(gr. Αἰνείας; lat. Aenēas) Mitico eroe della Troade, e più tardi del Lazio, le cui gesta occupano una parte notevole nell’Iliade e costituiscono il soggetto dell’Eneide. Nato sul monte Ida, da Afrodite [...] l’eroe sarebbe approdato a Lavinio (➔ Lavinia). La leggenda, anche per le condizioni politiche di Roma nel 3° sec. a.C., prevalse ed dalle sue vicende esempi e insegnamenti morali (I fatti diEnea, di frate Guido da Pisa, 14° sec.). Nel Rinascimento ...
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LEGGENDA
Raffaele CORSO
Nicola TURCHI
. Il termine deriva dal participio latino legenda, "da leggersi", con riferimento alla vita di un santo, martire o confessore, di cui doveva farsi la lettura nel [...] . Talora entrano nella letteratura, che in questo caso sublima ed eterna la creazione popolare. Così l'Eneide ha salvato la leggendadiEnea e della preistoria del Lazio e la visione dell'oltretomba classico; il Pulci, il Boiardo e l'Ariosto ci hanno ...
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(gr. Διδώ, lat. Dido -onis) Leggendaria regina fenicia (il nome fenicio era ῾Allīzāh, Elissa, "la gioconda"), figlia del re di Tiro, Muttone. Dopo che il ricchissimo suo zio e sposo Sicherba (Sicheo) [...] dal suo lungo errare). Si sarebbe poi uccisa per restar fedele alla memoria di Sicheo, quando Iarba pretese di sposarla.
Ma già Nevio mette la leggendadi Didone in relazione con quella diEnea, e Virgilio nell'Eneide fa che Didone, per intervento ...
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IULO (Iulus o Iullus)
Nicola Turchi
Eponimo della gente Giulia, assimilato nella leggenda latina delle origini di Roma ad Ascanio, eponimo dell'omonimo lago nella Propontide e messo già, nella leggenda [...] peregrinante lungi dalla patria, dopo la distruzione di Troia. Come figlio diEnea è il fondatore di Alba Longa (Virg., Aen., I, 288; Ovid., Fast., IV, 39).
Una tradizione posteriore lo fa invece figlio maggiore di Ascanio, privato, dopo la morte del ...
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È la dea greca dell'amore, nel significato più largo della parola; poiché essa impersona l'attrazione delle singole parti dell'universo l'una verso l'altra, per conservare e per procreare; simboleggia [...] Drepana e Segesta, donde si diffuse in Italia, fino a Roma (dove fu venerata col nome di Venus Erycina), in connessione, per lo più, con la leggendadiEnea.
Divinità celeste è ritenuta essere stata in origine Afrodite; e come tale le si conviene l ...
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È chi dà il nome a qualche cosa. Nell'antica Grecia, e segnatamente in Attica, ogni città, ogni demo, ogni ϕυλή, ogni fratria, ogni gente (γένος), ravvisa il proprio eponimo in un eroe, a cui la città, [...] della città, è Romolo, il fondatore di Roma. Così la leggendadiEnea spiega varî altri nomi di località italiane: Gaeta ha per eponima la nutrice diEnea, il Capo Palinuro un compagno diEnea. Così la leggenda omerica, trasportata in Italia, ha ...
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Poeta latino (m. Utica verso il 201 a. C.) della Campania; combattente della prima guerra punica. Autore di palliatae (restano circa 30 titoli), satireggiò, nei modi della commedia attica antica, Quinto [...] romano (Bellum Poenicum), in versi saturnî, sulla prima guerra punica, nel quale egli riconnetteva le origini di Roma alla leggendadiEnea. Da parte degli studiosi è ammessa la possibilità che N. precedesse Virgilio nell'immaginare una sosta ...
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(lat. Ascanius) Secondo l’Iliade, condottiero dei Misi e dei Frigi dell’Ascania (nell’antica Bitinia). Dopo Omero fu collegato con la leggendadiEnea e con la tradizione della migrazione in Italia: nella [...] diEnea e di Creusa e con il cognome di Iulo il capostipite della gente Iulia. Morto Enea, avrebbe assunto il regno e, 30 anni dopo la fondazione di Lavinio, fondato Albalonga. Gli sarebbe succeduto il fratellastro Silvio, figlio di Lavinia e diEnea ...
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Nel più antico culto domestico dei Romani, gli spiriti tutelari dei viveri di riserva della famiglia e del loro ripostiglio; in seguito tutte le divinità protettrici della famiglia, con culto simile a [...] Velia in un tempio proprio, restaurato da Augusto. La leggenda delle origini troiane della gente romana fece collegare i P. di Roma e di alcune città latine con gli dei tutelari di Troia, da dove Enea (Virgilio, Eneide II) portò con sé i P., che ...
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VIRGILIO
Augusto ROSTAGNI
Salvatore BATTAGLIA
. Publio Virgilio Marone (Publius Vergilius Maro) fu, per il senso sublime dell'arte e per l'influenza che esercitò nei secoli, il massimo poeta di Roma; [...] narrativa, sono inseriti soltanto per via indiretta, in forma di digressioni profetiche e favolose, e rappresentano lo spirito animatore di quell'unico argomento che è costituito dalla leggendadiEnea e della sua venuta in Italia. Perciò Virgilio ha ...
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giulio1
giùlio1 agg. [dal lat. Iulius]. – Appartenente alla gente Giulia, gente patrizia romana che, già illustre nel sec. 5° a. C., si inserì in seguito, soprattutto per opera di Cesare e di Augusto, nella leggenda delle origini troiane di...
alunno
s. m. [dal lat. alumnus, der. di alĕre «nutrire»]. – 1. letter. Chi è allevato e educato da persona diversa dai genitori, allievo: ebbe Caieta [nutrice di Enea] Dal suo pietoso a. esequie e lutto (Caro); a. delle Muse, il poeta; Vergine...