Clubb. Il prologo costituisce, ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] era apprezzatissimo come scrittore di imprese. Secondo una tradizione orale ancor viva nel secolo XVII e raccolta dall'Auria, 1574 a Napoli per mezzo di un reverendo del quale non si legge il nome. Dall'argomento si può desumere che al C. fosse stato ...
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PAOLO Diacono
Lidia Capo
PAOLO Diacono. – La vita di Paolo è nota solo per tappe essenziali, senza tempi e nessi certi: pochi dati, presenti nelle sue opere e nel suo epitaffio, scritto dall’allievo [...] radicata nel passato longobardo. Tale impostazione aveva già prodotto una legge scritta per il Regno (l’Editto di Rotari, 643), delineata soprattutto sulla base di fonti longobarde, in gran parte orali, che Paolo tratta con lo stesso rispetto e la ...
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GRASSI, Giovanni Battista
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Rovellasca, nel Comasco, il 27 marzo 1854 da Luigi e Costanza Mazzucchelli. Compiuti gli studi elementari e ginnasiali nel collegio privato [...] chiarì le modalità di trasmissione all'ospite attraverso la mucosa orale dell'uomo, nonché le fasi dello sviluppo individuale, scoprendo della Società per il progresso delle scienze con legge del 1910 un Comitato talassografico per lo studio ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] Talvolta il G. scrive la novella a chi gliel'aveva raccontata oralmente, in un gioco di emulazione e di umiltà al tempo stesso fosse stato al tempo de Vergilio (in Torraca, dove si legge anche l'altro sonetto, Guardato sono assai, Masucio mio), col ...
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MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] le ragioni di Lamennais contrarie ai progetti di legge sulle congregazioni religiose femminili e sul delitto di congregazione dei Vescovi, ottenuto nei giorni seguenti il consenso orale del papa (che pure espresse qualche perplessità), il ...
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leggenda
leggènda s. f. [dal lat. mediev. legenda, femm. sing., propr. neutro pl. del gerundivo lat. legendus «da leggersi»; nei sign. del n. 3, sul modello del fr. légende]. – 1. a. In origine, breve narrazione relativa alla vita di un santo,...
scritto
agg. e s. m. [part. pass. di scrivere; lat. scrīptus e neutro sostantivato scrīptum]. – 1. agg. a. Tracciato per mezzo della scrittura: caratteri s. (contrapp. di solito a stampati), e caratteri s. a mano, a macchina, o s. con chiarezza,...