AUDINOT, Rodolfo
Sergio Camerani
Nato a Bologna il 21 genn. 1814, da Pietro Audinot d'Auxonne e da Veronica Devaux, vi compì i primi studi sotto la guida di P. Costa e si iscrisse poi al corso di giurisprudenza. [...] decaduto il potere temporale, ma votò contro l'art. 3, cioè contro la proclamazione della Repubblica romana, e successivamente contro rinsieme della legge. Continuò a partecipare ai lavori dell'Assemblea fino alle ultime sedute del giugno.
Caduta la ...
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ALIBRANDI, Ilario
Edoardo Volterra
Giurista, professore, nato a Roma l'8 febbr. 1823. Compì i suoi studi in Roma, ove nel 1842 conseguì il titolo di dottore in filosofia, il 23 giugno 1842 il baccalaureato [...] romano nel luglio del 1888, fece anche parte della Pontificia accademia romana di archeologia sin dal 1857 e ne fu tesoriere per più 'uso dei monumenti epigrafici per l'interpretazione delle leggiromane, affermava l'originalità e il valore del suo ...
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BARGELLINI, Giulio
Renata Battaglini Di Stasio
Nato da famiglia contadina a Firenze il 14 febbr. 1875, vi frequentò l'Istituto di Belle Arti, sotto la guida, tra gli altri, di A. Burchi, e in particolare [...] Unità nel Vittoriano; e precisamente quelle rappresentanti la Legge, il Valore, la Pace, l'Unione, p. 121; P. Vittoria, La Conciliazione negli affreschi di G. B., in Illustrazione romana, 1 (1939), pp. 14-17; F. Sapori, Il Vittoriano,Roma 1946, pp ...
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Druso, Marco Livio
Tribuno della plebe (m. 91 a.C.). Si fece promotore di un’azione legislativa mirante ad abolire il controllo che il ceto equestre aveva ottenuto sulla pubblica amministrazione romana, [...] rapporti economici fra le classi sociali romane. Pensò inoltre di attirare a Roma latini e italici con il miraggio di una legge agraria che assicurava distribuzioni di terra, grazie a una nuova legge per l’estensione del diritto di cittadinanza ...
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Uomo politico italiano (Firenze 1809 - Brolio 1880). La sua azione politica negli anni del 1859-61 lo pone tra gli artefici dell'unità nazionale. Esponente del cattolicesimo liberale, cercò di indurre [...] il brigantaggio e cercò di risolvere pacificamente la questione romana, a suo giudizio strettamente legata a un rinnovamento spirituale pacificazione con il papato e promosse un progetto di legge sulla libertà della Chiesa e la liquidazione dell'asse ...
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Patriota (Meldola 1819 - Parigi 1858). Affiliato alla Giovine Italia, O. prese parte alla Repubblica romana (1849). Allontanatosi da Mazzini, organizzò (14 genn. 1858) l'attentato, fallito, contro Napoleone [...] gesuiti di Chieri, fu a Bologna, ove si laureò in legge e si iscrisse alla Giovine Italia. Arrestato (1844) per aver fu espulso dalla Toscana. Volontario (1848), deputato alla Costituente romana (1849) e commissario a Terracina, Ancona e Ascoli, ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] nel senso che è l'opera di Cristo nell'uomo: mentre infatti la Legge rivela all'uomo il suo peccato e il castigo di Dio e lo papa sulle anime del purgatorio e la venalità della curia romana. Redatte in forma provocatoria e in latino per suscitare ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] dei giudei. Fu salvato dal tribuno della coorte romana di occupazione, il quale però lo arrestò. né il prepuzio, ma la fede che opera per mezzo dell'amore"). La Legge però viene anche collegata con il peccato, nel senso che essa ne è insieme ...
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L’atto e il modo di scoprire e spiegare quanto in uno scritto o discorso appare oscuro od oggetto di controversia, di attribuire un significato a ciò che si manifesta o è espresso in modo simbolico, attraverso [...] (quando il significato proprio dell’espressione usata dalla legge venga ristretto dall’i. funzionale: lex dixit plus Polluce, asserendo che l’identificazione è fatta secondo l’i. romana. Il concetto e stato esteso anche alla cultura greca, per ...
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Tribuno della plebe romano (154-121 a.C.), figlio di Tiberio Sempronio Gracco, console nel 177 e nel 163, e di Cornelia, figlia di Scipione l'Africano. Ideò leggi che miravano al ristabilimento della sovranità [...] del popolo: confermò la legge agraria di Tiberio, e propose inoltre di estendere la cittadinanza romana ai latini e quella latina agli italici. La reazione conservatrice sfociò in gravi conflitti che portarono al suo assassinio.
Vita e attività
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legge burka
(legge burqa), loc. s.le f. Provvedimento legislativo che impone una serie di divieti ritenuti umilianti per la condizione femminile; con particolare riferimento alla legge 1514 del 2004 sulla procreazione assistita. ◆ Sulla procreazione...
leggere
lèggere v. tr. [lat. lĕgĕre, propr. «raccogliere», affine al gr. λέγω «raccogliere; dire»] (io lèggo, tu lèggi, ecc.; pass. rem. lèssi, leggésti, ecc.; part. pass. lètto). – 1. a. Scorrere con gli occhi sopra un testo scritto o stampato,...